Strage di Orlando: differenze tra le versioni
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Immediatamente, la gente ha iniziato a correre per cercare di mettersi in salvo, gettandosi a terra o cercando rifugio nei bagni del locale, mentre altri sono riusciti a fuggire dalla furia omicida scappando dalle uscite di sicurezza, in preda al terrore. Degli addetti alla sicurezza hanno risposto al fuoco del killer, all'interno del locale. |
Immediatamente, la gente ha iniziato a correre per cercare di mettersi in salvo, gettandosi a terra o cercando rifugio nei bagni del locale, mentre altri sono riusciti a fuggire dalla furia omicida scappando dalle uscite di sicurezza, in preda al terrore. Degli addetti alla sicurezza hanno risposto al fuoco del killer, all'interno del locale. |
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Versione delle 17:55, 14 giu 2016
Strage di Orlando | |
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Il club dove si è verificata la strage. | |
Tipo | Omicidio di massa |
Data | 12 giugno 2016 2:02 – 5:53 (UTC-4) |
Luogo | Orlando |
Stato | Stati Uniti |
Coordinate | 28°31′10.5″N 81°22′36.5″W / 28.519583°N 81.376806°W {{#coordinates:}}: non è possibile avere più di un tag principale per pagina
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Responsabili | Omar Mateen (ISIS) |
Motivazione | Omofobia/Terrorismo |
Conseguenze | |
Morti | 50 (incluso il killer) |
Feriti | 53 |
La strage di Orlando è stata una sparatoria di massa avvenuta all'interno del night club Pulse di Orlando, in Florida, nella notte tra l'11 e il 12 giugno 2016.
Nella strage sono state coinvolte più di un centinaio di persone. Le vittime accertate sono state 49, oltre all'attentatore, mentre i feriti sono stati 53. Questo la rende la più grande sparatoria di massa nella storia degli Stati Uniti d'America [1], e l'evento terroristico con più morti dopo l'11 settembre 2001.[2]
Il locale presso il quale è stata compiuta la strage è un night club assiduamente frequentato da omosessuali.[3]
Quando il killer è entrato all'interno del locale, le persone al suo interno erano all'incirca 320.[4]
I fatti
Intorno le ore 02:02 (ora locale) del 12 giugno 2016, all'interno del noto locale gay Pulse di Orlando, un uomo armato di un fucile semiautomatico Sig Sauer MCX (di aspetto simile ad un fucile d'assalto) e di una pistola semiautomatica Glock 17[5], dopo aver superato i controlli all'ingresso del locale ed esservi entrato, ha aperto il fuoco sulla folla intenta a danzare sulla pista da ballo, durante la serata di balli latino-americani organizzata dal locale.[4]
Immediatamente, la gente ha iniziato a correre per cercare di mettersi in salvo, gettandosi a terra o cercando rifugio nei bagni del locale, mentre altri sono riusciti a fuggire dalla furia omicida scappando dalle uscite di sicurezza, in preda al terrore. Degli addetti alla sicurezza hanno risposto al fuoco del killer, all'interno del locale.
Dopo aver cercato di fuggire immediatamente dopo la sparatoria, l'esecutore è stato braccato da un agente di guardia del locale che ha ostacolato la sua fuga aprendo il fuoco contro di lui. A quel punto, il killer è rientrato nel locale e, asserragliatosi al suo interno, ha preso in ostaggio le persone che, poco tempo prima, avevano cercato di nascondersi nei bagni e nel retro del club. Alcuni hanno immediatamente chiesto aiuto con vari SMS ai familiari, attraverso dei tweet e con post pubblicati su Facebook.[6][4]
Alle ore 02:09, la pagina ufficiale del locale, rendendosi conto della tragica situazione, ha immediatamente pubblicato un post su Facebook,[7] invitando tutti gli ospiti a "mettersi in salvo e correre via".[4]
Alle ore 02:22, l'attentatore ha effettuato una chiamata al 911 giurando fedeltà allo Stato Islamico e citando altri noti terroristi come Tamerlan Anzorovič Carnaev e Džochar Anzorovič Carnaev, i responsabili dell' attentato alla maratona di Boston.[4]
Alle ore 03:58, il Dipartimento di Polizia di Orlando avverte (tramite il suo account Twitter) dell'avvenuta sparatoria e invita i cittadini a tenersi lontano dal luogo del massacro. Per la prima volta, inoltre, Facebook abilita il Safety Check negli Stati Uniti d'America.[8]
La polizia, intervenuta sul luogo della sparatoria, ha soccorso immediatamente i feriti che, nel frattempo, erano riusciti a mettersi in salvo fuori dal locale.
Intorno le ore 05:00 alcuni agenti sono riusciti ad entrare all'interno del locale sfondando una porta del club e facendosi largo tra i cadaveri rimasti a terra, ricorrendo anche a delle "esplosioni controllate", per riuscire ad avanzare nel night club.[4]
Alle ore 05:05, il Dipartimento di Polizia di Orlando avverte (tramite Twitter) che le esplosioni servivano per riuscire ad avanzare nel locale.[4]
Alle ore 05:53, dopo aver riconosciuto il sospettato e dopo un aperto scontro a fuoco, gli agenti (di cui almeno nove ne sono rimasti feriti) hanno ucciso il killer.[4]
Alle ore 10:15, Omar Mateen viene identificato come l'autore della strage.[4]
Il killer
Il fautore della strage è stato identificato dalla polizia come Omar Seddique Mateen, cittadino americano, di 29 anni, che svolgeva la professione di guardia privata per la sicurezza. Era originario di Fort Pierce, Florida.[9]
I genitori sono di origini afghane. Proprio il padre, Mir Seddique Mateen (sostenitore dei talebani)[10], intervistato da alcuni media americani, ha affermato che probabilmente il movente è quello dell'omofobia. Pare, infatti, che Mateen sia rimasto allibito un po' di tempo prima dopo aver visto una coppia di omosessuali baciarsi, davanti ai suoi occhi, a Miami. Il padre, inoltre, smentisce ogni possibile collegamento con il terrorismo islamico.[11]
Anche la ex moglie (dalla quale Mateen ha avuto un figlio) ha rilasciato alcune interviste in cui ha spiegato che Omar era "una persona autoritaria, alle volte violenta, ma non troppo religiosa".[12]
L'ipotesi di un atto di terrorismo, seguendo le affermazioni degli agenti di polizia, non è da scartare. Infatti, Omar Mateen era stato inserito all'interno della lista dei presunti affiliati dello Stato Islamico, anche se poi non è mai stato realmente perseguito. Inoltre, Mateen poco prima di concludere la strage ha effettuato una telefonata al 911 rivendicando la sua fedeltà all'ISIS.[12]
Vittime identificate[13][14]
N. | Vittima | Età |
---|---|---|
1 | Edward Sotomayor Jr. | 34 |
2 | Stanley Almodovar III | 23 |
3 | Luis Omar Ocasio-Capo | 20 |
4 | Juan Ramon Guerrero | 22 |
5 | Eric Ivan Ortiz-Rivera | 36 |
6 | Peter O. Gonzalez-Cruz | 22 |
7 | Luis S. Vielma(*) | 22 |
8 | Kimberly Morris | 37 |
9 | Eddie Jamoldroy Justice(**) | 30 |
10 | Darryl Roman Burt II | 29 |
11 | Deonka Deidra Drayton | 32 |
12 | Alejandro Barrios Martinez | 21 |
13 | Anthony Luis Laureanodisla | 25 |
14 | Jean Carlos Mendez Perez | 35 |
15 | Franky Jimmy Dejesus Velazquez | 50 |
16 | Amanda Alvear(***) | 25 |
17 | Martin Benitez Torres | 33 |
18 | Luis Daniel Wilson-Leon | 37 |
19 | Mercedez Marisol Flores | 26 |
20 | Xavier Emmanuel Serrano Rosado | 35 |
21 | Gilberto Ramon Silva Menendez | 25 |
22 | Simon Adrian Carrillo Fernandez | 31 |
23 | Oscar Aracena-Montero | 26 |
24 | Enrique L. Rios, Jr. | 25 |
25 | Miguel Angel Honorato | 30 |
26 | Javier Jorge-Reyes | 40 |
27 | Joel Rayon Paniagua | 32 |
28 | Jason Benjamin Josaphat | 19 |
29 | Cory James Connell | 21 |
30 | Juan P. Rivera Velazquez | 37 |
31 | Luis Daniel Conde | 39 |
32 | Shane Evan Tomlinson | 33 |
33 | Juan Chevez-Martinez | 25 |
34 | Jerald Arthur Wright | 31 |
35 | Leroy Valentin Fernandez | 25 |
36 | Tevin Eugene Crosby | 25 |
37 | Jonathan Antonio Camuy Vega | 24 |
38 | Jean C. Nives Rodriguez | 27 |
39 | Rodolfo Ayala-Ayala | 33 |
40 | Brenda Lee Marquez McCool | 49 |
41 | Yilmary Rodriguez Sulivan | 24 |
42 | Christopher Andrew Leinonen | 32 |
43 | Angel L. Candelario-Padro | 28 |
44 | Frank Hernandez | 27 |
45 | Paul Terrell Henry | 41 |
46 | Antonio Davon Brown | 29 |
47 | Christopher Joseph Sanfeliz | 24 |
48 | Akyra Monet Murray | 18 |
49 | Geraldo A. Ortiz-Jimenez | 25 |
(*) Luis S. Vielma: la vittima aveva lavorato al The Wizarding World of Harry Potter. La scrittrice J. K. Rowling ha anche espresso la sua tristezza tramite il suo account Twitter.[15]
(**) Eddie Jamoldroy Justice: vittima tristemente ricordata perché è stato uno dei pochi a riuscire a tenersi in contatto con la madre nonostante fosse tenuto in ostaggio da Omar Mateen sul retro del locale. Eddie è stata una delle prime persone a chiedere soccorso dopo essersi rifugiato nei bagni delle donne del locale. Il primo messaggio d'aiuto inviato da Eddie è stato alle ore 02:06. In preda al terrore, ha immediatamente esortato la madre a chiamare la polizia.[16]
(***) Amanda Alvear: ragazza di 25 anni vittima della furia omicida di Omar Mateen. La ragazza, prima che l'aggressore entrasse nel locale, stava girando un video all'interno del quale è possibile vedere la folla che balla e, poco dopo aver fatto una ripresa su se stessa, udire gli spari che investono il night club.[16]
Note
- ^ Orlando, procuratore: "Altri indagati". Fermato predicatore che avrebbe ispirato Mateen, su Repubblica.it, 13 giugno 2016. URL consultato il 13 giugno 2016.
- ^ Strage in club gay di Orlando, la più grave negli Stati Uniti dopo l'11 settembre | LaPresse, su LaPresse, 13 giugno 2016. URL consultato il 14 giugno 2016.
- ^ Strage Orlando, su ilpost.it.
- ^ a b c d e f g h i CNN - Orlando, su edition.cnn.com.
- ^ Significance of Orlando gunman calling 911 during standoff
- ^ SMS vittima, su tgcom24.mediaset.it.
- ^ Quotidiano - Strage Orlando Pulse, su nextquotidiano.it.
- ^ TGCOM24 - Facebook attiva safety check, su tgcom24.mediaset.it.
- ^ Orlando Pulse - Sparatoria, su ilpost.it.
- ^ Corriere - Orlando è omofobia, su corriere.it.
- ^ Strage Pulse - Omofobia, su repubblica.it.
- ^ a b Post - IS e Strage di Orlando, su ilpost.it.
- ^ TGCOM24 - Vittime Orlando, su tgcom24.mediaset.it.
- ^ City of Orlando - Victims, su cityoforlando.net.
- ^ Repubblica - Orlando, su repubblica.it.
- ^ a b HuffPost - eddie justice morto, su huffingtonpost.it.
Altri progetti
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