Democede: differenze tra le versioni

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==Biografia==
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Figlio di Callifonte, sacerdote di [[Asclepio]] a [[Cnido]], Democède frequentò la scuola medica pitagorica la migliore del mondo greco <ref>«I medici di Crotone sono i primi del mondo, secondi quelli di Cirene». Erodoto, ''Storie'', libro III, cap. 131.</ref>e inseguito lasciò la città natale a causa di disaccordi con il padre. Si diresse a [[Egina]], poi ad [[Atene]] e a [[Samo (isola)|Samo]] alla corte di [[Policrate]]. Al seguito del tiranno partecipò ad una spedizione contro i [[Persiani]]. La spedizione fu un insuccesso, lo stesso Policrate venne catturato e crocifisso. Democède venne fatto prigioniero e condotto a [[Sardi]].
Figlio di Callifonte, sacerdote di [[Asclepio]] a [[Cnido]], Democède frequentò la scuola medica pitagorica, la migliore del mondo greco <ref>«I medici di Crotone sono i primi del mondo, secondi quelli di Cirene». Erodoto, ''Storie'', libro III, cap. 131.</ref>e in seguito lasciò la città natale a causa di disaccordi con il padre. Si diresse a [[Egina]], poi ad [[Atene]] e a [[Samo (isola)|Samo]] alla corte di [[Policrate]]. Al seguito del tiranno partecipò ad una spedizione contro i [[Persiani]]. La spedizione fu un insuccesso, lo stesso Policrate venne catturato e crocifisso. Democède venne fatto prigioniero e condotto a [[Sardi]].


Il medico crotoniate venne chiamato ad esercitare la sua professione anche presso la potente Corte del re di Persia [[Dario I]], e curò con sucesso una [[slogatura]] che si era procurato alla caviglia cadendo da cavallo. Per le sue prestazioni ottenne una grande casa a [[Susa]], un posto fisso alla tavola del re e molto oro, ma in realtà voleva ritornare nella sua patria e riavere la libertà.
Il medico crotoniate venne chiamato ad esercitare la sua professione anche presso la potente Corte del re di Persia [[Dario I]], e curò con successo una [[slogatura]] che il sovrano si era procurato alla caviglia cadendo da cavallo. Per le sue prestazioni ottenne una grande casa a [[Susa]], un posto fisso alla tavola del re e molto oro, ma in realtà voleva ritornare nella sua patria e riavere la libertà.


Democede inseguito guarì la regina [[Atossa]] moglie di Dario e figlia di [[Ciro]] colpita da un male al seno dove i medici persiani ed egiziani avevano fallito. La regina per riconoscenza lo aiuto a ritornare in patria. Ingannando il re, li propose di attaccare la [[Grecia]] e di mandare in avanscoperta Democède. Dario acconsentì e fece partire da [[Sidone]] in [[Fenicia]] il medico insieme a 15 ragguardevoli persiani incaricati di prendere appunti e non permettere la fuga del crotoniate.
Democede in seguito guarì la regina [[Atossa]], moglie di Dario e figlia di [[Ciro]], colpita da un male al seno dove i medici persiani ed egiziani avevano fallito. La regina per riconoscenza lo aiutò a ritornare in patria. Ingannando il re, gli propose di attaccare la [[Grecia]] e di mandare in avanscoperta Democède. Dario acconsentì e fece partire da [[Sidone]] in [[Fenicia]] il medico insieme a 15 ragguardevoli persiani incaricati di prendere appunti e non permettere la fuga del crotoniate.


Andarono prima in Grecia e poi nell'Italia meridionale, a [[Taranto]]. Qui il re della città, Aristofilide, per simpatia verso Democede, cacciò in prigione i persiani accusandoli di spionaggio. Democède finalmente libero ritornò Crotone dove sposò la figlia di [[Milone]], il celebre lottatore crotoniate vincitore delle [[Giochi olimpici|Olimpiadi]].
Andarono prima in Grecia e poi nell'Italia meridionale, a [[Taranto]]. Qui il re della città, Aristofilide, per simpatia verso Democede, cacciò in prigione i persiani accusandoli di spionaggio. Democède finalmente libero ritornò Crotone dove sposò la figlia di [[Milone]], il celebre lottatore crotoniate vincitore delle [[Giochi olimpici|Olimpiadi]].


Aristofilide lasciò poi liberi i persiani che si diedero all'inseguire di Democede. Lo trovarono a Crotone e lo aggredirono ma vennero fermati dai crotoniati che li bastonaro per difendere il concittadino. I persiani dovettero scappare e ritornare in [[Asia]].
Aristofilide lasciò poi liberi i persiani che si diedero all'inseguire di Democede. Lo trovarono a Crotone e lo aggredirono ma vennero fermati dai crotoniati che li bastonarono per difendere il concittadino. I persiani dovettero scappare e ritornare in [[Asia]].


Erodoto narra le vicende di Democède di Crotone, lo stesso matrimonio con la figlia di Milone fu strategico per il medico, poiché il nome del lottatore Milone (il più grande atleta dell’antichità) godeva grande prestigio presso Dario; e le sue nozze, avevano lo scopo di far vedere a Dario che anche nella sua patria era tenuto in grande considerazione.
Erodoto narra le vicende di Democède di Crotone, lo stesso matrimonio con la figlia di Milone fu strategico per il medico, poiché il nome del lottatore Milone (il più grande atleta dell’antichità) godeva grande prestigio presso Dario; e le sue nozze avevano lo scopo di far vedere a Dario che anche nella sua patria era tenuto in grande considerazione.


Con il matrimonio Democède entrò, di fatto, nella casta aristocratica dei pitagorici, quasi certamente la sua arte medica andò al servizio dei suoi concittadini che tra il 509 ed il 480 a.C. ebbero delle straordinarie vittoria alle Olimpiadi.
Con il matrimonio Democède entrò, di fatto, nella casta aristocratica dei pitagorici, quasi certamente la sua arte medica andò al servizio dei suoi concittadini che tra il 509 ed il 480 a.C. ebbero delle straordinarie vittorie alle Olimpiadi.


Nel [[508 a.C.]] la scuola di Crotone venne distrutta per volere di Cilone, un nobile crotonese, e i pitagorici dispersi. Democède cercò rifuggio a Platea, ma qui venne assassinato da un certo Democrate che si guadagnò la taglia posta sulla testa di tutti i pitagorici.
Nel [[508 a.C.]] la scuola di Crotone venne distrutta per volere di Cilone, un nobile crotonese, e i pitagorici dispersi. Democède cercò rifuggio a Platea, ma qui venne assassinato da un certo Democrate che si guadagnò la taglia posta sulla testa di tutti i pitagorici.

Versione delle 00:53, 15 feb 2009

«Medico più abile nella sua arte a quei tempi.»

Democède di Crotone (Crotone, ......) è stato un medico greco antico seguace della scuola pitagorica; ebbe fama di buon guaritore.

Biografia

Figlio di Callifonte, sacerdote di Asclepio a Cnido, Democède frequentò la scuola medica pitagorica, la migliore del mondo greco [1]e in seguito lasciò la città natale a causa di disaccordi con il padre. Si diresse a Egina, poi ad Atene e a Samo alla corte di Policrate. Al seguito del tiranno partecipò ad una spedizione contro i Persiani. La spedizione fu un insuccesso, lo stesso Policrate venne catturato e crocifisso. Democède venne fatto prigioniero e condotto a Sardi.

Il medico crotoniate venne chiamato ad esercitare la sua professione anche presso la potente Corte del re di Persia Dario I, e curò con successo una slogatura che il sovrano si era procurato alla caviglia cadendo da cavallo. Per le sue prestazioni ottenne una grande casa a Susa, un posto fisso alla tavola del re e molto oro, ma in realtà voleva ritornare nella sua patria e riavere la libertà.

Democede in seguito guarì la regina Atossa, moglie di Dario e figlia di Ciro, colpita da un male al seno dove i medici persiani ed egiziani avevano fallito. La regina per riconoscenza lo aiutò a ritornare in patria. Ingannando il re, gli propose di attaccare la Grecia e di mandare in avanscoperta Democède. Dario acconsentì e fece partire da Sidone in Fenicia il medico insieme a 15 ragguardevoli persiani incaricati di prendere appunti e non permettere la fuga del crotoniate.

Andarono prima in Grecia e poi nell'Italia meridionale, a Taranto. Qui il re della città, Aristofilide, per simpatia verso Democede, cacciò in prigione i persiani accusandoli di spionaggio. Democède finalmente libero ritornò Crotone dove sposò la figlia di Milone, il celebre lottatore crotoniate vincitore delle Olimpiadi.

Aristofilide lasciò poi liberi i persiani che si diedero all'inseguire di Democede. Lo trovarono a Crotone e lo aggredirono ma vennero fermati dai crotoniati che li bastonarono per difendere il concittadino. I persiani dovettero scappare e ritornare in Asia.

Erodoto narra le vicende di Democède di Crotone, lo stesso matrimonio con la figlia di Milone fu strategico per il medico, poiché il nome del lottatore Milone (il più grande atleta dell’antichità) godeva grande prestigio presso Dario; e le sue nozze avevano lo scopo di far vedere a Dario che anche nella sua patria era tenuto in grande considerazione.

Con il matrimonio Democède entrò, di fatto, nella casta aristocratica dei pitagorici, quasi certamente la sua arte medica andò al servizio dei suoi concittadini che tra il 509 ed il 480 a.C. ebbero delle straordinarie vittorie alle Olimpiadi.

Nel 508 a.C. la scuola di Crotone venne distrutta per volere di Cilone, un nobile crotonese, e i pitagorici dispersi. Democède cercò rifuggio a Platea, ma qui venne assassinato da un certo Democrate che si guadagnò la taglia posta sulla testa di tutti i pitagorici.

Note

  1. ^ «I medici di Crotone sono i primi del mondo, secondi quelli di Cirene». Erodoto, Storie, libro III, cap. 131.
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