Incendio della Casa dei sindacati di Odessa: differenze tra le versioni

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Quando una strage diventa un rogo... Più di 50 persone vennero bruciate vive dai nazionalisti europeisti ucraini, vergogna a chi ha modificato la pagina. {{P|Voce con forti toni propagandistici e senza supporto di fonti autorevoli e riconosciute neutrali|politica|febbraio 2022}}
Quando una strage diventa un rogo... Più di 50 persone vennero bruciate vive dai nazionalisti europeisti ucraini, vergogna a chi ha modificato la pagina.
In effetti "Rogo di Odessa" è una formulazione ridicola: pare quasi che si sia trattato di un evento fortuito, viene implicitamente nascosta la gravissima responsabilità di chi lo ha causato{{P|Voce con forti toni propagandistici e senza supporto di fonti autorevoli e riconosciute neutrali|politica|febbraio 2022}}
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Versione delle 13:58, 30 mar 2022

Quando una strage diventa un rogo... Più di 50 persone vennero bruciate vive dai nazionalisti europeisti ucraini, vergogna a chi ha modificato la pagina.

In effetti "Rogo di Odessa" è una formulazione ridicola: pare quasi che si sia trattato di un evento fortuito, viene implicitamente nascosta la gravissima responsabilità di chi lo ha causato

Disambiguazione – "Strage di Odessa" rimanda qui. Se stai cercando il massacro di ebrei del 1941, vedi Massacro d'Odessa.
Rogo di Odessa
TipoIncendio durante scontri fra fazioni politiche opposte
Data2 maggio 2014
LuogoCasa dei sindacati di Odessa
StatoBandiera dell'Ucraina Ucraina
Oblast'  Odessa
HromadaOdessa
Coordinate46°27′57.19″N 30°44′36.05″E / 46.465887°N 30.743348°E46.465887; 30.743348
MotivazioneCrisi russo-ucraina
Conseguenze
Morti42
Feriti174

Ciao La strage di Odessa è stato un massacro avvenuto il 2 maggio 2014 presso la Casa dei sindacati di Odessa, ex sede del Partito Comunista, in Ucraina, ad opera di estremisti di destra, neonazisti e nazionalisti ucraini appartenenti al movimento Euromaidan, ai danni della popolazione ucraina russofona e sostenitrice del precedente governo. Nel rogo, preceduto e seguito da linciaggi e violenze nei confronti degli aggrediti, trovarono la morte almeno 48 persone tra impiegati della Casa dei Sindacati e manifestanti contrari al nuovo governo, mentre più di 50 furono i dispersi.[1][2][3]

Antefatti

Lo stesso argomento in dettaglio: Scontri di Odessa del 2014.

Nel clima di tensione determinatosi all'indomani della rivoluzione ucraina del 2014 si verificarono ad Odessa numerose manifestazioni, sia da parte di gruppi "federalisti" contrari al nuovo governo di Kiev che da parte di gruppi "pro-Unità" di opposta impostazione, senza particolari episodi di violenza.[4]

Il 2 maggio 2014, in vista di un incontro di calcio fra la locale squadra Futbol'nyj Klub Čornomorec' e la Metalist Charkiv, gruppi di tifosi di entrambe le squadre, insieme ad attivisti locali pro-Maidan (fra i quali sarebbero stati presenti anche estremisti del Pravyj Sektor[5]), programmarono un corteo politico pro-unità per le ore 15.00. In risposta, alcuni attivisti anti-Maidan si radunarono anticipatamente, temendo un attacco al campo di protesta che avevano allestito a piazza Kulykove. I primi scontri fra le opposte fazioni si verificarono a partire dalle 15,20, con l'attacco da parte di 300 miliziani filo-russi al corteo di circa 2.000 persone dirette verso lo stadio [4] con lanci di sassi da entrambe le parti, che degenerarono portando ad un primo morto per colpi di arma da fuoco intorno alle 16,10.[3][2][4]

L'incendio alla casa dei sindacati

Intorno alle 18,50, trovandosi in netto svantaggio numerico, una parte dei manifestanti filo-russi penetrarono nella Casa dei sindacati che si affaccia sulla piazza, bloccandone gli accessi ed erigendo barricate. Nel frattempo i manifestanti pro-Maidan presero il controllo della piazza e distrussero il campo allestito dagli oppositori.[3] Ne seguì un violento scontro, con lanci di bottiglie incendiarie e pietre da entrambe le parti, nonché spari di arma da fuoco dal tetto dell'edificio occupato.[4][5]

Intorno alle ore 19,45 un incendio si sviluppò in più punti dell'edificio, facilitato peraltro dalla struttura stessa dell'immobile.[3]. Sulle responsabilità dell'innesco e la dinamica dell'incendio sussistono divergenze significative fra le varie parti: l'indagine ucraina ha reputato come probabile che l'incendio sia stato provocato accidentalmente dagli stessi occupanti[6], mentre secondo la ricostruzione di fonti russe lo stesso sarebbe stato innescato dal lancio di bottiglie Molotov dall'esterno.[7][8]

I vigili del fuoco, pure allertati già ancor prima dello scoppio dell'incendio, intervennero con circa 45 minuti di ritardo[4]. Nel panico diverse persone rimaste dentro l'edificio in fiamme si lanciarono dalle finestre. Alcuni fra i manifestanti pro-Unità tentarono di aiutare gli occupanti ad uscire con l'ausilio di scale o corde, mentre altri tentarono di aggredire e linciare i sopravvissuti.[1][3]

Nell'incendio trovarono la morte 42 persone (34 uomini, 7 donne e un ragazzo di diciassette anni), alcune delle quali del tutto estranee ai fatti in quanto si trovavano all'interno dell'edificio per ragioni di lavoro.[9]

Conseguenze ed eventi successivi

Subito dopo i tragici eventi furono proclamati due giorni di lutto nazionale in Ucraina.[10][8] La polizia ucraina procedette a diversi arresti, fra i quali anche 63 manifestanti anti-Maidan usciti illesi dagli scontri e successivamente scarcerati, in circostanze non del tutto chiare, durante un attacco di miliziani pro-russi al quartier generale della polizia stessa.[11]

Le indagini ed i procedimenti avviati dalla giustizia ucraina si sono rivelati particolarmente lenti e lacunosi e non in linea con gli standard giuridici europei.[3] In particolare un solo capo di imputazione per omicidio è stato effettivamente contestato (nei confronti di un militante pro-unità che avrebbe sparato ad uno dell'opposta fazione), mentre nessuno degli altri procedimenti è giunto a sentenza.[4]

A livello internazionale il Consiglio d'Europa ha costituito un apposito Comitato consultivo internazionale [12] chiamato a supervisionare le indagini giudiziarie ucraine, che ha concluso i suoi lavori nel 2015. Nell'ambito del rapporto finale sono state evidenziate significative carenze nell'organizzazione della risposta di polizia e vigili del fuoco all'emergenza e confermate quelle relative alle indagini giudiziarie sull'evento.[13]

Note

  1. ^ a b (EN) Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights, Report on the human rights situation in Ukraine 15 June 2014 (PDF), su ohchr.org, 15 giugno 2014. URL consultato il 29 marzo 2022.
  2. ^ a b (EN) How did Odessa's fire happen?, su bbc.org, BBC, 6 maggio 2014. URL consultato il 29 marzo 2022.
  3. ^ a b c d e f (EN) International Advisory Panel, IAP report on Odesa events (PDF), su coe.int, 4 novembre 2015. URL consultato il 30 marzo 2022.
  4. ^ a b c d e f (EN) 7 years with no answers. What is lacking in the investigations of the events in odesa on 2 May 2014?, su un.org, ONU, 30 aprile 2021. URL consultato il 30 marzo 2022.
  5. ^ a b (EN) Howard Amos e Harriet Salem, Ukraine clashes: dozens dead after Odessa building fire, su theguardian.com, The Guardian, 2 maggio 2014. URL consultato il 30 marzo 2022.
  6. ^ (EN) Police say pro-Russians accidentally set fatal Odessa fire with Molotov cocktails, su kyivpost.com, Kyiv Post, 3 maggio 2014. URL consultato il 30 marzo 2022.
  7. ^ (EN) Catherine A. Fitzpatrick, Russia This Week: News and Social Media Coverage of Tragic Deaths in Odessa, su interpretermag.com, 4 maggio 2014. URL consultato il 30 marzo 2022.
  8. ^ a b (EN) Igor Rozin, Odessa observes ‘days of mourning’, su rbth.com, Russia Beyond, 5 maggio 2014. URL consultato il 30 marzo 2022.
  9. ^ (EN) Office of the United Nations - High Commissioner for Human Rights - Accountability for killings in Ukraine from January 2014 to May 2016 (PDF), su ohchr.org, p. 26. URL consultato il 29 marzo 2022.
  10. ^ (EN) Death toll from Odessa fire increases, su dailysabah.com, Daily Sabah, 4 maggio 2014. URL consultato il 30 marzo 2022.
  11. ^ (EN) Ukraine crisis: Odessa detainees freed as police HQ attacked, su bbc.com, BBC, 5 maggio 2014. URL consultato il 30 marzo 2022.
  12. ^ Comitato consultivo internazionale sull'Ucraina, su coe.int, Consiglio d'Europa. URL consultato il 30 marzo 2022.
  13. ^ Rapporto del Comitato consultivo internazionale sugli eventi di Odessa, su coe.int. URL consultato il 30 marzo 2022.

Voci correlate