Johnny Kitagawa: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m ortografia
m fix
Riga 24: Riga 24:
A partire dal 1988 e fino al 2000 è stato oggetto di tutta una serie d'inchieste volte ad accertare un suo presunto coinvolgimento in relazioni illecite sessuali con alcuni dei ragazzi che aveva sotto contratto nella sua agenzia: l'accusa era che avesse approfittato della sua posizione per imporre rapporti di tal genere. Nel 2002 il tribunale gli ha dato ragione condannando invece per diffamazione ed affermazioni altamente lesive della dignità personale il giornale che aveva pubblicato per primo questi articoli (vedi sotto).
A partire dal 1988 e fino al 2000 è stato oggetto di tutta una serie d'inchieste volte ad accertare un suo presunto coinvolgimento in relazioni illecite sessuali con alcuni dei ragazzi che aveva sotto contratto nella sua agenzia: l'accusa era che avesse approfittato della sua posizione per imporre rapporti di tal genere. Nel 2002 il tribunale gli ha dato ragione condannando invece per diffamazione ed affermazioni altamente lesive della dignità personale il giornale che aveva pubblicato per primo questi articoli (vedi sotto).


Negli anni successiva a tal vicenda Kitagawa e la sua società di produzione hanno continuato a creare spettacoli d'intrattenimento e show televisivi che han tutti goduto d'un alto grado di successo commerciale.
Negli anni successivi a tale vicenda Kitagawa e la sua società di produzione hanno continuato a creare spettacoli d'intrattenimento e show televisivi che hanno tutti goduto d'un alto grado di successo commerciale.


== Inizi ==
== Inizi ==

Versione delle 19:01, 29 gen 2015

Johnny Hiromu Kitagawa, nato come Hiromu Kitagawa (喜多川 擴Kitagawa Hiromu) ((ジャニー喜多川Janī Kitagawa); Los Angeles, 23 ottobre 1931), è un imprenditore giapponese.

È il fondatore e presidente della Johnny & Associates, un'agenzia scopritrice di talenti che nella sua decennale carriera ha prodotto numerose boy band Jpop, che nel tempo sono divenuti alcuni tra i più popolari ed affermati gruppi musicali attivi in Giappone (SMAP, Arashi, Kanjani Eight, NEWS, KAT-TUN ed Hey! Say! JUMP).

Kitagawa ha poi ampliato la sua sfera d'interessi ben oltre il campo musicale, entrando anche in ambito teatrale, radiofonico e televisivo: considerato come una delle figure più autorevoli all'interno del mondo dello spettacolo nipponico, ha mantenuto un virtuale monopolio nella produzioni di band musicali maschili per oltre un quarantennio[1].

A partire dal 1988 e fino al 2000 è stato oggetto di tutta una serie d'inchieste volte ad accertare un suo presunto coinvolgimento in relazioni illecite sessuali con alcuni dei ragazzi che aveva sotto contratto nella sua agenzia: l'accusa era che avesse approfittato della sua posizione per imporre rapporti di tal genere. Nel 2002 il tribunale gli ha dato ragione condannando invece per diffamazione ed affermazioni altamente lesive della dignità personale il giornale che aveva pubblicato per primo questi articoli (vedi sotto).

Negli anni successivi a tale vicenda Kitagawa e la sua società di produzione hanno continuato a creare spettacoli d'intrattenimento e show televisivi che hanno tutti goduto d'un alto grado di successo commerciale.

Inizi

Nato a Los Angeles, è vissuto in California fino agli anni del liceo; suo padre Taido era un alto funzionario del clero buddhista della comunità asiatica ivi residente. Nei primi anni '50 si reca in Giappone per lavorare all'interno dell'ambasciata USA di Tokyo.

Passeggiando un giorno per il Yoyogi Park incontra un gruppo di ragazzi che stanno giocando a baseball; li recluta immediatamente con l'intento di formare un gruppo dedito al canto e al ballo, e lo chiama I Johnnies[1]. Questi ottengono un certo grado i riscontro presso il grande pubblico, favoriti anche dall'utilizzo da parte dei suoi membri di una formula mista d'intrattenimento: non solo cantanti quindi, ma miscelando e coordinando a ciò anche un lavoro di coreografia e danza popolare.

I Johnnies sono stati il primo gruppo pop composto esclusivamente da membri maschi, senza bisogno d'alcun apporto femminile, del Giappone; questa prima esperienza riuscita imposta quello che sarà poi il modello unico ed esclusivo che avrebbe seguito successivamente[1]. Da quel momento in poi il termine "Johnnies" sarebbe stato applicato genericamente ad ogni artista scoperto e lanciato da Kitagawa[1].

Un grande successo

Nel 1968 Kitagawa ottiene il suo primo ampio successo con la boy-band composta da 4 membri chiamata Four Leaves: la loro musica danzata divenne fino almeno alla metà degli anni '70 la più conosciuta e popolare al pubblico[2]. Rimasero assieme per un decennio prima del loro scioglimento nel 1978: nel 2002 Kitagawa aveva supervisionato la possibilità di una riunione del gruppo[2].

Per tutti gli anni e decenni seguenti Kitagawa continua a raccogliere, lanciare e gestire molte delle boy band che poi risulteranno essere tra le più importanti ed incisive nell'ambiente musicale del paese[1].

Kitagawa è stato in grado d'espandere la sua sfera d'influenza includendo anche la televisione; difatti molti tra i suoi artisti appaiono regolarmente come attori in numerosi show d'intrattenimento e dorama, giungendo ad avere spesso dei propri personali programmi di varietà e partecipando a pellicole cinematografiche di rilievo[3][4].

Il successo degli artisti che Kitagawa ha via via lanciato, ha portato la Johnny & Associates ha generare un utile di 2,9 miliardi di yen annuali, questo nel momento culminante della popolarità ottenuta dalle sue boy-band[3]. Nel corso del 1997, gli interpreti appartenenti alla sua agenzia di talenti sono apparsi in più di 40 tra programmi televisivi e spot pubblicitari[3][5]. Il trionfo economico della sua azienda ha fatto di Kitagawa uno degli uomini più ricchi ed influenti del paese[6].

La formula Johnny's

Kitagawa ha ripetutamente impiegato una formula standard per lo sviluppo e la commercializzazione delle doti e qualità artistiche dei ragazzi da lui scoperti[7]. Inizialmente si tengono provini aperti al pubblico ove si cimentano per la prima volta gli aspiranti potenziali artisti: l'agenzia poi recluta tra quelli che son risultati migliori ed inizia a dargli lezioni di recitazione e canto: questi bambini di un'età compresa tra gli 8 e i 10 anni sono i tirocinanti, o Johnny's Jr.[1].

I candidati prescelti convivono assieme partecipando alle lezioni di teatro, musica etc. proprio come fossero in una piccola scuola privata d'elite; qui s'allenano seguiti a ottimi insegnanti per affinare al meglio le loro doti naturali, tra cui sono comprese come elementi fondamentali il canto e la recitazione[4]. Si tiene poi anche un festival annuale estivo conosciuto come Johnny's Summary.

A questo punto i membri più promettenti cominciano ad apparire a fianco dei gruppi già affermati della società; generalmente i ragazzini iniziano la loro carriera come ballerini di supporto alla band: questo per consentir loro di farsi via via sempre meglio conoscere al grande pubblico, e prima d'esser definitivamente lanciati come gruppo a se stante[1]. Possono così apparire nei primi spettacoli televisivi di varietà settimanali delle maggiori emittenti nazionali: cantano, ballano ed eseguono scenette comiche, sviluppando in tal modo ulteriormente le loro competenze[8]. Scopo ultimo è quello di sviluppare un gruppo affiatato ed il più completo possibile, che non sia solo esclusivamente ancorato alla canzone[9]. "Io non sono molto interessato ai dischi" ha detto in un'intervista concessa nel 1996 "una volta che si giunge alla vetta delle classifiche, si deve pensare a vendere e spingere solo quel disco, non potendo pensare ad altro. Questo non è certo un bene per un artista che si voglia definire completo"[9].

Una volta lanciato, il gruppo attua una capillare politica pubblicitaria, garantendosi sempre notizie favorevoli da parte di stampa e circuito mediatico[4][6]. I programmi o lo testate che invece non si dimostrano favorevoli non ricevono interviste o apparizioni da parte delle star gestite da Kitagawa[5].

Kitagawa mantiene sempre un forte controllo su tutti i gruppi da lui gestiti[1][10] e relative diffusioni di loro immagini (foto, video online etc)[1]. Tutti i Johnny's son tenuti a mantenere una perfetta e correttissima immagine pubblica favorevole alla commercializzazione dei loro prodotti artistici: in conseguenza di ciò i membri delle band prodotte da Kitagawa sono tenuti ad evitare ogni menzione riguardante la loro vita privata e/o sentimentale[10]. Lo stesso Kitagawa evita per quanto più possibile i riflettori; raramente si lascia fotografare e mai appare in pubblico assieme ai suoi gruppi[1][10].

Accuse di molestie sessuali e successiva causa per diffamazione

Chiacchiere riguardanti possibili molestie sessuali compiute da Kitagawa nei confronti di ragazzini sotto le sue dipendenze cominciano a circolare nel 1988[11] quando Koji Kita (北公次 Kita Kōji), un ex membro dei Four Leaves, incomincia a pubblicare una serie di diari sotto il titolo complessivo di Hikaru Genji (光Genjiへ). Qui Kita sostiene che Kitagawa ha utilizzato la sua posizione d'influenza all'interno del gruppo per effettuare indesiderate avances sessuali nei confronti ragazzi messi da lui stesso sotto contratto[1][6][12].

Affermazioni simili sono poi state rilanciate in un libro pubblicato nel 1996 da Junya Hiramoto, ex membro di un altro dei gruppi gestiti da Kitagawa: Hiramoto ha affermato di aver visto coi propri occhi costringere un ragazzo ad intrattenere un rapporto sessuale con lui in uno dei dormitori della scuola dell'agenzia[3].

Più tardi, nel 1999, il settimanale Shunkan Bunshun (週刊文春) comincia a pubblicare una decina di articoli con numerose e dettagliate accuse di scorrettezze sessuali commesse da Kitagawa nei confronti di almeno 13 ragazzi tirocinanti dell'agenzia: i testimoni erano adolescenti ch'erano stati reclutati ma poi scartati e concessero le interviste in forma anonima. In aggiunta lo accusavano di consentire a che minori potessero fumare e bere alcolici[1][5].

La controversia ha portato un membro autorevole del parlamento a discuterne in udienza ufficiale in aula nell'aprile 2000[6], volendo verificare se Kitagawa fosse oggetto d'indagini o denunce[5]: funzionari di polizia hanno ammesso d'aver indagato su di lui, non essendo riusciti però a stabilire se effettivamente si fossero verificate molestie di tipo sessuale nei confronti di minori. La società era inoltrre stata messa in guardia dal permettere a bambini d'entrar in possesso di sigarette e alcol[6]. I funzionari hanno inoltre testimoniato che nessuno dei ragazzi assoldati da Kitagawa, né tanto meno le loro famiglie, avevano mai sporto alcun tipo di denuncia penale nei suoi confronti[6][11].

Kitagawa ha d'altronde sempre respinto ogni coinvolgimento ed l'avvocato della società ha definito le accuse mosse al suo assistito come forma di vendetta da parte di ex-dipendenti scontenti per la loro esclusione da ogni attività[6]. A questo punto il giornale è stato citato in giudizio per diffamazione[3].

Dopo una lunga causa la corte distrettuale di Tokyo nel 2002 ha dato ragione a Kitagawa e condannato la rivista ad una multa salatissima di 8,8 milioni di yen per diffamaziione a mezzo stampa[1]. L'alta corte, nel processo d'appello, ha stabilito che il contenuto diffamatorio degli articoli andava limitato alle accuse di aver indotto e fornito alcol e tabacco a minori: la corte ha ritenuto invece che il giornale aveva ragioni sufficienti per accettare come affidabili, e quindi pubblicarle, le accuse sessuali da parte di ex-membri della società. Il ricorso contro tale decisione nel 2004 è stato definitivamente respinto[11].

Ultime attività

A partire dal 2006 la boy-band dei KAT-TUN è stata promossa allo status di gruppo maggiore: da quel momento tutti i loro singoli, nessuno escluso, album in DVD ed album fatti in studio hanno scalato a velocemente le vette della classifica fino a posizionarsi stabilmente al 1º posto della prestigiosa classifica musicale Oricon.

Nel 2007 gli Hey! Say!7, poi uniti in Hey! Say! JUMP, ha debuttato come bruppo temporaneo della scuderia Kitagawa: soo diventati così la band maschile con un'età media più giovane (neanche 15 anni) della storia musicale giapponese[13]. Dalla fine del 2007 Kitagawa ha continuato ad esser regolarmente coinvolto nel regolare funzionamento della Johnny & Associates[10].

Nel 2009 patrocina il debutto di due nuove boy band, i NYC e Yuma Nakayama w / BIShadow; nel 2010 fa iniziare la carriera di solista a Jin Akanishi, e nel 2011 a Tomohisa Yamashita. Infine sempre nel 2011 due nuovi gruppi maschili entrano in scena sotto la sua supervisione, i Kis-My-Ft2 e i Sexy Zone.

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m Chris Campion, J-Pop's dream factory, in The Guardian Music Observer Monthly, Londra, 21 agosto 2005. URL consultato il 2 febbraio 2009.
  2. ^ a b Four Leaves Taabo battling cancer, in Japan Zone, 19 gennaio 2009. URL consultato il 5 febbraio 2009.
  3. ^ a b c d e Justin McCurry, Japan's star-maker accused of sexually abusing boys, in Kobe Observer, Londra, 23 aprile 2000. URL consultato il 4 febbraio 2009.
  4. ^ a b c Bruce Wallace, The story is written on this actor's face, in The Los Angeles Times, 28 gennaio 2007. URL consultato il 16 novembre 2010.
  5. ^ a b c d In Japan, Tarnishing a Star Maker, in The New York Times, 30 gennaio 2000. URL consultato il 2 febbraio 2009.
  6. ^ a b c d e f g Calvin Sims, Lawmakers In Japan Hear Grim Sex Case, in The New York Times, 14 aprile 2000. URL consultato il 4 febbraio 2009.
  7. ^ Alex Hoban, Turning Japanese: The seedy underworld of music moguls, in The Guardian, Londra, 11 febbraio 2009. URL consultato il 23 marzo 2009.
  8. ^ Phillip Brasor, Young at heart, but never free of Johnny, in The Japan Times, 15 settembre 1999. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  9. ^ a b Steve McClure, You Look Like a Music Star, in Billboard, vol. 108, n. 35, Nielsen Business Media, 1996, pp. 76–80, ISSN 0006-2510 (WC · ACNP). URL consultato il 30 gennaio 2010.
  10. ^ a b c d Phillip Brasor, They're fey, maybe not gay, but anyway, the 'talent' are coming out to play, in The Japan Times, 16 Sept 2007. URL consultato il 2 febbraio 2009.
  11. ^ a b c Mark D. West, Secrets, Sex, and Spectacle: The Rules of Scandal in Japan and the United States, University of Chicago Press, p. 210, ISBN 0-226-89408-8.
  12. ^ Koji Kita (北公次?, Kita Kōji), Hikaru Genji e (光Genjiへ?), Publisher: Data House (データハウス?, dēta hausu), December 1988
  13. ^ Hey! Say! 7 youngest boy band's place in history (Japanese), in Oricon Style. URL consultato il 23 marzo 2009.