Emma di Gurk: differenze tra le versioni

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Emma (in tedesco ''Hemma'') era nata contessa di Zeltschach da una nobile famiglia chiamata Peilenstein nell'attuale [[Kozje|Pilštanj]], in [[Slovenia]], legata all'imperatore [[Enrico II il Santo|Enrico II]] per aver seguito alla corte imperiale di [[Bamberga]] l'imperatrice [[Cunegonda di Lussemburgo|Cunegonda]].
Emma (in tedesco ''Hemma'') era nata contessa di Zeltschach da una nobile famiglia chiamata Peilenstein nell'attuale [[Kozje|Pilštanj]], in [[Slovenia]], legata all'imperatore [[Enrico II il Santo|Enrico II]] per aver seguito alla corte imperiale di [[Bamberga]] l'imperatrice [[Cunegonda di Lussemburgo|Cunegonda]].


Sposata con il conte Wilhelm di Friesach e del Sanngau, da cui ebbe due figli: Hartwig e Wilhelm, successivamente assassinati insieme al padre da [[Adalberone di Eppenstein]], [[Ducato di Carinzia|duca di Carinzia]] e [[Marca di Verona|margravio di Verona]]. Emma divenne ricca attraverso l'eredità dopo la morte del marito e dei figli.
Sposata con il conte Guglielmo di Friesach e del Sanngau, da cui ebbe due figli: Arduico e Guglielmo, successivamente assassinati insieme al padre da [[Adalberone di Eppenstein]], [[Ducato di Carinzia|duca di Carinzia]] e [[Marca di Verona|margravio di Verona]]. Emma divenne ricca attraverso l'eredità dopo la morte del marito e dei figli.


La contessa Emma usò la sua grande ricchezza a vantaggio dei poveri e veniva già venerata come santa durante la sua vita. Fondò inoltre dieci chiese in [[Carinzia]], tra le quali il doppio monastero benedettino di [[Gurk]] nel 1043, dove si ritirò negli ultimi anni della sua vita.
La contessa Emma usò la sua grande ricchezza a vantaggio dei poveri e veniva già venerata come santa durante la sua vita. Fondò inoltre dieci chiese in [[Carinzia]], tra le quali il doppio monastero benedettino di [[Gurk]] nel 1043, dove si ritirò negli ultimi anni della sua vita.


Dopo la sua morte, l'Abbazia di Gurk fu sciolta dall'[[arcivescovo di Salisburgo]], [[Gebhard di Salisburgo|Gebhard]], che invece ne utilizzò i fondi per istituire le [[diocesi di Gurk]] nel [[1072]]. L'[[Abbazia di Admont]], un'altra fondazione benedettina in Austria, è stata fondata nel [[1074]] dallo stesso Gebhard, e deve la sua esistenza alla ricchezza di Emma.
Dopo la sua morte, l'abbazia di Gurk fu sciolta dall'[[arcivescovo di Salisburgo]], [[Gebeardo di Salisburgo|Gebeardo]], che invece ne utilizzò i fondi per istituire le [[diocesi di Gurk]] nel [[1072]]. L'[[abbazia di Admont]], un'altra fondazione benedettina in Austria, è stata fondata nel [[1074]] dallo stesso Gebeardo, e deve la sua esistenza alla ricchezza di Emma.


== Culto ==
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Dal [[1174]] Emma è stata sepolta nella cripta della [[cattedrale di Gurk]], di cui lei è stata la fondatrice. È stata beatificata il 21 novembre 1287 e canonizzata il 5 gennaio 1938 da [[Pio XI]]. La sua festa è il 27 giugno.
Dal [[1174]] Emma è stata sepolta nella cripta della [[cattedrale di Gurk]], di cui lei è stata la fondatrice. È stata beatificata il 21 novembre 1287 e canonizzata il 5 gennaio 1938 da [[Pio XI]]. La sua festa è il 27 giugno.


Emma è la santa patrona della [[Diocesi di Gurk]], nonché della [[Carinzia]], e la sua intercessione è richiesta per il parto e le malattie degli occhi.
Emma è la santa patrona della [[diocesi di Gurk]], nonché della [[Carinzia]], e la sua intercessione è richiesta per il parto e le malattie degli occhi.


Santa Emma è venerata non solo in Austria, ma anche in [[Slovenia]] e [[Stiria]]. Da circa 300 anni fa, i fedeli che cercano assistenza sono venuti alla sua tomba nella cattedrale di Gurk (''Krška Katedrala''), viaggiando da [[Carnia]] attraverso il [[passo di Loibl]]. Questo pellegrinaggio si svolge ogni anno la quarta Domenica dopo [[Pasqua]], ma cadde in disuso a causa delle circostanze politiche del XX secolo.
Santa Emma è venerata non solo in Austria, ma anche in [[Slovenia]] e [[Stiria]]. Da circa 300 anni fa, i fedeli che cercano assistenza sono venuti alla sua tomba nella cattedrale di Gurk (''Krška Katedrala''), viaggiando da [[Carnia]] attraverso il [[passo di Loibl]]. Questo pellegrinaggio si svolge ogni anno la quarta domenica dopo [[Pasqua]], ma cadde in disuso a causa delle circostanze politiche del XX secolo.
Negli ultimi anni, tuttavia, le vie di pellegrinaggio da Slovenia e Stiria a Gurk (Krka) sono gradualmente riaperte e stanno diventando sempre più utilizzate.
Negli ultimi anni, tuttavia, le vie di pellegrinaggio da Slovenia e Stiria a Gurk (Krka) sono gradualmente riaperte e stanno diventando sempre più utilizzate.



Versione delle 11:49, 4 set 2021

Santa Emma di Gurk
Santa Emma di Gurk, dipinto di Sebald Bopp, c. 1500
 

Contessa

 
Nascita980 circa
Morte27 giugno 1045
Venerato daTutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
Beatificazione21 novembre 1287
Canonizzazione5 gennaio 1938, papa Pio XI
Santuario principaleCattedrale di Gurk
Ricorrenza27 e 29 giugno
Patrono diDiocesi di Klagenfurt

Emma di Gurk (Pilštanj, circa 980Gurk, 27 giugno 1045) è stata una nobildonna fondatrice di case religiose nel Ducato di Carinzia. Sepolta nella Cattedrale di Gurk nel 1174, beatificata nel 1287 e canonizzata nel 1938, è venerata come santa dalla Chiesa cattolica e come patrona della regione austriaca della Carinzia.

Biografia

Emma (in tedesco Hemma) era nata contessa di Zeltschach da una nobile famiglia chiamata Peilenstein nell'attuale Pilštanj, in Slovenia, legata all'imperatore Enrico II per aver seguito alla corte imperiale di Bamberga l'imperatrice Cunegonda.

Sposata con il conte Guglielmo di Friesach e del Sanngau, da cui ebbe due figli: Arduico e Guglielmo, successivamente assassinati insieme al padre da Adalberone di Eppenstein, duca di Carinzia e margravio di Verona. Emma divenne ricca attraverso l'eredità dopo la morte del marito e dei figli.

La contessa Emma usò la sua grande ricchezza a vantaggio dei poveri e veniva già venerata come santa durante la sua vita. Fondò inoltre dieci chiese in Carinzia, tra le quali il doppio monastero benedettino di Gurk nel 1043, dove si ritirò negli ultimi anni della sua vita.

Dopo la sua morte, l'abbazia di Gurk fu sciolta dall'arcivescovo di Salisburgo, Gebeardo, che invece ne utilizzò i fondi per istituire le diocesi di Gurk nel 1072. L'abbazia di Admont, un'altra fondazione benedettina in Austria, è stata fondata nel 1074 dallo stesso Gebeardo, e deve la sua esistenza alla ricchezza di Emma.

Culto

Santa Emma, affresco in una chiesa a Nova Cerkev (Slovenia)

Dal 1174 Emma è stata sepolta nella cripta della cattedrale di Gurk, di cui lei è stata la fondatrice. È stata beatificata il 21 novembre 1287 e canonizzata il 5 gennaio 1938 da Pio XI. La sua festa è il 27 giugno.

Emma è la santa patrona della diocesi di Gurk, nonché della Carinzia, e la sua intercessione è richiesta per il parto e le malattie degli occhi.

Santa Emma è venerata non solo in Austria, ma anche in Slovenia e Stiria. Da circa 300 anni fa, i fedeli che cercano assistenza sono venuti alla sua tomba nella cattedrale di Gurk (Krška Katedrala), viaggiando da Carnia attraverso il passo di Loibl. Questo pellegrinaggio si svolge ogni anno la quarta domenica dopo Pasqua, ma cadde in disuso a causa delle circostanze politiche del XX secolo. Negli ultimi anni, tuttavia, le vie di pellegrinaggio da Slovenia e Stiria a Gurk (Krka) sono gradualmente riaperte e stanno diventando sempre più utilizzate.

Bibliografia

  • Gabriele Lamberger, Hemma von Gurk. Die Heilige von Kärnten, Krain und Steiermark. Theaterstück, Saarbrücken 1957
  • Janos Végh, Die heilige Hemma. Zur Ikonographie der Votivtafel von St. Lambrecht, "Acta Historiae Artium Academiae Scientiarum Hungaricae", XXIV (1978), pp. 123–131.
  • Anton Fritz, Das große Hemma-Buch. Hemma von Friesach-Zeltschach, Markgräfin im Sanntal - Stifterin von Gurk und Admont. Klagenfurt 1980.
  • Hemma von Gurk, Catalogo della Mostra tenuta a Strassburg nel 1988 a cura di Peter Günther Tropper, Carinthia, Klagenfurt 1988, ISBN 3-85378-315-5
  • Josef Till, Hemmas Welt. Hemma von Gurk - ein Frauenschicksal im Mittelalter. Hermagoras/Mohorjeva, Klagenfurt 1999. ISBN 3-85013-634-5
  • Dolores Viesèr, Hemma von Gurk. Carinthia, Klagenfurt 1999, ISBN 3-85378-505-0
  • Josef Till, Auf Hemmas Spuren. Hermagoras/Mohorjeva, Klagenfurt 2005. ISBN 3-7086-0115-7

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Collegamenti esterni

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