Nerve growth factor: differenze tra le versioni
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Per approfondimenti sul ruolo dell'NGF svolto da Rita Levi-Montalcini a partire dagli [[anni 1950|anni cinquanta]]: |
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Versione delle 03:06, 13 lug 2020
Nerve growth factor | |
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Struttura del fattore di crescita nervoso | |
Gene | |
HUGO | NGF Beta-NGF; HSAN5; NGFB |
Locus | Chr. 1 p13.2 |
Proteina | |
Numero CAS | |
UniProt | P01138 |
Il fattore di crescita nervoso (FCN), o in inglese nerve growth factor (NGF), è una piccola proteina segnale coinvolta nello sviluppo del sistema nervoso nei vertebrati, ed è composta da due unità di 118 aminoacidi.
Indirizza e regola la crescita degli assoni, tramite meccanismi di segnalazione cellulare, è inoltre prodotta nei momenti rigenerativi e per questo è molto utile nelle prime fasi dello sviluppo embrionale permettendo la creazione del cervello. È studiata ancora oggi per trovare la cura ad alcune delle più gravi malattie che colpiscono il sistema nervoso, come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e la malattia di Alzheimer. Grazie alla scoperta dell'NGF, sono stati individuati altri fattori di crescita oggi studiati per la cura dei tumori, in quanto è stato dimostrato che accrescono il tumore stesso.
L'NGF fu scoperto negli anni '50 dall'italiana Rita Levi-Montalcini,[1] che per circa trent'anni proseguì le ricerche su questa molecola proteica e sul suo meccanismo d'azione, per le quali nel 1986 è stata insignita del Premio Nobel per la medicina insieme allo statunitense Stanley Cohen.[2] Nella motivazione del Premio si legge: «La scoperta del NGF all'inizio degli anni cinquanta è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In precedenza i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell'organismo».
Ad Aprile 2012, la Fondazione EBRI (istituto di ricerca fondato da Rita Levi Montalcini) ha brevettato una variante dell'NGF umana e ricombinante, molto meglio tollerata dall'organismo.
Dal 2012 è in sperimentazione una classe di farmaci che imitano l'attività farmacologica dell'NGF, ma con un peso molecolare molto più contenuto perché privi di catene peptidiche, che invece possiede la proteina NGF e riducono la capacità dell'organismo di assorbirla [3].
L'MT2, che appartiene a questa nuova classe di farmaci, evidenzia rispetto all'NGF una eguale capacità di sopravvivenza, ma una minore capacità di indurre la differenziazione e specializzazione delle cellule necessaria per la rigenerazione di neuroni, tessuti, eccetera.
Note
- ^ Stanley Cohen, Rita Levi-Montalcini and Viktor Hamburger, A NERVE GROWTH-STIMULATING FACTOR ISOLATED FROM SARCOM AS 37 AND 180, in Proc Natl Acad Sci U S A, vol. 40, n. 10, 1954, pp. 1014-1018.
- ^ Marx JL., The 1986 Nobel Prize for physiology or medicine, in Science, vol. 234, n. 4776, 1986, pp. 543-544.
- ^ Low molecular weight, non-peptidic agonists of TrkA receptor with NGF-mimetic activity, Department of Chemistry Ugo Schiff, University of Firenze, Cell Death Dis. 2012 Jul 5;3:e339. doi: 10.1038/cddis.2012.80
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni sul Nerve growth factor
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Nerve growth factor
Collegamenti esterni
Per approfondimenti sul ruolo dell'NGF svolto da Rita Levi-Montalcini a partire dagli anni cinquanta:
- www.accademiaxl.it, su accademiaxl.it. URL consultato il 6 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2011).
- www.minerva.unito.it, su minerva.unito.it. URL consultato il 6 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2009).