Vittore Buzzi: differenze tra le versioni

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Dopo il [[Prima guerra mondiale|primo conflitto bellico]] si dedicò all'attività di [[Commercio|commerciante]] di prodotti [[Colonialismo|coloniali]]. Successivamente fondò la fabbrica "Alba d'Oro", occupandosi della produzione di [[cioccolato]], [[burro di cacao]], [[cacao in polvere]] e [[the]], con sede in via Greppi a [[Milano]]<ref name=buzzi>{{cita|Vittore Buzzi|p. 4|titolo=Le vie di Milano. Dizionario di toponomastica milanese}}</ref><ref>{{cita libro| titolo=Annuario delle banche e banchieri d'Italia| editore=| anno=1939|url=https://books.google.it/books?id=oSCESrKlQSgC&pg=PA33}}</ref>.
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Nel 1941 abbandonò l'attività imprenditoriale, trasferendosi a vivere nella propria villa di [[Cernobbio]]. Lì approfondì gli studi sulla toponomastica milanese, e si dedicò ad attività filantropiche di beneficenza. Contrario al [[fascismo]], fu attivo nel [[Comitato di Liberazione Nazionale]] di Como<ref>{{cita|Vittore Buzzi|p. 66|titolo=Le vie di Milano. Dizionario di toponomastica milanese}}</ref>.
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Nel 1967 destinò una grossa parte del proprio patrimonio all'[[Azienda ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico|Ospedale dei Bambini di Milano]], che da quell'anno venne a lui intitolato, assumendo appunto la denominazione "Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi"<ref name=buzzi/>.
Nel 1967 destinò una grossa parte del proprio patrimonio all'[[Azienda ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico|Ospedale dei Bambini di Milano]], che da quell'anno venne a lui intitolato, assumendo appunto la denominazione "Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi"<ref name=buzzi/>.

Versione delle 12:24, 2 dic 2019

Vittore Buzzi (Milano, 1894Milano, 1985) è stato un imprenditore, filantropo e studioso di toponomastica italiano.

Biografia

Dopo il primo conflitto bellico si dedicò all'attività di commerciante di prodotti coloniali. Successivamente fondò la fabbrica "Alba d'Oro", occupandosi della produzione di cioccolato, burro di cacao, cacao in polvere e the, con sede in via Greppi a Milano[1][2].

Nel 1941 abbandonò l'attività imprenditoriale, trasferendosi a vivere nella propria villa di Cernobbio. Lì approfondì gli studi sulla toponomastica milanese, e si dedicò ad attività filantropiche di beneficenza. Contrario al fascismo, fu attivo nel Comitato di Liberazione Nazionale di Como[3].

Nel 1967 destinò una grossa parte del proprio patrimonio all'Ospedale dei Bambini di Milano, che da quell'anno venne a lui intitolato, assumendo appunto la denominazione "Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi"[1].

Nel 1973 pubblicò il volume Lo sapevi che... ? Quello che un milanese deve sapere, che venne poi ripreso e ampliato per la stesura del libro Le vie di Milano. Dizionario di toponomastica milanese, edito da Hoepli e curato dal figlio Claudio[4].

È sepolto nel famedio del Sepolture illustri del Cimitero Monumentale di Milano[5].

Note

  1. ^ a b Vittore Buzzi, Le vie di Milano. Dizionario di toponomastica milanese, p. 4
  2. ^ Annuario delle banche e banchieri d'Italia, 1939.
  3. ^ Vittore Buzzi, p. 66.
  4. ^ Le vie di Milano, su hoepli.it. URL consultato il 02-12-2019.
  5. ^ Personaggi celebri, su Comune di Milano - Cimitero Monumentale. URL consultato il 02-12-2019.

Opere