Conservatorismo fiscale: differenze tra le versioni

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Il '''conservatorismo fiscale''' è un termine politico usato per descrivere una [[politica fiscale]] che sostiene evitando la spesa in disavanzo. I conservatori fiscali spesso considerano la riduzione della [[spesa pubblica]] complessiva e del debito nazionale, nonché di assicurare il [[pareggio di bilancio]] di fondamentale importanza. Il libero commercio, la [[deregolamentazione]] dell'economia, meno tasse e altre politiche conservatrici sono anche spesso, ma non necessariamente, affiliati con il conservatorismo fiscale.
Il '''conservatorismo fiscale''' è un termine politico usato per descrivere una [[politica fiscale]] che sostiene evitando la spesa in disavanzo. I conservatori fiscali spesso considerano la riduzione della [[spesa pubblica]] complessiva e del debito nazionale, nonché di assicurare il [[pareggio di bilancio]] di fondamentale importanza. Il libero commercio, la [[deregolamentazione]] dell'economia, meno tasse e altre politiche conservatrici sono anche spesso, ma non necessariamente, affiliati con il conservatorismo fiscale.

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Il conservatorismo fiscale si ispira alle teorie economiche del [[monetarismo]] e del [[Liberismo|liberismo economico]].

== Voci correlate ==

* [[Thatcherismo|Tatcherismo]]
* [[Reaganomics]]
* [[Monetarismo]]
* [[Neoliberismo]]
* [[Supply-side economics]]
* [[Austerità]]


[[Categoria:Conservatorismo]]
[[Categoria:Conservatorismo]]

Versione delle 17:20, 19 lug 2020

Il conservatorismo fiscale è un termine politico usato per descrivere una politica fiscale che sostiene evitando la spesa in disavanzo. I conservatori fiscali spesso considerano la riduzione della spesa pubblica complessiva e del debito nazionale, nonché di assicurare il pareggio di bilancio di fondamentale importanza. Il libero commercio, la deregolamentazione dell'economia, meno tasse e altre politiche conservatrici sono anche spesso, ma non necessariamente, affiliati con il conservatorismo fiscale.

Il conservatorismo fiscale ha avuto la sua massima affermazione negli anni ottanta con il governo statunitense di Ronald Reagan e quello inglese di Margaret Thatcher,[1] e poi negli anni novanta con il governo di George H. W. Bush e di George W. Bush[2] negli USA, e dagli anni ottanta fino ai primi anni duemila con le politiche di austerità sostenute da organizzazioni internazionali quali il Fondo Monetario Internazionale,[3][4] la Banca Mondiale, l'Organizzazione Mondiale del Commercio, l'Unione Europea,[5] la Troika,[6] la Banca Centrale Europea.

Il conservatorismo fiscale si ispira alle teorie economiche del monetarismo e del liberismo economico.

Voci correlate

  1. ^ Il neoliberismo e la rivoluzione degli anni Ottanta | Starting Finance, su startingfinance.com, 23 settembre 2018. URL consultato il 19 luglio 2020.
  2. ^ la Repubblica/mondo: Bush: maxi-taglio alle tasse per 60 miliardi di dollari, su www.repubblica.it, 5 ottobre 2001. URL consultato il 19 luglio 2020.
  3. ^ Towson University, What are Structural adjustment programs (SAPs)?, su web.archive.org. URL consultato il 19 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2011).
  4. ^ FMI | Money.it, su www.money.it. URL consultato il 19 luglio 2020.
  5. ^ I parametri di Maastricht, su QuiFinanza, 4 ottobre 2009. URL consultato il 19 luglio 2020.
  6. ^ Il lungo tunnel della Grecia: 10 anni di crisi e austerity, su Agi, 8 luglio 2019. URL consultato il 19 luglio 2020.