Lil Louis: differenze tra le versioni

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Anno di prima creazione del disco da parte di Lil Louis ovvero blackout. Suonato da Tognarelli dj alla Cicala in Toscana nel gennaio 1990
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* 1992 – ''Saved My Life'' (con Joi Cardwell)
* 1992 – ''Saved My Life'' (con Joi Cardwell)
* 1997 – ''Clap Your Hands''
* 1997 – ''Clap Your Hands''
* 1999 – ''Black Out era anche suonato alla fine del 1989 anche in Italia . Ascoltato personalmente nel gennaio 1990 alla Cicala di Forte dei Marmi. Locale molto avanti musicalmente''
* 1999 – ''Black Out''
* 2000 – ''How's Your Evening So Far?'' (con [[Josh Wink]])
* 2000 – ''How's Your Evening So Far?'' (con [[Josh Wink]])
* 2001 – ''Blackout'' (con gli [[Dirty Vegas|Hydrogen Rockers]])
* 2001 – ''Blackout'' (con gli [[Dirty Vegas|Hydrogen Rockers]])

Versione delle 22:46, 26 mag 2024

Lil Louis
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereMusica house[1]
Chicago house[2]
Periodo di attività musicaleanni 1980 – anni 2000
EtichettaEpic, FFRR

Lil Louis, pseudonimo di Louis Sims (Chicago, 13 maggio 1962), è un disc jockey e musicista statunitense.

Pioniere della Chicago house[2] e inventore del genere house,[1] Lil Louis ha pubblicato diversi singoli, considerati classici del genere, che sono apparsi ai primi posti delle classifiche dance di Billboard e che sono stati remissati da altri artisti come Laurent Garnier e Basement Jaxx.[2][3] Secondo Christian Zingales, Louis avrebbe saputo "maneggiare con pari abilità e visionarietà i due lati che compongono la città di Chicago: quello dei pezzi creati per far ballare (trax) e quello legato ancora alla forma canzone e alla memoria della tradizione soul".[3]

Biografia

Figlio di Bobby Sims, un chitarrista blues di Chicago che ha suonato per B.B. King e Bobby Bland, Lil Louis ha esordito con diversi singoli fra cui Original Video Clash (1988), che ispirerà Aphex Twin e Mike Paradinas, e la famosa French Kiss (1989), dove il ritmo rallenta fino a sfociare in gemiti femminili fortemente allusivi. Tale traccia verrà censurata dalla BBC e citata dai Daft Punk nella loro Teachers.[3][4] Grazie alla notorietà ricevuta da tale brano, Louis è stato scritturato dalla Epic per la quale ha inciso come Lil' Louis & The World l'album di debutto From the Mind of Lil Louis (1989), da lui interamente suonato e prodotto e dalle contaminazioni soul, jazz e house.[4] Il seguente Journey with the Lonely (1992), uscito mentre l'artista si trasferiva a New York, è più canonico rispetto all'esordio e presenta influenze jazz ancora più marcate.[3][4] Le pubblicazioni seguenti, fra cui Black Out (1999), dove una voce annuncia il giorno in cui le luci di tutto il mondo si spegneranno, hanno ricevuto scarsa attenzione e pochi riscontri di vendite.[3][4] Il 24 gennaio 2015 è divenuto sordo all'orecchio sinistro a causa di uno sparo di aria compressa proveniente da una macchina del fumo durante un soundcheck a Manchester.[2] Nel mese di novembre del 2017 ha annunciato di voler pubblicare sei nuovi album in studio.[1]

Discografia

Album in studio

  • 1989 – From the Mind of Lil Louis
  • 1991 – Journey with the Lonely

Singoli

  • 1987 – Frequency/How I Feel
  • 1988 – The Original Video Clash/Music Takes U Away
  • 1988 – 7 Days of Peace / War Games
  • 1989 – French Kiss
  • 1990 – I Called U (But You Weren't There)
  • 1990 – Nyce & Slo
  • 1992 – Club Lonely (con Joi Cardwell)
  • 1992 – Saved My Life (con Joi Cardwell)
  • 1997 – Clap Your Hands
  • 1999 – Black Out era anche suonato alla fine del 1989 anche in Italia . Ascoltato personalmente nel gennaio 1990 alla Cicala di Forte dei Marmi. Locale molto avanti musicalmente
  • 2000 – How's Your Evening So Far? (con Josh Wink)
  • 2001 – Blackout (con gli Hydrogen Rockers)

Note

  1. ^ a b c (EN) HOUSE LEGEND LIL LOUIS DROPS SIX NEW ALBUMS WITH A GRAND SHOWCASE AT OUTPUT, su mixmag.net. URL consultato il 21 marzo 2019.
  2. ^ a b c d Lil Louis, pioniere della Chicago House, è rimasto assordato in un incidente e rischia la carriera, su rumoremag.com. URL consultato il 21 marzo 2019.
  3. ^ a b c d e Christian Zingales, Electronica, Giunti, 2002, pp. 76-77.
  4. ^ a b c d (EN) Frank W. Hoffmann, Rhythm and Blues, Rap, and Hip-hop, Infobase, 2005, p. 167.

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN63621666 · Europeana agent/base/155529 · LCCN (ENno98030173 · GND (DE135191009