Pizzuta d'Avola: differenze tra le versioni
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presidio di Slow Food |
m ha spostato Mandorla Pizzuta d'Avola a Pizzuta d'Avola: nessun motivo per tenere "mandorla" nel nome della cultivar |
(Nessuna differenza)
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Versione delle 02:09, 24 gen 2011
La mandorla 'Pizzuta d'Avola' è una cultivar di Prunus dulcis (Mill.) D.A.Webb var. dulcis (DC.) Buchheim, tipica della zona del territorio del val di Noto (Siracusa).
È stata selezionata nell Ottocento dal botanico avolese Giuseppe Bianca.
La fioritura inizia a gennaio. Le mandorle maturano tra la terza decade di luglio e la prima decade di agosto.
Questa varietà è autoincompatibile. Generalmente, per la raccolta, si esegue l'abbacchiatura. La resa in sgusciato è compresa tra il 21 e il 23%. La percentuale di semi doppi è del 15% circa.
È molto ricercata nell'industria dolciaria e per la produzione di confetti.
Insieme alla Romana e alla Fascionello è una delle tre cultivar tutelate nel presidio di Slow Food "Mandorle di Noto".
Caratteristiche agronomiche
Albero
- Nome scientifico: Prunus amygdalus
- Famiglia: Rosacee
- Sottofamiglia: Prunoideae
- Pianta: vigorosa e con portamento espanso
- Cultivar: autosterile (impollinatori: Fascionello, Romana)
- Fioritura: precocissima ( fine gennaio – primi febbraio)
Frutto
- Forma: amigdaloide, molto appiattito, appuntito
- Dimensione media: mm 44,5 x 26,2 x 16,7
- Peso medio: g. 7,6
Gusci
- Colore: marrone
- Consistenza: molto duro
- Peso medio: g. 5,9
Semi
- Forma: amigdaloidi, appiattiti, uniformi
- Dimensione Media: mm 29,3 x 15,6x 7,1
- Peso Medio: g. 1,5
- Colore: marrone scuro
- Semi doppi: 15‐20%
- Resa commerciale: su frutto in guscio 18‐21