Gneo Cornelio Scipione Calvo: differenze tra le versioni

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;Fonti storiografiche moderne:
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Versione delle 00:17, 28 set 2014

Gneo Cornelio Scipione Calvo
Console della Repubblica romana
Nome originaleCnaeus Cornelius Scipio Calvus
Morte211 a.C.
Hispania
FigliPublio Cornelio Scipione Nasica
GensCornelia
PadreLucio Cornelio Scipione
Consolato222 a.C.

Gneo Cornelio Scipione Calvo (in latino: Cnaeus Cornelius Scipio Calvus) (... – 211 a.C.) è stato un militare e statista romano.

Biografia

Origini famigliari

Suo padre era Lucio Cornelio Scipione (Lucius Cornelius L.f. Scipio), figlio di Lucio Cornelio Scipione Barbato, censore nel 280 a.C., console nel 276 a.C. Suo fratello minore era Publio Cornelio Scipione, padre del più famoso Publio Cornelio Scipione Africano Maggiore.

Carriera politica

Lo stesso argomento in dettaglio: Cursus honorum.

Gneo Cornelio Scipione Calvo fu nominato console nel 222 a.C. insieme a Marco Claudio Marcello. Gneo Cornelio Scipione fu soprannominato Calvo per distinguerlo da suo zio, un altro Gneo Cornelio Scipione soprannominato Asina (o asino), che fu per due volte console durante la Prima guerra punica.

Gneo Cornelio Scipione Calvo combatté nella seconda guerra punica in Iberia (Spagna) dal 217[1] al 211, ottenendo numerosi successi contro le forze cartaginesi di Asdrubale Giscone,[2] ma alla venne ucciso nella battaglia del Baetis superiore nel 211 a.C. poco dopo la morte di suo fratello minore. Singolare il parallelismo tra le vite dei due fratelli: entrambi erano comandanti capaci, entrambi furono eletti consoli e infine entrambi furono uccisi in Spagna dopo che i loro eserciti si erano separati.

Discendenza

Suo figlio fu Publio Cornelio Scipione Nasica, console nel 191 a.C., il primo Scipione Nasica (soprannominato Nasica per il suo prominente naso), che diede inizio al ramo nasica della famiglia degli Scipioni. Il figlio di Scipione Nasica, che a sua volta si chiamava Scipione Nasica (soprannominato Corculum), sposò la sua seconda cugina Cornelia Africana Maggiore, la figlia maggiore di Scipione Africano, e in questo modo riunì i due rami della famiglia. I loro discendenti in linea diretta perpetuarono il nome della famiglia fino al 46, quando Scipione Metello fu adottato dalla famiglia dei Cecili Metelli.

Note

  1. ^ Polibio, III, 49, 76, 95-97.
  2. ^ Periochae, 23.9 e 14.

Bibliografia

Fonti primarie
Fonti storiografiche moderne

Predecessore Fasti consulares Successore
Publio Furio Filo
e
Gaio Flaminio Nepote
(222 a.C.)
con Marco Claudio Marcello I
Publio Cornelio Scipione Asina
e
Marco Minucio Rufo

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