Bertil Lundman: differenze tra le versioni

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Nel 1939 stende la prima relazione sulle razze in Europa e la presenta all'università di Uppsala, ove viene mostrata in un annuario insieme ad altre tesi di altri studenti.
Nel 1939 stende la prima relazione sulle razze in Europa e la presenta all'università di Uppsala, ove viene mostrata in un annuario insieme ad altre tesi di altri studenti.
Nella relazione descrive la storia della razza europea, dalla nascita avutasi grazie a migrazioni di popoli indoeuropei, già mentalmente e fisicamente sviluppati rispetto alle altre razze.
Nella relazione descrive la storia della razza europea, dalla nascita avutasi grazie a migrazioni di popoli indoeuropei, già mentalmente e fisicamente sviluppati rispetto alle altre razze.
Anche le sue teorie, in concordanza con quelle contemporanee dell'epoca si basano sul presupposto che determinati elementi come altezza elevata, corporatura robusta, capelli biondi e occhi azzurri siano gli aspetti che descrivono la superiorità della [[razza nordica]] in confronto alla [[razza mediterranea|mediterranea]] e negroide, descritte come obsolete e inferiori non solo dal punto di vista fisico ma anche intellettuale.
Anche le sue teorie, in concordanza con quelle contemporanee dell'epoca, si basano sul presupposto che determinati elementi come altezza elevata, corporatura robusta, capelli biondi e occhi azzurri siano gli aspetti che descrivono la superiorità della [[razza nordica]] in confronto alla [[razza mediterranea|mediterranea]] e [[negroide]], descritte come obsolete e inferiori non solo dal punto di vista fisico ma anche intellettuale.


Per la stesura della tesi ha viaggiato in Europa studiando la cultura dell'uomo di Cro-Magnon e piccoli popoli instauratisi in Sveizia in età arcaica. Dalle ricerche ha anche indotto differenze tra nordici occidentali (versante atlantico e scandinavo) e orientali (territori slavi e contigui al [[Mar Caspio]]).
Per la stesura della tesi ha viaggiato in Europa studiando la cultura dell'[[uomo di Cro-Magnon]] e piccoli popoli instauratisi in Svezia in età arcaica. Dalle ricerche ha anche indotto differenze tra nordici occidentali (versante atlantico e scandinavo) e orientali (territori slavi e contigui al [[Mar Caspio]]).


L'amico e collega [[Herman Lundborg]] descrisse Lundman come una persona fantastica, ma con poca credibilità scientifica. L'antropologo statunitense contemporaneo a lui, [[Carleton Coon]], parlò di errori sistematici nelle sue scienze.
L'amico e collega [[Herman Lundborg]] descrisse Lundman come una persona fantastica, ma con poca credibilità scientifica. L'antropologo statunitense contemporaneo a lui, [[Carleton Coon]], parlò di errori sistematici nelle sue scienze.

Versione delle 02:20, 6 mar 2012

Bertil J. Lundman (Malmö, 1899Uppsala, 1993) è stato un antropologo e scrittore svedese. Conosciuto soprattutto per le sue opere sulla diversità razziale e per l'opera The Races and Peoples of Europe in cui descrive in ogni dettaglio i risultati delle sue ricerche sulla razza e sulla distribuzione in Europa.

Studi

Nel 1921 si iscrive all'università di Uppsala, ove negli anni di frequenza ottiene una laurea in botanica, geografia e più tardi nel 1925, in meteorologia. Nel 1935 si iscrive a un corso dell'università sulla teologia.

Ottiene un Philosophiæ Doctor nel 1945 per aver scritto Dalaallmogens antropologi, una tesi sull'antropologia. Dal 1947 al 1970 è stato docente di antropologia.

Teorie razziali

Inizia ad interessarsi della questione delle razze umane già nel 1930, quando inizia a ricercare un nuovo metodo per ridefinire l'antropologia in base agli studi che decide di condurre sull'uomo moderno.

Nel 1939 stende la prima relazione sulle razze in Europa e la presenta all'università di Uppsala, ove viene mostrata in un annuario insieme ad altre tesi di altri studenti. Nella relazione descrive la storia della razza europea, dalla nascita avutasi grazie a migrazioni di popoli indoeuropei, già mentalmente e fisicamente sviluppati rispetto alle altre razze. Anche le sue teorie, in concordanza con quelle contemporanee dell'epoca, si basano sul presupposto che determinati elementi come altezza elevata, corporatura robusta, capelli biondi e occhi azzurri siano gli aspetti che descrivono la superiorità della razza nordica in confronto alla mediterranea e negroide, descritte come obsolete e inferiori non solo dal punto di vista fisico ma anche intellettuale.

Per la stesura della tesi ha viaggiato in Europa studiando la cultura dell'uomo di Cro-Magnon e piccoli popoli instauratisi in Svezia in età arcaica. Dalle ricerche ha anche indotto differenze tra nordici occidentali (versante atlantico e scandinavo) e orientali (territori slavi e contigui al Mar Caspio).

L'amico e collega Herman Lundborg descrisse Lundman come una persona fantastica, ma con poca credibilità scientifica. L'antropologo statunitense contemporaneo a lui, Carleton Coon, parlò di errori sistematici nelle sue scienze.

È conosciuto per essere stato uno dei pochi svedesi a basare le proprie ricerche antropologiche sul credo razziale, tuttavia, seppur oggi decaduto ogni genere di razzismo scientifico, i testi e le opere di Lundman sono reperibili anche in moltissime biblioteche svedesi e non.[1][2][3][4]

Bibliografia principale

  • Västmanlandstyper, Julläsning, Västmanlands läns tidning (1931)
  • Folktypsundersökningar i Dalarna I-IX, Dalarnas hembygsbok (1932)
  • Nordens rastyper, (1940)
  • Jordens människoraser och folkstammar, (1943)
  • Dalaallmogens antropologi (tesi che gli valse il dottorato, (1945)
  • On the Origin of the Lapps, Ethnos (1946)
  • Nutidens människoraser (1946)
  • Raser och folkstockar i Baltoskandia (1946, ristampato nel 1967)
  • Ergebnisse der anthropologischen Lappenforchung, Anthropos (1952)
  • Umriss der Rassenkunde des Menschen in geschichtlicher Zeit (1952)
  • Stammeskunde der Völker (1961)
  • Blutgruppenforschung und geograpische Anthropologie (1967)
  • The Races and Peoples of Europe (New York: IAAEE. 1977)
  • Minnen (memorie) (1987)
  • Jordens folkstammar (1988)

Note

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