Crêuza: differenze tra le versioni
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* A cura di Corinna Praga, ''Andar per creuse a Genova'', nella collana "Itinerari di [[Italia Nostra]]", [[Sagep]], Genova, 1997 |
* A cura di Corinna Praga, ''Andar per creuse a Genova'', nella collana "Itinerari di [[Italia Nostra]]", [[Sagep]], Genova, 1997 |
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Versione delle 19:39, 4 lug 2008
La crêuza (o creusa, crœza; pronuncia: ['krø:za]) è un termine della lingua ligure spesso italianizzato in crosa. Viene fatto derivare, come l'aggettivo francese creux/creuse, dal latino crŏsus, a sua volta di origine celtica, e definisce la tipica mulattiera che fende verticalmente le colline del Genovesato e di tutta la Liguria.
Più precisamente, la crêuza è una strada suburbana che spesso cammina tra due muri (solitamente a secco) più o meno alti a seconda della pendenza, che delimitano i confini delle proprietà lungo la linea verticale di un rilievo. La pavimentazione tipicamente è data da mattoni al centro e ciottoli tondi ai lati, il profilo è leggermente convesso per il drenaggio; può essere articolata in lunghi e bassi gradoni, definiti da blocchetti in pietra, nei tratti a maggior pendenza.
Le crêuze, così come le coltivazioni a terrazza (le cosiddette fasce) caratterizzano il paesaggio di tutta la Liguria, sia quella che si affaccia sul mare, più conosciuta e pubblicizzata, sia quella dell'entroterra, meno famosa ma non per questo meno caratteristica e bella, spesso cantato da famosi poeti, come Eugenio Montale, Camillo Sbarbaro e Dino Campana.
Curiosità
- Fabrizio De André ha intitolato il suo undicesimo album registrato in studio Crêuza de mä.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Creuze di Albaro
Bibliografia
- A cura di Corinna Praga, Andar per creuse a Genova, nella collana "Itinerari di Italia Nostra", Sagep, Genova, 1997