Mario Cervi: differenze tra le versioni

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Nel giugno del 1974 lasciò il «Corriere della Sera» per fondare, insieme a [[Indro Montanelli]] ed altri, «[[il Giornale]]». Cervi fu [[editorialista]] e inviato, poi anche vice direttore. Con Montanelli ebbe un consolidato rapporto di amicizia e collaborazione: insieme infatti scrissero tredici volumi della celebre collana ''[[Storia d'Italia (Montanelli)|Storia d'Italia]]'' e ''Milano ventesimo secolo''. Cervi seguì il suo direttore anche nell'esperienza de «[[La Voce (quotidiano)|La Voce]]»; dopo la chiusura del quotidiano collaborò con «[[La Nazione]]» di [[Firenze]], per poi tornare al ''Giornale'' come editorialista<ref>[[Indro Montanelli]], ''[http://archiviostorico.corriere.it/1996/marzo/21/Mai_servizio_editore_padrone_co_0_96032114351.shtml Mai al servizio di un editore padrone]'', ''[[Corriere della Sera]]'', 21 marzo 1996. «Sicchè quando alcune settimane orsono Cervi venne a dirmi che Feltri gli aveva offerto di collaborare sui problemi della Giustizia, di cui lui è il miglior commentatore in Italia, gli dissi: "Non esitare", e ne ringraziai anche Feltri, con cui i miei rapporti personali sono sempre stati e continueranno ad essere eccellenti, al di sopra del contrasto ideologico che ci divide. Ora con Cervi stiamo studiando l'impostazione del nuovo volume della ''Storia d'Italia''. Perché una cosa è la polemica giornalistica sulla quale possiamo essere in disaccordo (e lo siamo soltanto sulle questioni di tattica e di misura, non di strategia), un'altra è la visione storica degli avvenimenti, sulla quale siamo all'unisono».</ref>, accettandone la direzione dopo l'abbandono di [[Vittorio Feltri]]<ref>''[http://archiviostorico.corriere.it/1997/dicembre/06/Cervi_nuovo_direttore_del_Giornale_co_0_9712069249.shtml Cervi nuovo direttore del "Giornale"]'', ''Corriere della Sera'', 6 dicembre 1997.</ref>.
Nel giugno del 1974 lasciò il «Corriere della Sera» per fondare, insieme a [[Indro Montanelli]] ed altri, «[[il Giornale]]». Cervi fu [[editorialista]] e inviato, poi anche vice direttore. Con Montanelli ebbe un consolidato rapporto di amicizia e collaborazione: insieme infatti scrissero tredici volumi della celebre collana ''[[Storia d'Italia (Montanelli)|Storia d'Italia]]'' e ''Milano ventesimo secolo''. Cervi seguì il suo direttore anche nell'esperienza de «[[La Voce (quotidiano)|La Voce]]»; dopo la chiusura del quotidiano collaborò con «[[La Nazione]]» di [[Firenze]], per poi tornare al ''Giornale'' come editorialista<ref>[[Indro Montanelli]], ''[http://archiviostorico.corriere.it/1996/marzo/21/Mai_servizio_editore_padrone_co_0_96032114351.shtml Mai al servizio di un editore padrone]'', ''[[Corriere della Sera]]'', 21 marzo 1996. «Sicchè quando alcune settimane orsono Cervi venne a dirmi che Feltri gli aveva offerto di collaborare sui problemi della Giustizia, di cui lui è il miglior commentatore in Italia, gli dissi: "Non esitare", e ne ringraziai anche Feltri, con cui i miei rapporti personali sono sempre stati e continueranno ad essere eccellenti, al di sopra del contrasto ideologico che ci divide. Ora con Cervi stiamo studiando l'impostazione del nuovo volume della ''Storia d'Italia''. Perché una cosa è la polemica giornalistica sulla quale possiamo essere in disaccordo (e lo siamo soltanto sulle questioni di tattica e di misura, non di strategia), un'altra è la visione storica degli avvenimenti, sulla quale siamo all'unisono».</ref>, accettandone la direzione dopo l'abbandono di [[Vittorio Feltri]]<ref>''[http://archiviostorico.corriere.it/1997/dicembre/06/Cervi_nuovo_direttore_del_Giornale_co_0_9712069249.shtml Cervi nuovo direttore del "Giornale"]'', ''Corriere della Sera'', 6 dicembre 1997.</ref>.


Lasciò la direzione nel [[2001]] al suo braccio destro e operativo [[Maurizio Belpietro]], ma ha continuato la sua collaborazione come editorialista. Ha curato anche una rubrica politica sul settimanale «[[Gente (rivista)|Gente]]».
Lasciò la direzione nel [[2001]] al suo braccio destro e operativo [[Maurizio Belpietro]], ma ha continuato la sua collaborazione come editorialista. Per molti anni aveva curato anche una rubrica politica sul settimanale «[[Gente (rivista)|Gente]]».


Nel [[2007]] ottenne il ''Premio Boffenigo per il Giornalismo'' (giunto quell'anno alla 5<sup>a</sup> edizione), che gli è stato conferito il 15 settembre 2007 a [[Costermano]] sul [[lago di Garda]].
Nel [[2007]] ottenne il ''Premio Boffenigo per il Giornalismo'' (giunto quell'anno alla 5<sup>a</sup> edizione), che gli è stato conferito il 15 settembre 2007 a [[Costermano]] sul [[lago di Garda]].

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Mario Cervi (Crema, 25 marzo 1921Milano, 17 novembre 2015[1]) è stato un giornalista e saggista italiano.

Biografia

Durante la Seconda guerra mondiale è ufficiale di fanteria in Grecia dove, dopo l'8 settembre del 1943, viene fatto prigioniero dai tedeschi.

La sua vita professionale fu segnata da due tappe: il «Corriere della Sera» e «il Giornale». Iniziò la carriera di giornalista nel 1945 come cronista del «Corriere». Come inviato speciale si è occupato di cronaca giudiziaria, seguendo i grandi processi. È stato testimone di importanti avvenimenti esteri: dalla crisi di Suez (1956) al golpe dei colonnelli in Grecia (1967), al golpe di Augusto Pinochet in Cile (1973) (Cervi fu uno dei tre giornalisti italiani presenti a Santiago il giorno della morte di Salvador Allende), all'invasione turca di Cipro (1974).

Nel giugno del 1974 lasciò il «Corriere della Sera» per fondare, insieme a Indro Montanelli ed altri, «il Giornale». Cervi fu editorialista e inviato, poi anche vice direttore. Con Montanelli ebbe un consolidato rapporto di amicizia e collaborazione: insieme infatti scrissero tredici volumi della celebre collana Storia d'Italia e Milano ventesimo secolo. Cervi seguì il suo direttore anche nell'esperienza de «La Voce»; dopo la chiusura del quotidiano collaborò con «La Nazione» di Firenze, per poi tornare al Giornale come editorialista[2], accettandone la direzione dopo l'abbandono di Vittorio Feltri[3].

Lasciò la direzione nel 2001 al suo braccio destro e operativo Maurizio Belpietro, ma ha continuato la sua collaborazione come editorialista. Per molti anni aveva curato anche una rubrica politica sul settimanale «Gente».

Nel 2007 ottenne il Premio Boffenigo per il Giornalismo (giunto quell'anno alla 5a edizione), che gli è stato conferito il 15 settembre 2007 a Costermano sul lago di Garda.

Opere

  • L'aviatore, Firenze, Vallecchi, 1962.
  • Storia della guerra di Grecia, Milano, Sugar, 1965; Milano, A. Mondadori, 1969.
  • La giustizia in Italia, Milano, Longanesi, 1967.
  • Dove va la Grecia? Dal colpo di Stato al referendum, Milano, Mursia, 1968.
  • L'8 settembre, a cura di, Milano, A. Mondadori, 1973.
  • Caporetto, a cura di, Milano, A. Mondadori, 1974.
  • Eisenhower, Novara, Istituto geografico De Agostini, 1977.
  • La piovra corporativa. Vizi e misfatti della perversione burocratica e clientelare, Milano, Editoriale Nuova, 1978.
  • L'Italia littoria. (1925-1936), con Indro Montanelli, Milano, Rizzoli, 1979.
  • Due secoli di guerre, con Indro Montanelli, 10 voll., Milano, Editoriale Nuova, 1980-1983.
  • L'Italia dell'Asse (1936-10 giugno 1940), con Indro Montanelli, Milano, Rizzoli, 1980.
  • L'Italia della disfatta. (10 giugno 1940 - 8 settembre 1943), con Indro Montanelli, Milano, Rizzoli, 1982.
  • L'Italia della guerra civile. (8 settembre 1943-9 maggio 1946), con Indro Montanelli, Milano, Rizzoli, 1983. ISBN 88-17-42723-3.
  • L'Italia della Repubblica. (2 giugno 1946-18 aprile 1948), con Indro Montanelli, Milano, Rizzoli, 1985. ISBN 88-17-42022-0.
  • L'energia e la storia, con Indro Montanelli, Roma, Ente Nazionale per l'Energia Elettrica, 1986.
  • L'Italia del miracolo. (14 luglio 1948-19 agosto 1954), con Indro Montanelli, Milano, Rizzoli, 1987. ISBN 88-17-42725-X.
  • L'Italia dei due Giovanni. (1955-1965), con Indro Montanelli, Milano, Rizzoli, 1989. ISBN 88-17-42726-8.
  • Milano ventesimo secolo, con Indro Montanelli, Milano, Rizzoli, 1990. ISBN 88-17-42727-6; 2002. ISBN 88-17-11719-6.
  • L'Italia nella seconda guerra mondiale (1940-1942), con Indro Montanelli, Milano, Rizzoli, 1990.
  • L'Italia degli anni di piombo. (1965-1978), con Indro Montanelli, Milano, Rizzoli, 1991. ISBN 88-17-42805-1.
  • Mussolini. Album di una vita, a cura di, Milano, Rizzoli, 1992. ISBN 88-17-85305-4.
  • 25 luglio - 8 settembre '43. Album di una disfatta, a cura di, Milano, Rizzoli, 1993. ISBN 88-17-84258-3.
  • L'Italia degli anni di fango. (1978-1993), con Indro Montanelli, Milano, Rizzoli, 1993. ISBN 88-17-42729-2.
  • I vent'anni del Giornale di Montanelli, con Gian Galeazzo Biazzi Vergani, Milano, Rizzoli, 1994. ISBN 88-17-84323-7.
  • L'Italia di Berlusconi. (1993-1995), con Indro Montanelli, Milano, Rizzoli, 1995. ISBN 88-17-42810-8.
  • Salò. Album della repubblica di Mussolini, a cura di, Milano, Rizzoli, 1995. ISBN 88-17-84399-7.
  • L'Italia dell'Ulivo. (1995-1997), con Indro Montanelli, Milano, Rizzoli, 1997. ISBN 88-17-42810-8.
  • L'Italia del Novecento, con Indro Montanelli, Milano, Rizzoli, 1998. ISBN 88-17-86014-X.
  • L'Italia del millennio. Sommario di dieci secoli di storia, con Indro Montanelli, Milano, Rizzoli, 2000. ISBN 88-17-86608-3.
  • Il duca invitto. Emanuele Filiberto di Savoia e la storia della sua terza armata mai sconfitta, Milano, Il Giornale, 2005.
  • Sprecopoli. Tutto quello che non vi hanno mai detto sui nuovi sprechi della politica, con Nicola Porro, Milano, Mondadori, 2007. ISBN 978-88-04-57346-3.
  • Gli anni del piombo, con Luigi Mascheroni, Milano, Mursia 2009, EAN 9788842541103

Onorificenze

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— Roma, 26 novembre 1990[5]

Note

  1. ^ Morto a 94 anni Mario Cervi, con Montanelli fondò Il Giornale su lastampa.it
  2. ^ Indro Montanelli, Mai al servizio di un editore padrone, Corriere della Sera, 21 marzo 1996. «Sicchè quando alcune settimane orsono Cervi venne a dirmi che Feltri gli aveva offerto di collaborare sui problemi della Giustizia, di cui lui è il miglior commentatore in Italia, gli dissi: "Non esitare", e ne ringraziai anche Feltri, con cui i miei rapporti personali sono sempre stati e continueranno ad essere eccellenti, al di sopra del contrasto ideologico che ci divide. Ora con Cervi stiamo studiando l'impostazione del nuovo volume della Storia d'Italia. Perché una cosa è la polemica giornalistica sulla quale possiamo essere in disaccordo (e lo siamo soltanto sulle questioni di tattica e di misura, non di strategia), un'altra è la visione storica degli avvenimenti, sulla quale siamo all'unisono».
  3. ^ Cervi nuovo direttore del "Giornale", Corriere della Sera, 6 dicembre 1997.
  4. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  5. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Altri progetti


Predecessore Direttore de il Giornale Successore
Vittorio Feltri 8 dicembre 1997 - 25 marzo 2001 Maurizio Belpietro
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