Palazzo dei Banchi: differenze tra le versioni

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Il '''palazzo dei Banchi''' è un palazzo di [[Bologna]] del [[XV secolo|XV]]-[[XVI secolo]].
Il '''palazzo dei Banchi''' è un palazzo di [[Bologna]] del [[XV secolo|XV]]-[[XVI secolo]].

Versione delle 12:04, 13 ott 2018

Disambiguazione – "Pavaglione" rimanda qui. Se stai cercando il quadriportico di Lugo di Romagna, vedi Lugo_(Italia)#Pavaglione.
Palazzo dei Banchi
Palazzo dei Banchi sullo sfondo di Piazza Maggiore
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Emilia-Romagna
LocalitàBologna
IndirizzoPiazza Maggiore
Coordinate44°29′36″N 11°20′37.59″E / 44.493333°N 11.343775°E44.493333; 11.343775
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXV-XVI secolo
Pianidue
Realizzazione
ArchitettoJacopo Barozzi detto il Vignola

Il palazzo dei Banchi è un palazzo di Bologna del XV-XVI secolo.

Situato in Piazza Maggiore a lato della Basilica di San Petronio, trae il suo nome da alcuni banchi o botteghe che durante i secoli XV e XVI esercitavano l'arte cambiaria. Fu l’ultimo edificio eretto nella Piazza: si tratta in realtà di una facciata scenografica per mascherare le viuzze del mercato retrostante.

Storia e architettura

Particolare della facciata. Foto di Paolo Monti, 1979.

Fu costruito nel 1412 ma il completamento della facciata e del porticato risalgono al 1565-1568 rifatti da Jacopo Barozzi detto il Vignola, celebre architetto di quei tempi. Dal lato sud parte il portico più famoso, il "Pavaglione", che corre a lato della Via dell'Archiginnasio. La soluzione architettonica adottata garantisce tra l'altro la singolare caratteristica urbana dell'attraversamento stradale dominato da androni passanti e dai portici che ha sempre distinto Bologna.

Il termine Pavaglione (dialetto Pavajån) si ricollega alla fiera dei bachi da seta che si teneva inizialmente in una costruzione di legno temporanea.

Il 27 giugno 1449 la Camera (di Commercio) decretò che il Pavaglione si svolgesse in perpetuo in una delle case della “Fabbrica di San Petronio” (organizzazione che si occupava della costruzione e delle manutenzione dell’edificio) poste sul retro della chiesa.

Nel 1563 Pio IV fece demolire alcune di queste case per ricavare una piazza atta allo svolgimento del Pavaglione ed il 20 novembre ordinò che si prelevassero ogni anno 150 scudi d’oro dai proventi di giustizia da utilizzare come indennizzo alla “Fabbrica” stessa.

La piazza così formata fu chiamata inizialmente “dell’Accademia”, poi “dell’Archiginnasio”, “delle Scuole” e “del Pavaglione” diventata nel 1801 Piazza della Pace, in onore del Trattato di pace firmato fra Napoleone e l'Austria, e infine denominata Piazza Galvani nel 1871.

A lungo il Pavaglione è stato considerato il passeggio "bene", il salotto della città.

Dietro il palazzo, troviamo invece il Mercato di Mezzo, una serie di vicoli dove è insediato, fin dal Medioevo, un mercato di prodotti tipici e artigianato.

Note


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