Legislazione antiebraica nella Germania nazista prebellica: differenze tra le versioni

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| ''Legge per il ripristino del servizio civile professionale''
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| Questa legge rimosse molti ebrei dal servizio governativo: fino al 1935 la legge [[Frontkämpferprivileg|prevedeva un'esenzione]] per gli ebrei tedeschi che avevano combattuto per la Germania durante la [[prima guerra mondiale]].
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| 7 aprile 1933
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| 21 aprile 1933
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Versione delle 01:45, 14 mar 2024

Le leggi di Norimberga del 1935 pubblicate nel Reichsgesetzblatt.

Con legislazione antiebraica nella Germania nazista prebellica si intende l'insieme delle diverse leggi emanate con lo scopo di eliminare gli ebrei dalla società tedesca attraverso la limitazione dei diritti politici, legali e civili. I principi legislativi più importanti furono una serie di leggi restrittive approvate nel 1933, le leggi di Norimberga del 1935 e un ultimo gruppo leggi precedenti allo scoppio della seconda guerra mondiale.

1933 Legislazione antiebraica

Il decreto dei pieni poteri

Il decreto dei pieni poteri del 1933 stabilì il potere del governo nazista nell'approvare le leggi tramite decreto, aggirando così l'approvazione del parlamento. Fu approvata il 23 marzo 1933 e annullò di fatto la Costituzione di Weimar.[1]

Legge per il ripristino del servizio civile professionale

Nell'aprile 1933, la cosiddetta "Legge sulla funzione pubblica", come era più comunemente conosciuta quando fu approvata, stabilì la capacità del governo guidato dai nazisti di rimuovere legalmente le persone considerate "indesiderabili" dalle professioni legate alla funzione pubblica, compresi medici, insegnanti e avvocati.[2] Molti governi locali inoltre non permettevano agli ebrei di macellare gli animali tramite la shecḥitah, cosa che impedì agli ebrei di obbedire alle loro leggi alimentari se non con una dieta vegetariana.[3]

Questa legge creò le basi per gli anni a venire, all'interno del partito nazista si considerò "la purezza razziale [come] condizione per una realizzazione culturale superiore e per la costruzione di uno Stato potente".[4] Questa legge fu utilizzata per purificare la Germania escludendo gli ebrei dalle aree chiave della comunità tedesca.[4]

La legge per il ripristino del servizio civile professionale "definiva i tre gruppi di dipendenti pubblici indesiderabili e ne prevedeva il licenziamento". Il primo gruppo comprendeva i nominati dopo il 9 novembre 1918 e potevano essere rimossi se non avessero avuto una formazione adeguata, il che significò che chiunque poteva rientrare in questi standard. Il secondo gruppo era costituito da coloro che, in base al loro passato, ritenevano che non avrebbero sempre sostenuto lo Stato, ad esempio i membri del Partito Comunista o di qualsiasi organizzazione correlata o associata. Il terzo gruppo era costituito dai "non ariani", un modo per escludere gli ebrei senza menzionare esplicitamente gli "ebrei" nella legislazione.[5]

Legge sull'ammissione alla professione forense

Anche questo atto legislativo è stato approvato in aprile come supplemento alla legge sulla funzione pubblica. Questa legge colpì precisamente giudici e pubblici ministeri, vietando a tutti gli ebrei di sostenere l'esame di abilitazione necessario per diventare avvocato.[6]

Decreto sulle prestazioni dei medici nel Servizio Sanitario Nazionale

Questa legge colpì i medici ebrei e, successivamente, l'assistenza sanitaria ebraica. Approvata sempre in aprile, prevedeva che i pazienti che si rivolgevano a un medico "non ariano" non sarebbero stati coperti dall'assicurazione sanitaria nazionale, escludendo così i medici ebrei dalla professione nella società tedesca.[6]

La legge contro il sovraffollamento delle scuole tedesche

Cercando di sviluppare ulteriormente la propria agenda razziale, il 25 aprile 1933 fu approvata la legge contro il sovraffollamento delle scuole tedesche dove si richiedeva la fine di qualsiasi insegnamento che discutesse di democrazia e uguaglianza, ma rafforzando invece l'insegnamento dell'orgoglio razziale. Sfruttando il pretesto del sovraffollamento scolastico, i nazisti limitarono il numero di studenti ebrei iscritti nelle scuole tedesche all'1,5% del totale degli iscritti.[7]

Legge sulla cittadinanza e sulla denaturalizzazione (luglio 1933)

Con l'obiettivo di escludere gli ebrei dai pieni diritti di cittadinanza, il comitato consultivo per le politiche demografiche e razziali si riunì presso il Ministero degli Interni per discutere una nuova legge sulla cittadinanza:[8] ne seguì la legge sulla denaturalizzazione, approvata il 14 luglio.

In seguito a questa legge, il governo del Reich poté togliere la cittadinanza a coloro che erano ritenuti "indesiderabili", applicandola anche nei confronti di chiunque avesse ottenuto la cittadinanza dal precedente governo di Weimar: i primi risultati di questa legge furono nei confronti di "150.000 ebrei dell'Est in Germania".[9]

Diritto agricolo ereditario

Approvata il 29 settembre 1933, questa legge "toglieva agli ebrei il possesso dei terreni agricoli o l'esercizio dell'agricoltura", affermando che da quel momento solo i tedeschi potevano essere agricoltori. Sebbene la legge avesse un effetto minimo dato il numero ridotto di ebrei agricoltori, mostrò comunque l'idea centrale del partito nazista secondo cui "Il governo del Reich approva questa legge per garantire le basi contadine della nostra linea di sangue istituendo le antiche usanze di eredità fondiaria."[10]

Istituzione delle Camere della Cultura

Il 29 settembre 1933, il potere sulla vita culturale ebraica in Germania fu trasferito a Joseph Goebbels, con l'istituzione delle camere della cultura avrebbe regolato le loro attività culturali e di massa come cinema, teatro, musica, le arti in generale, letteratura, radiodiffusione e stampa.[11] Le camere dei diversi generi culturali furono riunite nella Camera della Cultura del Reich. Ciascuna Camera aveva il potere di escludere chiunque fosse coinvolto nella cultura, anche senza una "clausola ariana" palese nella legislazione.[11]

Ad esempio, la Camera del cinema poté licenziare tutti gli ebrei coinvolti in qualsiasi fase del processo di realizzazione del film, inclusi "il produttore, gli attori e i bigliettai del teatro". Per continuare il coinvolgimento nell'industria cinematografica sarebbe stato necessario il "permesso autorizzato del presidente della Camera".[11]

Ad integrazione delle Camere della Cultura, il 4 ottobre 1933 entrò in vigore una legge sul giornalismo secondo la quale per produrre lavori per la stampa, sia giornalisti che editori avrebbero avuto bisogno anche di un permesso legale specifico.[11]

Leggi di Norimberga

Durante il raduno annuale del partito tenutosi a Norimberga nel settembre 1935, i leader nazisti annunciarono altre tre nuove leggi per regolamentare ed escludere ulteriormente gli ebrei dalla società tedesca.[12] Queste leggi, meglio note come leggi di Norimberga, servirono anche come parvenza di legalità per gli arresti e le violenze contro gli ebrei che sarebbero avvenute.[13]

Le leggi di Norimberga furono pensate in risposta alle richieste di Hitler di avere leggi sulla cittadinanza ampliate che potessero "sostenere la legislazione antiebraica più specificamente dal punto di vista razziale-biologico".[14] Furono concepite per riflettere i principi del partito, a loro volta delineati sui punti che Hitler inserì nel Programma Nazionalsocialista del 1920.[15]

Legge sulla bandiera del Reich

Questa prima legge stabilì che il nero, il rosso e il bianco fossero i colori nazionali e che la bandiera con la svastica fosse la nuova bandiera nazionale. Secondo Hitler, questa legge avrebbe dovuto "ripagare un debito di gratitudine verso il movimento, sotto il cui simbolo la Germania ha riacquistato la sua libertà, in quanto soddisfa un punto significativo del programma del Partito Nazionalsocialista".[16]

Legge sulla cittadinanza

La seconda legge stabilì a chi sarebbero stati concessi i pieni diritti politici e civili e chi invece ne sarebbe stato privato. I diritti di cittadinanza dovevano essere concessi a coloro che erano cittadini del Reich, cioè gli individui classificati come di "sangue tedesco o affine"; pertanto, gli ebrei furono privati di ogni diritto diventando Staatsangehörige o sudditi statali,[13] cioè rendendoli essenzialmente stranieri nel proprio paese.[16]

Legge per la difesa del sangue e dell'onore tedesco

La terza legge proibì il matrimonio e qualsiasi relazione intima extraconiugale tra ebrei e cittadini tedeschi non ebrei (questi ultimi denigrati come una vergogna razziale).[17] Mentre la legge lasciò inalterati i matrimoni esistenti tra coniugi non ebrei ed ebrei, proibì i futuri matrimoni di questo tipo e dichiarò non validi all'interno del Reich i matrimoni tra un tedesco non ebreo e un coniuge ebreo di qualsiasi nazionalità anche se contratti al di fuori della Germania dopo tale divieto. Inoltre, agli ebrei fu vietato assumere donne tedesche non ebree o donne di rango razziale equivalente che avessero meno di 45 anni. Secondo questa legge, agli ebrei fu anche vietato issare l'allora bandiera tedesca.[16]

Decreti integrativi

Dopo l'approvazione delle leggi di Norimberga, il partito nazista introdusse ulteriori decreti aggiuntivi alle leggi già approvate per definire più nello specifico chi sarebbe stato considerato ebreo e chi sarebbe stato quindi soggetto alle leggi di Norimberga. Il 14 novembre fu pubblicato il primo decreto integrativo che definiva ebreo chiunque avesse almeno tre nonni ebrei "completi" o avesse due genitori ebrei e fosse sposato con un coniuge ebreo o appartenesse alla religione ebraica al momento dell'entrata in vigore della legge o che avesse accettato successivamente la religione ebraica.[18]

I cosiddetti Mischlinge (termine legale tedesco per coloro che avevano sangue "ariano" ed ebreo) furono anche sfruttati per determinare chi sarebbe stato da considerare ebreo: quindi coloro che erano ebrei per tre quarti erano ebrei così come quelli che erano ebrei per metà a causa della loro scelta di diventare ebrei tramite un coniuge ebreo o entrando a far parte di una comunità ebraica.[18]

Un secondo decreto fu pubblicato il 21 dicembre, in cui si stabilì che professori, insegnanti, medici, avvocati e notai ebrei che erano dipendenti statali, e che in precedenza erano stati esentati, sarebbero stati ora licenziati dai loro incarichi. Nel primo decreto della Legge per la difesa del sangue e dell'onore tedesco si stabiliva quali matrimoni specifici fossero vietati. Questi includevano quelli "tra un ebreo e un Mischling con un nonno ebreo, tra un Mischling e un altro ciascuno con un nonno ebreo, e tra un Mischling con due nonni ebrei e un tedesco".[18]

La legislazione post-Norimberga

Giochi Olimpici di Berlino 1936

Per evitare critiche straniere alla Germania, mantenere le Olimpiadi del 1936 a Berlino e prevenire perdite economiche e un colpo al prestigio tedesco, Hitler allentò momentaneamente la posizione antiebraica.[19]

Il 3 dicembre 1935, Hitler ordinò che tutti i cartelli antiebraici vicino al sito delle Olimpiadi invernali di Garmisch-Partenkirchen fossero rimossi. Si è trattato solo di un'azione intrapresa per garantire che le Olimpiadi si svolgessero in Germania evitando la disapprovazione internazionale.[19]

Seconda ondata di legislazione antiebraica, 1938-1939

Dopo le leggi di Norimberga, nel 1938 seguì un'azione "peggio dell'esproprio totale: da allora in poi gli ebrei sarebbero stati costretti a fuggire dal Reich o dall'Austria annessa con vessazioni economiche e persino con la violenza. Nella seconda fase, il 1938 segnò il punto di svolta fatale."[20]

La decertificazione di tutti i medici ebrei, ai quali non fu più permesso di curare pazienti tedeschi e costretti a definirsi "curatori malati", un termine degradante.[21]

Il 22 marzo 1938, agli ebrei fu proibito possedere dei giardini privati.[21] Il 27 luglio 1938, fu emanato un decreto che stabiliva che tutte le strade della Germania dovevano essere rinominate.[21] Il 12 novembre 1938, agli ebrei fu proibito di frequentare i cinema, l'opera e i concerti.[21] Il 15 novembre 1938, ai bambini ebrei fu impedito di frequentare la scuola pubblica.[21] Il furto essenziale degli ebrei divenne legale quando gli ebrei furono costretti, il 21 febbraio 1939, a consegnare tutti i gioielli di qualsiasi valore.[21]

In questa seconda ondata legislativa, gli ebrei furono ulteriormente ostracizzati dalla società, con le rigide restrizioni in vigore all'interno di "un regime tedesco che praticava il terrore e l'arbitrarietà attraverso il sistema giudiziario".[22]

Notte dei cristalli

La notte dei cristalli, esempio di danneggiamento.

La notte dei cristalli si riferisce ai pogrom avvenuti il 9 e 10 novembre 1938. L'ondata di violenza si verificò in Germania, nell'annessa Austria e nella regione dei Sudeti occupate dalla Germania.[23] Questi violenze presero di mira sinagoghe, attività commerciali di proprietà ebraica, altri stabilimenti ebraici e cittadini ebrei in generale; furono uccisi più di 100 ebrei e altre migliaia furono arrestati.[24] Fu l'inizio degli attacchi nazisti organizzati e dell'incarcerazione di massa degli ebrei. Non essendoci istruzioni chiare da seguire, gli atti di violenza causarono la distruzione delle proprietà ebraiche e il trattamento disumano del popolo ebraico.[25] I rivoltosi distrussero 267 sinagoghe. I vigili del fuoco furono impegnati per impedire che le fiamme si propagassero agli edifici vicini, ma di non spegnere gli incendi sulle sinagoghe in fiamme. Ci furono anche circa 7.500 stabilimenti di proprietà ebraica derubati e le cui finestre sono state distrutte. Circa 30.000 uomini ebrei furono arrestati e trasferiti anche in prigione o nei campi di concentramento. Il governo tedesco attribuì agli ebrei la piena responsabilità delle distruzioni e inflisse alla comunità ebraica una multa di un miliardo di Reichsmark. Il governo tolse tutti i pagamenti assicurativi che sarebbero andati agli ebrei le cui attività o case erano state distrutte. Ciò lasciò agli ebrei la responsabilità dei costi di tutte le riparazioni.[23]

In seguito a questi avvenimenti furono approvati numerosi decreti nelle settimane successive con lo scopo di privare gli ebrei dei loro mezzi di sussistenza. Molti di questi movimenti sfruttarono la politica di "arianizzazione". Ciò significò che le proprietà ebraiche sarebbero state trasferite alla proprietà "ariana" per una frazione del valore reale. Per allontanare ulteriormente gli ebrei dalla vita pubblica, gli ebrei furono espulsi dalla frequenza delle scuole tedesche e persero il diritto di avere la patente di guida o di possedere un'automobile.[23]

La notte dei cristalli rappresentò il punto di svolta nella persecuzione nazista del popolo ebraico, aumentò gli sforzi per rimuovere gli ebrei dalla vita economica e sociale tedesca, provocò anche l'emigrazione forzata così da liberare la Germania dagli ebrei.[23] Gli eventi che seguirono dimostrarono al regime nazista di poter contare sul sostegno nazionale del grande pubblico, diventando consapevoli di poter facilmente continuare i loro piani senza molta opposizione dall'interno della Germania. Gli eventi della notte dei cristalli prefigurarono l'Olocausto e gli stermini di massa del popolo ebraico.[24]

Cronologia della legislazione e dei movimenti antiebraici nella Germania prebellica

Prima dello scoppio della guerra, nella Germania nazista esistevano più di 400 leggi, decreti e altri tipi di regolamenti il cui obiettivo furono le limitazioni contro gli ebrei: sia leggi nazionali che riguardavano tutti gli ebrei, sia leggi statali, regionali e cittadine che riguardavano solo gli ebrei di quelle comunità. Queste norme limitavano tutti gli aspetti della vita, sia pubblica che privata degli ebrei. Quasi tutte le persone furono coinvolte in qualche modo nel sostegno alla legislazione antiebraica, sia che si trattasse di un accordo passivo o di un coinvolgimento diretto.[3] Questi movimenti fecero parte dell'intenzione e del piano di Hitler di liberare il pianeta da tutta la popolazione ebraica, piano che iniziò con la privazione dei diritti fondamentali prima di passare allo sterminio di massa del popolo ebraico.[26]

Per completezza, questa cronologia include decreti selezionati che fanno seguito direttamente alla legislazione prebellica, emanata dopo l'inizio della seconda guerra mondiale il 1° settembre 1939.

Data Legislazione o Decreto Descrizione Riferimento
24 marzo 1933 Legge per porre rimedio alle difficoltà del popolo e del Reich Comunemente conosciuta come legge di abilitazione, pose fine alla democrazia in Germania. Diede al governo il potere di disciplinare la legislazione mediante decreto e il diritto legale di adottare le politiche discriminatorie future. Con questo atto a Hitler fu permesso di emanare direttamente le leggi che violavano la costituzione di Weimar senza l'approvazione del parlamento o del presidente del Reich. [27][28]
31 marzo 1933 Un decreto della città di Berlino affermava che i medici ebrei erano sospesi dai servizi di beneficenza della città. [29]
7 aprile 1933 Legge per il ripristino del servizio civile professionale Questa legge rimosse molti ebrei dal servizio governativo: fino al 1935 la legge prevedeva un'esenzione per gli ebrei tedeschi che avevano combattuto per la Germania durante la prima guerra mondiale. [30][29]
7 aprile 1933 Legge sull'abilitazione all'avvocatura Questa legge impediva agli ebrei di sostenere l'esame necessario per diventare avvocato. [31]
21 aprile 1933 Legge/Decreto sulla macellazione degli animali Questa legge e il relativo decreto hanno vietato la macellazione kosher dal 1° maggio: il decreto conteneva norme dettagliate sulla condotta generale della macellazione degli animali. [32][33]
25 aprile 1933 Legge contro il sovraffollamento nelle scuole e nelle università tedesche Questa legge limitava il numero di studenti ebrei nelle scuole pubbliche a non più del 5% della popolazione totale. Le scuole contribuirono a diffondere le idee di Hitler, insegnando agli studenti ad amare Hitler e a obbedire alle autorità. [34][35]
12 maggio 1933 La petizione di Bernheim alla Società delle Nazioni, basata sull'articolo 147 dell'Accordo tedesco-polacco del 1922 sulla Slesia orientale, portò all'abolizione della maggior parte delle disposizioni razziali delle leggi naziste nell'Alta Slesia tedesca . [36][37]
14 luglio 1933 Il popolo ebraico perse la cittadinanza a causa della legge di denaturalizzazione. Ciò tolse la cittadinanza a tutti gli ebrei, compresi gli ebrei naturalizzati e gli "indesiderabili". [29]
4 ottobre 1933 La legge sugli editori vietò agli ebrei gli incarichi editoriali. [29]
1934 Il governo nazionale nazista proibì agli attori ebrei di esibirsi sul palco o sullo schermo. [3]
1934 I governi locali emanarono i regolamenti su vari aspetti della vita ebraica. Agli ebrei non fu più consentito macellare animali, il che impediva loro di obbedire alle leggi alimentari ebraiche. [3]
21 maggio 1935 Fu emanata una legge sulla partecipazione militare che mise fuori legge gli ufficiali ebrei nell'esercito. [29]
15 settembre 1935 I leader nazisti annunciarono le leggi di Norimberga. Queste leggi escludevano gli ebrei dall'avere la cittadinanza e dallo sposarsi o avere rapporti sessuali con donne tedesche. Inoltre privarono gli ebrei dei diritti politici fondamentali come il diritto di voto e il diritto di ricoprire una carica politica. Le leggi limitarono anche economicamente gli ebrei. Ridussero di due terzi le imprese di proprietà ebraica in Germania. Secondo il Mischling test, gli individui erano considerati ebrei se avevano almeno un nonno ebreo.
11 gennaio 1936 Un ordine esecutivo sulla legge fiscale del Reich vietava agli ebrei di esercitare la professione di consulenti fiscali. [29]
3 aprile 1936 Gli ebrei furono banditi dalla professione veterinaria dalla legge sui veterinari del Reich. [29]
1-16 agosto 1936 Olimpiadi estive del 1936 a Berlino
15 ottobre 1936 Il Ministero dell'Istruzione del Reich vietò agli insegnanti ebrei di insegnare nelle scuole pubbliche. [29]
9 aprile 1937 Il sindaco di Berlino ordinò di non consentire la frequenza agli studenti ebrei nelle scuole pubbliche fino a nuovo avviso. [29]
15 luglio 1937 Le leggi razziali furono applicate nell'Alta Slesia tedesca in seguito alla decadenza automatica dell'articolo 147 dell'accordo tedesco-polacco del 1922 sulla Slesia orientale. [36][37]
5 gennaio 1938 Legge sull'alterazione dei nomi di famiglia e di persona Questa legge vietava agli ebrei di cambiare nome. [38][29]
5 febbraio 1938 Una legge sulla professione dei banditori vietava agli ebrei di essere banditori. [29]
18 marzo 1938 I commercianti di armi ebrei erano esclusi dalla legge sulle armi. [29]
22 aprile 1938 Decreto contro il camuffamento delle imprese ebraiche Alle imprese di proprietà ebraica era vietato cambiare nome. L'obiettivo di questo decreto era quello di proteggere dal camuffamento delle imprese ebraiche. [39][29]
26 aprile 1938 Decreto sulla registrazione dei beni ebraici Gli ebrei dovevano dichiarare tutte le proprietà di valore superiore a 5.000 marchi: il termine fu prorogato una volta, dal 30 giugno al 31 luglio. [40][29]
31 maggio 1938 Decreto sulla riorganizzazione della funzione pubblica austriaca La legge per il ripristino del servizio civile professionale è stata estesa all'Austria. [41]
11 luglio 1938 Il Ministero degli Interni del Reich proibì agli ebrei l'accesso alle terme. [29]
23 luglio 1938 Terzo decreto sulle carte d'identità obbligatorie Agli ebrei venivano rilasciate carte d'identità con una lettera "J" stampata sopra. [42]
25 luglio 1938 Quarto decreto alla legge sulla cittadinanza del Reich I medici ebrei furono radiati dall'abilitazione dopo il 30 settembre e gli fu vietato di curare chiunque non fosse ebreo. [43]
17 agosto 1938 Secondo decreto di attuazione della legge sull'alterazione dei nomi di famiglia e di persona Un ordine esecutivo sulla legge sull'alterazione dei nomi familiari e personali richiedeva a tutti gli ebrei di adottare specifici nomi. Per le donne "Sara" e per gli uomini "Israele". [44][29][3]
27 settembre 1938 Quinto decreto alla legge sulla cittadinanza del Reich Gli avvocati ebrei furono radiati dopo il 30 novembre. [45]
5 ottobre 1938 Decreto sui passaporti ebrei Il Ministero degli Interni del Reich revocò tutti i passaporti tedeschi posseduti dagli ebrei: dovevano procurarsene uno nuovo con impressa la lettera "J". [46][29]
9-10 novembre 19387 Notte dei Cristalli
12 novembre 1938 Decreto sull'espiazione da parte degli ebrei di cittadinanza tedesca Göring incolpò gli ebrei tedeschi per la notte dei cristalli e li multò collettivamente per un miliardo di marchi . [47]
12 novembre 1938 Decreto sull'eliminazione degli ebrei dalla vita economica tedesca Tutte le attività commerciali di proprietà ebraica furono chiuse. [48][29]
12 novembre 1938 Decreto sul ripristino delle strade da parte delle imprese economiche ebraiche [49]
15 novembre 1938 Tutti i bambini ebrei furono espulsi dalle scuole pubbliche dal Ministero della Pubblica Istruzione del Reich. [29]
21 novembre 1938 Decreto attuativo sull'espiazione da parte degli ebrei Questo decreto imponeva a tutti gli ebrei con un patrimonio superiore a 5.000 marchi di versare il 20% in quattro rate al proprio ufficio delle imposte, entro il 15 agosto 1939. [50]
28 novembre 1938 La libertà di movimento venne fortemente limitata dal Ministero degli Interni del Reich. [29]
29 novembre 1938 Primo Decreto di attuazione ed integrazione della Legge sui Colombi Il Ministero degli Interni del Reich vietò agli ebrei di tenere piccioni viaggiatori. [51][29]
14 dicembre 1938 Un ordine esecutivo sulla legge sull'organizzazione del lavoro nazionale annullò tutti i contratti statali stipulati con aziende di proprietà ebraica allo scopo di attaccare economicamente gli ebrei. [29]
21 dicembre 1938 Legge sulle ostetriche Questa legge vietava a tutti gli ebrei di essere ostetriche. [52][29]
21 febbraio 1939 Terzo Ordine basato sul Decreto sulla Registrazione dei Beni Ebraici Il decreto imponeva agli ebrei di consegnare metalli e pietre preziosi di loro proprietà entro due settimane: il termine fu prorogato una volta, al 31 marzo. [53][29]
1 agosto 1939 Il presidente della Lotteria tedesca ha vietato la vendita dei biglietti della lotteria agli ebrei. [29]
1 settembre 1939 La Seconda Guerra Mondiale inizia con l'invasione della Polonia
19 ottobre 1939 Secondo decreto attuativo sull'espiazione da parte degli ebrei Il Reich chiese una quinta rata per la tassa sul capitale ebraico, dovuta il 15 novembre 1939. [54]

Note

  1. ^ Schluenes, p. 96.
  2. ^ Schluenes, pp. 102-103.
  3. ^ a b c d e United States Holocaust Memorial Museum, Anti-Jewish Legislation in Pre-war Germany, su Holocaust Encyclopedia.
  4. ^ a b "Racial Purity was a condition of superior cultural creation and of the construction of a powerful state". Friedlander, p. 33
  5. ^ "It defined three groups of undesirable civil servants and provided for their dismissal". Schluenes, p. 103
  6. ^ a b Schluenes, p. 105.
  7. ^ Schluenes, pp. 106-107.
  8. ^ Friedlander, p. 146.
  9. ^ "... revoke the citizenship of people it considered to be undesirable." "...against the estimated 150,000 Eastern Jews in Germany." Schluenes, p. 110
  10. ^ "excluded Jews from owning farmland or engaging in agriculture". "The Reich government passes this law to secure the peasant foundations of our blood line through instituting the ancient customs of land inheritance." Schluenes, p. 112
  11. ^ a b c d "producer of and actors in a movie to the ticket collectors in the theater". "Licensed permission from the chamber president." Schluenes, p. 113
  12. ^ Schluenes, p. 120.
  13. ^ a b Bankier, pp. 41–42.
  14. ^ "underpin the more specifically racial-biological anti-Jewish legislation." Friedlander, p. 148
  15. ^ Bankier, p. 43.
  16. ^ a b c "Repay a debt of gratitude to the Movement, under whose symbol Germany regained its freedom, in that they fulfill a significant item on the program of the National Socialist Party." Friedlander, p. 142
  17. ^ Diemut Majer (2003). "Non-Germans" under the Third Reich: the Nazi judicial and administrative system in Germany and occupied Eastern Europe with special regard to occupied Poland, 1939–1945 (Uniform title: "Fremdvölkische" im Dritten Reich, Boppard upon Rhine: Boldt, 1981, ISBN 3-7646-1744-6), Peter Thomas Hill, Edward Vance Humphrey, and Brian Levin (translators), Lubbock, Texas: Texas Tech University Press in association with the United States Holocaust Memorial Museum, 2003, p. 102. ISBN 978-0-89672-837-0.
  18. ^ a b c "between a Jew and a Mischling with one Jewish Grandparent, between a Mischling and another each with one Jewish Grandparent, and between a Mischling with two Jewish Grandparents and a German." Friedlander, p. 149
  19. ^ a b Schluenes, pp. 126-127.
  20. ^ "worse than total expropriation was to follow: Economic harassment and even violence would henceforward be used to force the Jews to flee the Reich or the newly annexed Austria. Within the second phase 1938 was the fateful turning point." Friedlander, p. 180
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Bibliografia

Collegamenti esterni