Geneviève Élisabeth Disdéri: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
Figlia di Nicolas e Geneviève Joséphine Ternois. Suo padre, un indusriale che lavorava anche a [[Brest (Francia)|Brest]], morì nel 1832.
Figlia di Nicolas e Geneviève Joséphine Ternois. Suo padre, un industriale che lavorava anche a [[Brest (Francia)|Brest]], morì nel 1832.
Dalle notizie in nostro possesso sembra che lei padroneggiasse già il [[dagherrotipo]] anche prima di incontrare a Parigi [[André-Adolphe-Eugène Disdéri]] che sposò nel 1943 e con il quale ebbe sei figli, di cui uno soltanto sopravvisse, Jules. Insieme nel 1948 decisero di trasferirsi a Brest dove aprirono uno studio fotografico, aiutati dal fratello di lei che lavorava a Brest. Le prime fotografie della coppia riportavano la dicitura “Monsieur e Madame Disdéri”.
{{Chiarire|Dalle notizie in nostro possesso|quali?}} sembra che lei padroneggiasse già il [[dagherrotipo]] anche prima di incontrare a Parigi [[André-Adolphe-Eugène Disdéri]] che sposò nel 1943 e con il quale ebbe sei figli, di cui uno soltanto sopravvisse, Jules. Insieme nel 1948 decisero di trasferirsi a Brest dove aprirono uno studio fotografico, aiutati dal fratello di lei che lavorava a Brest. Le prime fotografie della coppia riportavano la dicitura “Monsieur e Madame Disdéri”.


Sono anni in cui lavoravano moltissimo in coppia ed è difficile stabilire con certezza a chi appartenesse questa o quella fotografia. In seguito a difficoltà finanziarie e politiche e alla separazione della coppia, nel dicembre 1852 o nel gennaio 1853<ref>{{Cita notizia|lingua=en|autore=John Hannavy|url=https://archive.wikiwix.com/cache/index2.php?url=https%3A%2F%2Fdx.doi.org%2F10.4324%2F9780203941782#federation=archive.wikiwix.com&tab=url|titolo=Encyclopedia of Nineteenth-Century Photography|pubblicazione=Routledge|giorno=16|mese=dicembre|anno=2013|p=|accesso=30 marzo 2023|cid=}}</ref>, lui lasciò Brest per recarsi a [[Nimes]] dove con l'aiuto di amici sperimentò alcuni procedimenti chimici. Dopo un anno tornò a Parigi e dove brevettò il noto procedimento [[carte de visite]] con cui in breve tempo divenne ricco e famoso.
Sono anni in cui lavoravano moltissimo in coppia ed è difficile stabilire con certezza a chi appartenesse questa o quella fotografia. In seguito a difficoltà finanziarie e politiche e alla separazione della coppia, nel dicembre 1852 o nel gennaio 1853<ref>{{Cita notizia|lingua=en|autore=John Hannavy|url=https://archive.wikiwix.com/cache/index2.php?url=https%3A%2F%2Fdx.doi.org%2F10.4324%2F9780203941782#federation=archive.wikiwix.com&tab=url|titolo=Encyclopedia of Nineteenth-Century Photography|pubblicazione=Routledge|giorno=16|mese=dicembre|anno=2013|p=|accesso=30 marzo 2023|cid=}}</ref>, lui lasciò Brest per recarsi a [[Nimes]] dove con l'aiuto di amici sperimentò alcuni procedimenti chimici. Dopo un anno tornò a Parigi e dove brevettò il noto procedimento [[carte de visite]] con cui in breve tempo divenne ricco e famoso.


Geneviève Élisabeth rimase a Brest dove continuò a lavorare fino alla fine degli anni '60 del XIX secolo. Anche lei ha realizzato "carte de visite" perché a quel tempi ai fotografi venivano richiesti soprattutto ritratti. Lei fece anche molte foto all'aperto nonostante le attrezzature da portare fossero decisamente pesanti ed ingombranti e i tempi di posa lunghi. Per questo motivo si specializzò nelle foto di architettura di Brest, divenendo famosa per la pubblicazione ''Brest e dintorni nel 1856'', legando il suo nome alle fotografie delle rovine dell'[[Abbazia Saint-Mathieu de Fine-Terre]] e del Cimitero di Plougastel, andato distrutto, di cui resta solo [[Calvario di Plougastel-Daoulas]]. Queste immagini, entrambe scattate nel 1856, sono state acquistate da George Cromer, un collezionista americano<ref>{{Cita notizia|lingua=en|autore=Micheline Nilsen|url=|titolo=Architecture in Nineteenth-Century Photographs|pubblicazione=Rutledge|giorno=5|mese=luglio|anno=2017|p=|cid=}}</ref>.
Geneviève Élisabeth rimase a Brest dove continuò a lavorare fino alla fine degli anni '60 del XIX secolo. Anche lei ha realizzato "carte de visite" perché a quel tempi ai fotografi venivano richiesti soprattutto ritratti. Lei fece anche molte foto all'aperto nonostante le attrezzature da portare fossero decisamente pesanti ed ingombranti e i tempi di posa lunghi. Per questo motivo si specializzò nelle foto di architettura di Brest, divenendo famosa per la pubblicazione ''Brest e dintorni nel 1856'', legando il suo nome alle fotografie delle rovine dell'[[Abbazia Saint-Mathieu de Fine-Terre]] e del Cimitero di Plougastel, andato distrutto, di cui resta solo il [[Calvario di Plougastel-Daoulas]]. Queste immagini, entrambe scattate nel 1856, sono state acquistate da George Cromer, un collezionista americano<ref>{{Cita notizia|lingua=en|autore=Micheline Nilsen|url=|titolo=Architecture in Nineteenth-Century Photographs|pubblicazione=Rutledge|giorno=5|mese=luglio|anno=2017|p=|cid=}}</ref>.


Dopo il 1960 le notizie sulla sua vita si diradano. Sappiamo che si trasferì a Parigi nel 1872 dove aprì un proprio studio fotografico e che morì nel 1878 in ospedale, all'età di 61 anni. Fu sepolta nel [[Cimitero parigino d'Ivry]].
Dopo il 1860 le notizie sulla sua vita si diradano. Sappiamo che si trasferì a Parigi nel 1872 dove aprì un proprio studio fotografico e che morì nel 1878 in ospedale, all'età di 61 anni. Fu sepolta nel [[Cimitero parigino d'Ivry]].


== Retaggio culturale ==
== Retaggio culturale ==

Versione delle 02:01, 16 lug 2023

Élisabeth Geneviève, la moglie di Disdéri attorno al 1870

Geneviève Élisabeth Disdéri, nata Élisabeth Geneviève Francart (Parigi, c. 1817 – Parigi, 16 dicembre 1878), è stata una fotografa francese. è stata una delle prime fotografe professioniste al mondo, attiva solo poco dopo Franziska Möllinger, Bertha Wehnert-Beckmann e Brita Sofia Hesselius.

Biografia

Figlia di Nicolas e Geneviève Joséphine Ternois. Suo padre, un industriale che lavorava anche a Brest, morì nel 1832. Dalle notizie in nostro possesso[quali?] sembra che lei padroneggiasse già il dagherrotipo anche prima di incontrare a Parigi André-Adolphe-Eugène Disdéri che sposò nel 1943 e con il quale ebbe sei figli, di cui uno soltanto sopravvisse, Jules. Insieme nel 1948 decisero di trasferirsi a Brest dove aprirono uno studio fotografico, aiutati dal fratello di lei che lavorava a Brest. Le prime fotografie della coppia riportavano la dicitura “Monsieur e Madame Disdéri”.

Sono anni in cui lavoravano moltissimo in coppia ed è difficile stabilire con certezza a chi appartenesse questa o quella fotografia. In seguito a difficoltà finanziarie e politiche e alla separazione della coppia, nel dicembre 1852 o nel gennaio 1853[1], lui lasciò Brest per recarsi a Nimes dove con l'aiuto di amici sperimentò alcuni procedimenti chimici. Dopo un anno tornò a Parigi e dove brevettò il noto procedimento carte de visite con cui in breve tempo divenne ricco e famoso.

Geneviève Élisabeth rimase a Brest dove continuò a lavorare fino alla fine degli anni '60 del XIX secolo. Anche lei ha realizzato "carte de visite" perché a quel tempi ai fotografi venivano richiesti soprattutto ritratti. Lei fece anche molte foto all'aperto nonostante le attrezzature da portare fossero decisamente pesanti ed ingombranti e i tempi di posa lunghi. Per questo motivo si specializzò nelle foto di architettura di Brest, divenendo famosa per la pubblicazione Brest e dintorni nel 1856, legando il suo nome alle fotografie delle rovine dell'Abbazia Saint-Mathieu de Fine-Terre e del Cimitero di Plougastel, andato distrutto, di cui resta solo il Calvario di Plougastel-Daoulas. Queste immagini, entrambe scattate nel 1856, sono state acquistate da George Cromer, un collezionista americano[2].

Dopo il 1860 le notizie sulla sua vita si diradano. Sappiamo che si trasferì a Parigi nel 1872 dove aprì un proprio studio fotografico e che morì nel 1878 in ospedale, all'età di 61 anni. Fu sepolta nel Cimitero parigino d'Ivry.

Retaggio culturale

Diverse sue fotografie sono conservate presso il George Eastman House si Rochester negli USA.

Galleria (selezione)

Note

  1. ^ (EN) John Hannavy, Encyclopedia of Nineteenth-Century Photography, in Routledge, 16 dicembre 2013. URL consultato il 30 marzo 2023.
  2. ^ (EN) Micheline Nilsen, Architecture in Nineteenth-Century Photographs, in Rutledge, 5 luglio 2017.

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN89838006 · ISNI (EN0000 0000 6219 0373 · ULAN (EN500336406 · BNF (FRcb16053743z (data) · WorldCat Identities (ENviaf-89838006