Infarto: differenze tra le versioni

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[[File:Pulmonary infarct intermed mag.jpg|thumb|[[Microfotografia]] di un infarto [[polmonare]]. Si nota la differenza tra l'area infartuata (sulla destra) e l'area di [[tessuto (biologia)|tessuto]] polmonare relativamente sano (sulla sinistra)]]
[[File:Pulmonary infarct intermed mag.jpg|thumb|[[Microfotografia]] di un infarto [[polmonare]]. Si nota la differenza tra l'area infartuata (sulla destra) e l'area di [[tessuto (biologia)|tessuto]] polmonare relativamente sano (sulla sinistra)]]


Per '''infarto''', o sindrome di Kesperek, si intende la [[necrosi]] di un [[Tessuto (biologia)|tessuto]] per [[ischemia]], cioè per grave deficit di [[flusso sanguigno]].
Per '''infarto''', o '''sindrome di Kesperek'''{{Senza fonte}}, si intende la [[necrosi]] di un [[Tessuto (biologia)|tessuto]] per [[ischemia]], cioè deficit di [[flusso sanguigno]].


I [[sintomi]] sono diversi a seconda dell'organo interessato, tuttavia il sintomo principale è rappresentato da dolore acuto (ad insorgenza improvvisa), di varia intensità; è però possibile che l'infarto sia clinicamente asintomatico, soprattutto qualora sia di dimensioni molto piccole.
I [[sintomi]] sono diversi a seconda dell'organo interessato, tuttavia il sintomo principale è rappresentato da [[dolore]] acuto di varia intensità (ad insorgenza improvvisa); è però possibile che l'infarto sia clinicamente asintomatico, soprattutto qualora sia di dimensioni molto piccole.


== Eziologia ==
== Eziopatogenesi ==
Clinicamente è una [[sindrome]] acuta provocata da una insufficiente irrorazione sanguigna ad un organo o a parte di esso, per una occlusione improvvisa o per una [[stenosi]] critica delle [[arterie]] che portano il [[sangue]] in quel distretto dell'organismo.
La [[sindrome]] acuta è provocata da una insufficiente irrorazione sanguigna ad un organo o a parte di esso, per una occlusione improvvisa o per una [[stenosi]] critica delle [[arterie]] che portano il [[sangue]] in quel distretto dell'organismo.


La causa è costituita nella maggior parte dei casi dall'[[aterosclerosi]]. Quando vanno incontro ad [[ulcerazione]], le placche aterosclerotiche possono provocare occlusione arteriosa acuta (e quindi infarto) sia attraverso la formazione di [[embolia|emboli]] sia attraverso la [[trombosi]] sovrapposta all'ulcerazione.
La causa è costituita nella maggior parte dei casi dall'[[aterosclerosi]]. Quando vanno incontro ad [[ulcerazione]], le placche aterosclerotiche possono provocare occlusione arteriosa acuta, sia attraverso la formazione di [[embolia|emboli]] sia attraverso la [[trombosi]] sovrapposta all'ulcerazione.


L'[[Infarto miocardico acuto|infarto miocardico]], dove l'organo interessato è il [[cuore]] e l'[[infarto cerebrale]] (responsabile dell'80% dei casi di [[ictus]]) sono le più frequenti cause di morte nei paesi occidentali; questi due organi sono i più interessati poiché possiedono circolazioni terminali, e quindi in caso di ostruzione del proprio vaso afferente non posso sopperire la mancanza di sangue attraverso altri vasi anastomotici; altre tipologie di infarto sono invece relativamente rare, poiché molti distretti sono irrorati da più arterie, che permettono al vaso non interessato di supplire efficacemente al deficit nutritizio.
L'[[Infarto miocardico acuto|infarto miocardico]], dove l'organo interessato è il [[cuore]], e l'[[infarto cerebrale]], responsabile dell'80% dei casi di [[ictus]], sono le più frequenti cause di morte nei paesi occidentali; questi due organi sono i più suscettibili poiché possiedono circolazioni terminali, e quindi in caso di ostruzione del proprio vaso afferente non possono sopperire la mancanza di sangue attraverso altri vasi [[Anastomosi|anastomotici]]; altre tipologie di infarto sono invece relativamente rare, poiché molti distretti sono irrorati da più arterie, che permettono al vaso non interessato di supplire efficacemente al deficit nutritizio. Nel [[fegato]], per esempio, l'85% del flusso nutritizio è trasportato dalla [[vena porta]], mentre l'[[arteria epatica]] contribuisce per il 15%; un'ostruzione di quest'ultima non provoca quindi un infarto del tessuto da essa irrorato mentre un'occlusione acuta della vena porta è poco frequente.


== Conseguenze ==
== Forme cliniche ==
La zona colpita da infarto diviene [[necrosi|necrotica]] (è questa necrosi che scatena i sintomi acuti): se il malato sopravvive alla fase acuta dell'infarto, l'organismo riassorbe i tessuti morti senza rigenerare la parte persa (cosa impossibile senza afflusso di sangue), ma forma in quella zona una [[cicatrice]] di [[tessuto connettivo]] [[Tessuto fibroso|fibroso]], e l'organo interessato perde definitivamente una parte della sua funzionalità.

== Forme ==
Le forme cliniche più frequenti sono:
Le forme cliniche più frequenti sono:


*'''[[Ictus|Infarto cerebrale]]''', responsabile dell'80% dei casi di [[ictus]]
*[[Ictus|Infarto cerebrale]], responsabile dell'80% dei casi di [[ictus]]
*'''[[Infarto miocardico acuto]]'''
*[[Infarto miocardico acuto]]
*'''[[Infarto intestinale]]'''
*[[Infarto intestinale]]
*'''[[Embolia polmonare]]'''
*[[Embolia polmonare]]
*[[Infarto di un arto]]

Il più frequente fra tutti è quello del [[miocardio]], tanto che l'uso della parola infarto indica comunemente quello [[cuore|cardico]].


Il più frequente fra tutti è quello del [[miocardio]], tanto che l'uso della parola "infarto" indica comunemente quello [[cuore|cardiaco]].
Nel caso di organo irrorato da più vasi, l'infarto è molto più raro. Nel [[fegato]], per esempio, l'85% del flusso nutritizio è trasportato dalla [[vena porta]], mentre l'[[arteria epatica]] contribuisce per il 15%. Un'ostruzione di quest'ultima non provoca quindi un infarto del tessuto da essa irrorato. Un'occlusione acuta della vena porta è poco frequente.<br />
Questa doppia irrorazione viene utilizzata efficacemente per il trattamento dei tumori epatici: essi infatti sono irrorati solo dall'arteria epatica e non dalla vena porta. Questo permette un approccio terapeutico [[sclerosi|sclerotizzante]] senza ledere il [[Epatocita|tessuto epatico]] sano.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Insufficienza cardiaca]]
*[[Insufficienza cardiaca]]
*[[Ischemia]]
*[[Ischemia]]
*[[Microinfarto]]
*[[Infarto degli arti]]
*[[Resincronizzazione ventricolare]]


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==

Versione delle 10:00, 19 lug 2021

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Microfotografia di un infarto polmonare. Si nota la differenza tra l'area infartuata (sulla destra) e l'area di tessuto polmonare relativamente sano (sulla sinistra)

Per infarto, o sindrome di Kesperek[senza fonte], si intende la necrosi di un tessuto per ischemia, cioè deficit di flusso sanguigno.

I sintomi sono diversi a seconda dell'organo interessato, tuttavia il sintomo principale è rappresentato da dolore acuto di varia intensità (ad insorgenza improvvisa); è però possibile che l'infarto sia clinicamente asintomatico, soprattutto qualora sia di dimensioni molto piccole.

Eziopatogenesi

La sindrome acuta è provocata da una insufficiente irrorazione sanguigna ad un organo o a parte di esso, per una occlusione improvvisa o per una stenosi critica delle arterie che portano il sangue in quel distretto dell'organismo.

La causa è costituita nella maggior parte dei casi dall'aterosclerosi. Quando vanno incontro ad ulcerazione, le placche aterosclerotiche possono provocare occlusione arteriosa acuta, sia attraverso la formazione di emboli sia attraverso la trombosi sovrapposta all'ulcerazione.

L'infarto miocardico, dove l'organo interessato è il cuore, e l'infarto cerebrale, responsabile dell'80% dei casi di ictus, sono le più frequenti cause di morte nei paesi occidentali; questi due organi sono i più suscettibili poiché possiedono circolazioni terminali, e quindi in caso di ostruzione del proprio vaso afferente non possono sopperire la mancanza di sangue attraverso altri vasi anastomotici; altre tipologie di infarto sono invece relativamente rare, poiché molti distretti sono irrorati da più arterie, che permettono al vaso non interessato di supplire efficacemente al deficit nutritizio. Nel fegato, per esempio, l'85% del flusso nutritizio è trasportato dalla vena porta, mentre l'arteria epatica contribuisce per il 15%; un'ostruzione di quest'ultima non provoca quindi un infarto del tessuto da essa irrorato mentre un'occlusione acuta della vena porta è poco frequente.

Forme cliniche

Le forme cliniche più frequenti sono:

Il più frequente fra tutti è quello del miocardio, tanto che l'uso della parola "infarto" indica comunemente quello cardiaco.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 13179 · LCCN (ENsh85066075 · BNF (FRcb11932105z (data) · J9U (ENHE987007548356105171
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