Utente:Amarvudol/GenocidioStoria: differenze tra le versioni

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Nell'ambito della distinzione fra il concetto di guerra (bilaterale - si riconoscono due entità combattenti) e quello di genocidio (unilaterale - si distinguono per loro natura un aggressore e una vittima), le guerre coloniali sono fortemente sbilanciate a favore degli aggressori, soprattutto per il numero di vittime (il 90% sono indigeni), a causa della notevole disparità tecnologica. Esempi sono le guerre di conquista a Giava (dal 1825 al 1830 gli olandesi fanno 200.000 vittime), in Mozambico (i portoghesi uccidono 100.000 persone) o in Africa Orientale (i tedeschi fanno 145.000 morti).
Nell'ambito della distinzione fra il concetto di guerra (bilaterale - si riconoscono due entità combattenti) e quello di genocidio (unilaterale - si distinguono per loro natura un aggressore e una vittima), le guerre coloniali sono fortemente sbilanciate a favore degli aggressori, soprattutto per il numero di vittime (il 90% sono indigeni), a causa della notevole disparità tecnologica. Esempi sono le guerre di conquista a Giava (dal 1825 al 1830 gli olandesi fanno 200.000 vittime), in Mozambico (i portoghesi uccidono 100.000 persone) o in Africa Orientale (i tedeschi fanno 145.000 morti).


===Persecuzioni nei confronti degli armeni===
==Massacri hamidiani==
====Massacri hamidiani====
Il genocidio armeno propriamente detto fu preceduto, quando in Turchia era ancora al potere l'Impero ottomano, da una lunga serie di persecuzioni nei confornti degli armeni. In seguito alla [[Guerra russo-turca (1877-1878)|guerra russo-turca del 1877-1878]], sotto il governo del [[sultano]] [[Abdul Hamid II]], gli abitanti armeni di alcune zone, in particolare in [[Anatolia]] si erano sollevati contro l'Impero ormai in declino. La repressione per soffocare la dissidenza fu brutale. Simili eccidi erano già avvenuti nel corso della storia contro il popolo armeno sotto l'Impero ottomano, ma in questa occasione la notizia dei massacri si diffuse velocemente in tutto il mondo, causando espressioni di condanna da parte di molti governi.
La persecuzione ottonama nei confronti degli [[armeni]] e delle popolazioni cristiane all'interno dell'Impero furono una costante in tutta la storia. Il [[genocidio armeno]] propriamente detto, a cui ci si riferisce per i fatti accaduti tra il 1915 e il 1916, fu preceduto da una lunga serie di persecuzioni avvenute dopo [[Guerra russo-turca (1877-1878)|guerra russo-turca del 1877-1878]], sotto il governo del [[sultano]] [[Abdul Hamid II]], quando gli abitanti armeni di alcune zone, in particolare in [[Anatolia]], si erano sollevati contro l'Impero ormai in declino. La repressione per soffocare la dissidenza fu brutale. Simili eccidi erano già avvenuti nel corso della storia contro il popolo armeno sotto l'Impero ottomano, ma in questa occasione la notizia dei massacri si diffuse velocemente in tutto il mondo, causando espressioni di condanna da parte di molti governi.
[[File:1895erzurum-victims.jpg|thumb|Vittime dei massacri di armeni a Erzerum il 30 ottobre 1895]]
[[File:1895erzurum-victims.jpg|thumb|Vittime dei massacri di armeni a Erzerum il 30 ottobre 1895]]
Gli eccidi continuarono fino 1897 anno in cui il Sultano dichiarò chiusa e risolta la [[questione armena]]. Tutti i rivoluzionari armeni vennero uccisi o dovettero fuggire in Russia. Il governo chiuse tutte le associazioni e le società armene, attuò un giro di vite sui movimenti politici e inizio anche la [[confisca di beni armeni in Turchia|confisca dei beni degli armeni]], che sarebbe proseguita nel secolo successivo. La stima delle vittime durante la repressione varia da 80 a 250 mila morti a seconda delle fonti.
Gli eccidi continuarono fino 1897 anno in cui il Sultano dichiarò chiusa e risolta la [[questione armena]]. Tutti i rivoluzionari armeni vennero uccisi o dovettero fuggire in Russia. Il governo chiuse tutte le associazioni e le società armene, attuò un giro di vite sui movimenti politici e inizio anche la [[confisca di beni armeni in Turchia|confisca dei beni degli armeni]], che sarebbe proseguita nel secolo successivo. La stima delle vittime durante la repressione varia da 80 a 250 mila morti a seconda delle fonti.


La notizia dei massacri fu ampiamente riportata in Europa e negli Stati Uniti, provocando forti reazioni da parte dei governi stranieri e delle organizzazioni umanitarie. Il Sultano fu quindi costretto ad accettare l'intervento di una commissione mista composta da membri turchi e europei, con rappresentanti della [[Terza Repubblica francese|Francia]], dell'[[Impero russo]] e di quello [[Impero britannico|britannico]]), il cui lavoro fu però ostacolato da tattiche diplomatiche, rivelandosi inutile ad accertare la verità sulle stragi.<ref name="sciarretta">{{cita web|url=http://www.padus-araxes.com/rassegna/RAI-def/RAI-ISSN/RAI-2012.pdf|titolo=Attilio Monaco (1858-1932). Un console italiano a Erzerum durante i massacri hamidiani|autore=Massimo Sciarretta|formato=pdf|pagine=11-21|pubblicazione=Rassegna Armenisti Italiani|anno=2012|numero=XIII|editore=Padus-Araxes|urlmorto=sì}}</ref>
La notizia dei massacri fu ampiamente riportata in Europa e negli Stati Uniti, provocando forti reazioni da parte dei governi stranieri e delle organizzazioni umanitarie. Il Sultano fu quindi costretto ad accettare l'intervento di una commissione mista composta da membri turchi e europei, con rappresentanti della [[Terza Repubblica francese|Francia]], dell'[[Impero russo]] e di quello [[Impero britannico|britannico]]), il cui lavoro fu però ostacolato da tattiche diplomatiche, rivelandosi inutile ad accertare la verità sulle stragi.<ref name="sciarretta">{{cita web|url=http://www.padus-araxes.com/rassegna/RAI-def/RAI-ISSN/RAI-2012.pdf|titolo=Attilio Monaco (1858-1932). Un console italiano a Erzerum durante i massacri hamidiani|autore=Massimo Sciarretta|formato=pdf|pagine=11-21|pubblicazione=Rassegna Armenisti Italiani|anno=2012|numero=XIII|editore=Padus-Araxes|urlmorto=sì}}</ref>

====Genocidio armeno====
Le deportazioni e le uccisione di massa, perpetrate dall'[[Impero ottomano]] nel suo territorio ai danni della minoranza [[armeni|armena]], in maggioranza [[cristianesimo|cristiana]] tra il 1915 e il 1916, evento per molto tempo definito "l'olocausto dimenticato", causarono circa 1,5 milioni di morti secondo le stime più condivise.<ref name=AGM>{{cita web|titolo=Tsitsernakaberd Memorial Complex|url=http://www.genocide-museum.am/eng/Description_and_history.php |editore=Armenian Genocide Museum-Institute|lingua=en|accesso=8 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201105143214/http://genocide-museum.am/eng/Description_and_history.php|dataarchivio=15 novembre 2020|urlmorto=no}}</ref><ref name=Kifner>{{cita news|cognome=Kifner|nome=John|titolo=Armenian Genocide of 1915. An Overview|url= http://www.nytimes.com/ref/timestopics/topics_armeniangenocide.html |pubblicazione= The New York Times|lingua=en|data=7 dicembre 2007|accesso=8 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210107230439/https://archive.nytimes.com/www.nytimes.com/ref/timestopics/topics_armeniangenocide.html|dataarchivio=7 gennaio 2021|urlmorto=no}}</ref><ref name=DailyMail>{{cita news|titolo=The forgotten Holocaust: The Armenian massacre that inspired Hitler|url= https://www.dailymail.co.uk/news/article-479143/The-forgotten-Holocaust-The-Armenian-massacre-inspired-Hitler.html|pubblicazione=The Daily Mail|data=11 ottobre 2007|lingua=en|accesso=8 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201207013935/https://www.dailymail.co.uk/news/article-479143/The-forgotten-Holocaust-The-Armenian-massacre-inspired-Hitler.html|dataarchivio=7 dicembre 2020|urlmorto=no}}</ref>

All'inizio degli [[anni 1920|anni venti]] del [[XX secolo]] vi furono i primi tentativi di organizzare tribunali penali internazionali per perseguire crimini di guerra e contro l'umanità commessi nel corso del [[prima guerra mondiale|primo conflitto mondiale]]. In particolare il [[trattato di Sèvres|trattato di pace di Sèvres]], firmato tra le nazioni vincitrici e l'Impero ottomano il 10 agosto [[1920]], obbligava i turchi a consegnare alle [[Alleati della prima guerra mondiale|potenze alleate]] «le persone la cui resa può essere richiesta da queste ultime in quanto responsabili dei massacri commessi durante la continuazione dello stato di guerra sul territorio che faceva parte dell'Impero turco il 1° agosto 1914.» I responsabili dei massacri avrebbero dovuto essere processati da appositi tribunali istituiti dagli Alleati, salvo che nel frattempo la [[Società delle Nazioni]] non avesse creato un tribunale competente a giudicarli.<ref name=Sevres>{{cita web|titolo=The Treaty of Peace Between the Allied and Associated Powers and Turkey Signed at Sèvres, August 10, 1920|posizione=Part VII, article 230|data=10 agosto 1920|sito=Hellenic Resources Network|editore=HRI|url=http://www.hri.org/docs/sevres/part7.html|lingue=en|accesso=8 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201127224502/http://www.hri.org/docs/sevres/part7.html|dataarchivio=27 novembre 2020|urlmorto=no}}</ref> Il trattato non entrò mai in vigore perché non riconosciuto dal nuovo governo guidato da [[Mustafa Kemal Atatürk]] che prese il posto di quello ottomano al termine della [[Guerra d'indipendenza turca]] che ridefinì i confini e lo ''status'' della moderna [[Turchia]] come repubblica. Ciò costrinse le potenze alleate a tornare al tavolo dei negoziati e alla sottoscrizione di un nuovo trattato di pace. Il [[Trattato di Losanna (1923)|Trattato di Losanna]], firmato il 24 luglio 1923, annullava il trattato di Sèvres, stipulato peraltro con il non più esistente Impero ottomano, e non impegnava più la nuova Turchia sul tema della consegna dei responsabili dei massacri.<ref name=Mancini>{{cita web|autore=Marina Mancini|titolo=Genocidio armeno. Sotto la lente del diritto internazionale|sito=Affari internazionali|data=23 aprile 2015|editore=Istituto affari internazionali|url=https://www.affarinternazionali.it/2015/04/sotto-la-lente-del-diritto-internazionale/|accesso=8 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170824173048/http://www.affarinternazionali.it/2015/04/sotto-la-lente-del-diritto-internazionale/|dataarchivio=24 agosto 2017|urlmorto=no}}</ref><ref name=Losanna>{{cita web|titolo=Treaty of Peace with Turkey Signed at Lausanne, July 24, 1923|data=24 luglio 1923|sito=The World War I Document Archive|url=https://wwi.lib.byu.edu/index.php/Treaty_of_Lausanne|lingua=en|accesso=8 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201208172542/https://wwi.lib.byu.edu/index.php/Treaty_of_Lausanne|dataarchivio=8 dicembre 2020|urlmorto=yes}}</ref>
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Il problema armeno e il suo mancato riconoscimento da parte del governo turco come genocidio è sempre stato uno degli elementi di maggior frizione tra Ankara e gli altri paesi. In particolare la procedura per un eventuale ingresso della Turchia nell'Unione europea è stata frenata fino a rendersi impossibile proprio in virtù della mancata assunzione di responsabilità da parte delle autorità turche. In Italia in genocidio armeno è stato riconosciuto con una risoluzione della [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] del 17 novembre 2000. In Francia il negazionismo sul genocidio armeno, insieme a quello degli ebrei, è addirittura considerato reato e punibile col carcere.<ref name=LeggeFR>{{cita news|titolo=Francia e Turchia litigano sul genocidio degli armeni|pubblicazione=Il Post|data=22 dicembre 2011|url=https://www.ilpost.it/2011/12/22/francia-e-turchia-litigano-sul-genocidio-degli-armeni/|accesso=8 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131016004335/https://www.ilpost.it/2011/12/22/francia-e-turchia-litigano-sul-genocidio-degli-armeni/|dataarchivio=16 ottobre 2013|urlmorto=no}}</ref>

Le [[Nazioni Unite]] non hanno mai riconosciuto esplicitamente il caso armeno come genocidio, ma in un documento della Sottocommissione per la prevenzione della discriminazione e la protezione delle minoranze del 2 luglio 1985, lo hanno affiancato ai grandi genocidi del XX secolo, paragonandolo all'Olocausto e definendolo come «massacro ottomano degli armeni nel 1915-1916».<ref name=SubComm/>

Il genocidio, che gli armeni chiamano ''Medz Yeghern'' ("grande crimine"), viene commemorato il 24 aprile, data in cui nel 1915 vennero eseguiti i primi arresti tra l'élite armena di [[Costantinopoli]] e a cui seguirono massicce deportazioni verso l'interno dell'Anatolia fino al massacro sistematico di una larga fetta della popolazione armena nei mesi successivi.<ref name=AGM/>

Versione delle 17:12, 13 gen 2021

Epoca coloniale

Il colonialismo moderno, che prese il via nel XV secolo con le prime scoperte geografiche e la prima espansione portoghese e spagnola e si sviluppò soprattutto dopo la scoperta dell'America nei primi decenni del secolo successivo, provocò un drastico calo demografico delle popolazioni indigene che nel tempo venivano soppiantate dai conquistatori e dagli immigrati europei, per effetto delle guerre di conquista, dello sterminio diretto di interi gruppi, delle malattie importate dall'Europa e per l'impoverimento e le carestie conseguenti.[1][2]

Alcuni autori hanno ravvisato come appropriato l'utilizzo del termine genocidio in rapporto alle conseguenza della colonizzazione europea nell'età moderna, in particolare per quanto concerne i nativi americani e i popoli indigeni dell'Oceania.[3]Il dibattito sulla fondatezza dell'utilizzo dell'espressione nel contesto coloniale è ancora aperto. Alcuni autori, come il linguista e saggista Noam Chomsky, parlano di "genocidio coloniale", ponendo l'accento sugli atti di sterminio deliberato volti a eliminare le popolazioni indigene e favorire quindi l'espansionismo europeo, altri ritengono che le principali cause del declino demografico siano indirette, facendo riferimento ad esempio alle epidemie o a fattori sociali, tra cui la superiorità tecnologica e organizzativa dei colonizzatori.[1] Se il concetto di genocidio presuppone la presenza di un gruppo prevalente che unilateralmente opprime e attua azioni di distruzione verso il gruppo più debole, il concetto di guerra si rifà invece alla presenza di due gruppi contrapposti. Nel caso delle guerre di conquista coloniale, la disparità tecnologica tra gli europei e i popoli indigeni viene invece considerato un elemento derimente nel considerarle come azioni genocidiarie.


Nell'ambito della distinzione fra il concetto di guerra (bilaterale - si riconoscono due entità combattenti) e quello di genocidio (unilaterale - si distinguono per loro natura un aggressore e una vittima), le guerre coloniali sono fortemente sbilanciate a favore degli aggressori, soprattutto per il numero di vittime (il 90% sono indigeni), a causa della notevole disparità tecnologica. Esempi sono le guerre di conquista a Giava (dal 1825 al 1830 gli olandesi fanno 200.000 vittime), in Mozambico (i portoghesi uccidono 100.000 persone) o in Africa Orientale (i tedeschi fanno 145.000 morti).

Persecuzioni nei confronti degli armeni

Massacri hamidiani

La persecuzione ottonama nei confronti degli armeni e delle popolazioni cristiane all'interno dell'Impero furono una costante in tutta la storia. Il genocidio armeno propriamente detto, a cui ci si riferisce per i fatti accaduti tra il 1915 e il 1916, fu preceduto da una lunga serie di persecuzioni avvenute dopo guerra russo-turca del 1877-1878, sotto il governo del sultano Abdul Hamid II, quando gli abitanti armeni di alcune zone, in particolare in Anatolia, si erano sollevati contro l'Impero ormai in declino. La repressione per soffocare la dissidenza fu brutale. Simili eccidi erano già avvenuti nel corso della storia contro il popolo armeno sotto l'Impero ottomano, ma in questa occasione la notizia dei massacri si diffuse velocemente in tutto il mondo, causando espressioni di condanna da parte di molti governi.

Vittime dei massacri di armeni a Erzerum il 30 ottobre 1895

Gli eccidi continuarono fino 1897 anno in cui il Sultano dichiarò chiusa e risolta la questione armena. Tutti i rivoluzionari armeni vennero uccisi o dovettero fuggire in Russia. Il governo chiuse tutte le associazioni e le società armene, attuò un giro di vite sui movimenti politici e inizio anche la confisca dei beni degli armeni, che sarebbe proseguita nel secolo successivo. La stima delle vittime durante la repressione varia da 80 a 250 mila morti a seconda delle fonti.

La notizia dei massacri fu ampiamente riportata in Europa e negli Stati Uniti, provocando forti reazioni da parte dei governi stranieri e delle organizzazioni umanitarie. Il Sultano fu quindi costretto ad accettare l'intervento di una commissione mista composta da membri turchi e europei, con rappresentanti della Francia, dell'Impero russo e di quello britannico), il cui lavoro fu però ostacolato da tattiche diplomatiche, rivelandosi inutile ad accertare la verità sulle stragi.[4]

Genocidio armeno

Le deportazioni e le uccisione di massa, perpetrate dall'Impero ottomano nel suo territorio ai danni della minoranza armena, in maggioranza cristiana tra il 1915 e il 1916, evento per molto tempo definito "l'olocausto dimenticato", causarono circa 1,5 milioni di morti secondo le stime più condivise.[5][6][7]

All'inizio degli anni venti del XX secolo vi furono i primi tentativi di organizzare tribunali penali internazionali per perseguire crimini di guerra e contro l'umanità commessi nel corso del primo conflitto mondiale. In particolare il trattato di pace di Sèvres, firmato tra le nazioni vincitrici e l'Impero ottomano il 10 agosto 1920, obbligava i turchi a consegnare alle potenze alleate «le persone la cui resa può essere richiesta da queste ultime in quanto responsabili dei massacri commessi durante la continuazione dello stato di guerra sul territorio che faceva parte dell'Impero turco il 1° agosto 1914.» I responsabili dei massacri avrebbero dovuto essere processati da appositi tribunali istituiti dagli Alleati, salvo che nel frattempo la Società delle Nazioni non avesse creato un tribunale competente a giudicarli.[8] Il trattato non entrò mai in vigore perché non riconosciuto dal nuovo governo guidato da Mustafa Kemal Atatürk che prese il posto di quello ottomano al termine della Guerra d'indipendenza turca che ridefinì i confini e lo status della moderna Turchia come repubblica. Ciò costrinse le potenze alleate a tornare al tavolo dei negoziati e alla sottoscrizione di un nuovo trattato di pace. Il Trattato di Losanna, firmato il 24 luglio 1923, annullava il trattato di Sèvres, stipulato peraltro con il non più esistente Impero ottomano, e non impegnava più la nuova Turchia sul tema della consegna dei responsabili dei massacri.[9][10] La mancata applicazione del tratto di Sèvres vanificò l'ipotesi di ricorrere al giudizio di un tribunale penale sovranazionale per lo sterminio del popolo armeno e rappresentò un fallimento della Società delle Nazioni.[11] La questione rimase irrisolta e dimenticata per decenni fino agli anni settanta quando, in seguito alla invasione turca di Cipro, la comunità internazionale, a partire dagli Stati Uniti, iniziò ad utilizzare la questione armena come mezzo di pressione politica nei confronti del governo di Ankara richiamandolo alle sue eventuali responsabilità per quello che iniziava a essere definito come "genocidio armeno".[9]

Il primo paese a riconoscere come genocidio il massacro degli armeni fu l'Uruguay nel 1965 a cui seguirono molti altri stati, soprattutto europei e sudamericani, fino ad un primo riconoscimento da parte del Parlamento europeo con una risoluzione del 18 giugno 1987.[12] Nel 2015, in occasione del centesimo anniversario, il Parlamento europeo confermò con un'altra risoluzione il riconoscimento del genocidio armeno esortando la Turchia «a fare i conti con il proprio passato».[13] Il problema armeno e il suo mancato riconoscimento da parte del governo turco come genocidio è sempre stato uno degli elementi di maggior frizione tra Ankara e gli altri paesi. In particolare la procedura per un eventuale ingresso della Turchia nell'Unione europea è stata frenata fino a rendersi impossibile proprio in virtù della mancata assunzione di responsabilità da parte delle autorità turche. In Italia in genocidio armeno è stato riconosciuto con una risoluzione della Camera dei deputati del 17 novembre 2000. In Francia il negazionismo sul genocidio armeno, insieme a quello degli ebrei, è addirittura considerato reato e punibile col carcere.[14]

Le Nazioni Unite non hanno mai riconosciuto esplicitamente il caso armeno come genocidio, ma in un documento della Sottocommissione per la prevenzione della discriminazione e la protezione delle minoranze del 2 luglio 1985, lo hanno affiancato ai grandi genocidi del XX secolo, paragonandolo all'Olocausto e definendolo come «massacro ottomano degli armeni nel 1915-1916».[15]

Il genocidio, che gli armeni chiamano Medz Yeghern ("grande crimine"), viene commemorato il 24 aprile, data in cui nel 1915 vennero eseguiti i primi arresti tra l'élite armena di Costantinopoli e a cui seguirono massicce deportazioni verso l'interno dell'Anatolia fino al massacro sistematico di una larga fetta della popolazione armena nei mesi successivi.[5]

  1. ^ a b ChomskyPart I, Chapter 1
  2. ^ Luca e Francesco Cavalli Sforza, in DiamondIntroduzione
  3. ^ PegoraroParte II. Cap. I e II
  4. ^ Massimo Sciarretta, Attilio Monaco (1858-1932). Un console italiano a Erzerum durante i massacri hamidiani (PDF) [collegamento interrotto], in Rassegna Armenisti Italiani, XIII, Padus-Araxes, 2012, 11-21.
  5. ^ a b (EN) Tsitsernakaberd Memorial Complex, su genocide-museum.am, Armenian Genocide Museum-Institute. URL consultato l'8 gennaio 2021 (archiviato il 15 novembre 2020).
  6. ^ (EN) John Kifner, Armenian Genocide of 1915. An Overview, in The New York Times, 7 dicembre 2007. URL consultato l'8 gennaio 2021 (archiviato il 7 gennaio 2021).
  7. ^ (EN) The forgotten Holocaust: The Armenian massacre that inspired Hitler, in The Daily Mail, 11 ottobre 2007. URL consultato l'8 gennaio 2020 (archiviato il 7 dicembre 2020).
  8. ^ The Treaty of Peace Between the Allied and Associated Powers and Turkey Signed at Sèvres, August 10, 1920, su Hellenic Resources Network, HRI, 10 agosto 1920, Part VII, article 230. URL consultato l'8 gennaio 2021 (archiviato il 27 novembre 2020).
  9. ^ a b Marina Mancini, Genocidio armeno. Sotto la lente del diritto internazionale, su Affari internazionali, Istituto affari internazionali, 23 aprile 2015. URL consultato l'8 gennaio 2021 (archiviato il 24 agosto 2017).
  10. ^ (EN) Treaty of Peace with Turkey Signed at Lausanne, July 24, 1923, su The World War I Document Archive, 24 luglio 1923. URL consultato l'8 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2020).
  11. ^ Leotta, p. 35
  12. ^ Parlamento europeo, Risoluzione su una soluzione politica del problema armeno (PDF), in Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, C 190, 20 luglio 1987, p. 119. URL consultato l'8 gennaio 2021 (archiviato l'8 gennaio 2021).
  13. ^ Parlamento europeo, Risoluzione sul centenario del genocidio armeno (PDF), in Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, C 315, 23 settembre 2015, p. 23. URL consultato l'8 gennaio 2021 (archiviato l'8 gennaio 2021).
  14. ^ Francia e Turchia litigano sul genocidio degli armeni, in Il Post, 22 dicembre 2011. URL consultato l'8 gennaio 2021 (archiviato il 16 ottobre 2013).
  15. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore SubComm