Nirmal Purja: differenze tra le versioni

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Versione delle 23:12, 21 mar 2021

Nirmal Purja
Nazionalità Bandiera del Nepal Nepal
Alpinismo
Specialità salite in solitaria


Conosciuto per Primo a scalare tutte le quattordici montagne di 8000 metri in una stagione (6 mesi, 6 giorni, con ossigeno supplementare). Primo a raggiungere le vette del Monte Everest, Lhotse e Makalu in 48 ore.[1]

Prima salita invernale del K2.

 

Nirmal Purja, noto anche con lo pseudonimo di Nimsdai (25 luglio 1983), è un alpinista nepalese celebre per aver scalato tutte le quattordici montagne di 8000 metri nel tempo record di 189 giorni, poco più di 6 mesi. Il record è avvenuto nel 2019 con il suo "Project Possible 14x7"[2]. Insieme ad altri nove alpinisti nepalesi, ha effettuato la prima ascensione invernale del K2, ultimo ottomila ancora inviolato d'inverno[3].

Project Possible 14/7

Shisha Pangma, ultima vetta conquistata.

Nirmal "Nims" Purja è nato nella regione del Myagdi del Nepal ed ha fatto parte dei Gurkha, reparto d'élite della fanteria britannica. Dal 2012 decide di concentrarsi sull'alpinismo d'alta quota, scalando poi nel 2014 il suo primo Ottomila, il Dhaulagiri. Nel 2016 scala l'Everest. Nel 2018 lascia l'esercito, dedicandosi a tempo pieno sull'alpinismo.

Nasce quindi il suo progetto, molto ambizioso, di scalare tutti i 14 Ottomila in meno di 7 mesi da lui denominato "Project Possible 14/7" (il record precedente apparteneva al sudcoreano Kim Chang-Ho che nel 2013 aveva scalato l'ultimo Ottomila in un percorso durato 7 anni, 10 mesi e 6 giorni).

La squadra da lui scelta per completare il progetto è composta dai seguenti amici e sherpa: Mingma David Sherpa, Gesman Tamang, Galjen Sherpa, Lakpa Dendi Sherpa e Halung Dorchi Sherpa (Mingma Sherpa, oltre a condividere il record di velocità con Nirmal Purja, diventa il più giovane, a 30 anni, ad aver scalato tutti gli Ottomila).

Il primo Ottomila è l'Annapurna, salito il 23 Aprile 2019 lungo la via normale per la parete nord. Il 12 maggio, in condizioni davvero proibitive a causa del forte vento, alle ore 18:00 raggiunge la vetta del Dhaulagiri senza far uso dell'ossigeno supplementare (unica squadra a salire la via normale in primavera). Alle 7 del mattino successivo la squadra rientra al campo base, spostandosi subito via elicottero alla base del Kanchenjunga che scala il 15 maggio.

A fine maggio Purja è protagonista di un'impresa titanica: il 22 maggio scala la montagna più alta della terra, l'Everest: dopo un breve riposo di due ore a Colle Sud, raggiunge la vetta del Lhotse (8516 m) dopo sole 10 ore e 15 minuti dal raggiungimento della vetta più alta del pianeta.

Tornato al campo base parte per il Makalu che scala il 24 maggio, 38 ore dopo l'arrivo in vetta al Lhotse: conquista così il record mondiale di salita di 3 Ottomila in 3 giorni. Col Makalu Purja termina il programma dei sei Ottomila nepalesi e si concede un riposo di circa un mese per affrontare gli Ottomila del Pakistan.

Il 3 luglio raggiunge la vetta del Nanga Parbat, il 15 luglio il Gasherbrum I e il 18 luglio il Gasherbrum II. La mattina del 24 luglio alle 7:50 (ora locale), dopo aver guidato il suo team nel fissaggio delle corde lungo il Collo di bottiglia e il traverso, raggiunge la vetta della seconda montagna più alta della terra, il K2. La scalata risulta molto impegnativa a causa del pericolo valanghe e della neve alta. Due giorni dopo è già in cima al vicino Broad Peak, completando il suo 11° Ottomila in soli 3 mesi. Il 23 e il 27 settembre scala, rispettivamente, Cho Oyu e Manaslu.

Il completamento del progetto viene però messo in discussione nei giorni seguenti: la Cina, reputando che lo Shishapangma fosse diventata troppo pericolosa a seguito di una serie di incidenti mortali, decide di non rilasciare più permessi di scalata. Grazie all'aiuto del governo nepalese, tuttavia, Purja ottiene un permesso speciale di scalata. Il 29 ottobre alle 8:58 locali, assieme a Mingma David Sherpa, Galen Sherpa, Gesmam Tamang raggiunge il suo ultimo Ottomila, completando il progetto nel tempo record di 6 mesi e 6 giorni.

Lo stile scelto da Purja per completare il suo progetto è stato oggetto di numerose critiche da parte di alcuni alpinisti di fama internazionale per il ricorso ad elicotteri negli spostamenti tra i vari campi base e per l'uso dell'ossigeno oltre i 7500 m di quota. L'impresa sostenuta dal gurkha, d'altro canto, risulta titanica e difficilmente ripetibile per gli enormi sforzi fisici, economici e logistici sostenuti per completare il record di velocità[4].

Montagna Altezza
(m.)
Data
ascensione
Annapurna 8091 Template:Sort
Dhaulagiri 8167 Template:Sort
Kangchenjunga 8586 Template:Sort
Everest 8848 Template:Sort
Lhotse 8516 Template:Sort
Makalu 8485 Template:Sort
Nanga Parbat 8126 Template:Sort
Gasherbrum I 8080 Template:Sort
Gasherbrum II 8035 Template:Sort
K2 8614 Template:Sort
Broad Peak 8051 Template:Sort
Cho Oyu 8201 Template:Sort
Manaslu 8156 Template:Sort
Shisha Pangma 8027 Template:Sort

Onorificenze

Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria

Note

Altri progetti

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