Sorex minutus
[1] | Toporagno pigmeo eurasiatico|
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[2] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Soricomorpha |
Famiglia | Soricidae |
Genere | Sorex |
Specie | S. minutus |
Nomenclatura binomiale | |
Sorex minutus Linnaeus, 1766 |
Il toporagno pigmeo eurasiatico o semplicemente toporagno pigmeo o ancora toporagno nano (Sorex minutus Linnaeus, 1766) è un mammifero insettivoro della famiglia dei Soricidi.
La specie non è da confondere con due altri toporagni di piccole dimensioni, il mustiolo e il toporagno minimo.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Con una decina di sottospecie classificate (la validità delle quali è ancora tutta in discussione, tant'è vero che sono in corso analisi sulle popolazioni italiane, geneticamente diversificate dalle altre e perciò probabilmente suscettibili di riclassificazione tassonomica[3]), la specie occupa un vasto areale che si estende dalla Spagna alla Siberia e al Tibet: fra l'altro, è l'unico Soricide autoctono irlandese[4], anche se non l'unica specie attualmente presente, poiché di recente è stata segnalata la presenza sull'isola di popolazioni alloctone di crocidura rossiccia[5]. In Italia, la specie è presente in modo piuttosto discontinuo con due sottospecie (Sorex minutus lucanius e Sorex minutus minutus) in tutta l'area peninsulare, a eccezione della penisola salentina.
Il suo habitat naturale è costituito dai margini delle foreste decidue, ma lo si trova anche nelle aree ricoperte da siepi o sterpi fino a 2000 m di quota.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
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Misura circa 5 cm di lunghezza, cui si sommano circa 3,5 cm di coda, per un peso medio di quattro grammi.
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]Il pelo del dorso è nerastro con sfumature che vanno dal rossiccio al violaceo, molto fitto e dall'aspetto lucido: ventre, gola, mandibola, zona perioculare e parte inferiore della coda sono invece di colore biancastro. Il muso e le zampe sono ricoperti da rado pelo bianco (nel muso vibrisse), mentre la pelle di colore carnicino: le orecchie sono piccole e seminascoste dal pelo, in ogni caso sono di colore carnicino scuro e a forma di semicerchio.
In questa specie la testa è più grande in proporzione al corpo rispetto agli altri toporagni.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di animali solitari e di abitudini catadrome: ciò significa che l'animale è attivo sia durante il giorno che durante la notte, alternando periodi di veglia e di riposo nell'arco delle ventiquattro ore. Questo animale ha abitudini nettamente più epigee rispetto ai congeneri, vivendo prevalentemente nel sottobosco e sulla lettiera di foglie e necessitando perciò di una ricca copertura sterposa per potersi muovere.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre principalmente di insetti e altri piccoli invertebrati[6]. Si tratta di uno degli animali con il tasso metabolico più elevato: ciò dire che l'animale necessita di nutrirsi a intervalli regolari, ossia all'incirca ogni due ore o poco più, pena la morte di fame[7]. Questo è il motivo per il quale l'animale alterna così frequentemente periodi di veglia e riposo.
Riproduzione
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La stagione riproduttiva va da aprile ad agosto. Dopo circa tre settimane di gestazione, le femmine danno solitamente alla luce nidiate che contano dai due agli otto piccoli, che vengono partoriti e accuditi in tane sotterranee che la femmina scava ex novo, ma più frequentemente ruba ad altri animali, scacciandone aggressivamente od addirittura uccidendone l'inquilino precedente. Una femmina può generare fino a cinque nidiate all'anno.
La speranza di vita di questi animali si aggira attorno ai quindici mesi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Scheda[collegamento interrotto] in (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ (EN) Amori, G. (Small Nonvolant Mammal Red List Authority) & Temple, H. (Global Mammal Assessment Team) 2008, Sorex minutus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Spagnesi M., De Marinis A.M. (a cura di), Mammiferi d'Italia - Quad. Cons. Natura n.14 (PDF), Ministero dell'Ambiente - Istituto Nazionale Fauna Selvatica, 2002 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2011).
- ^ Irish mammals — the Pygmy Shrew, su homepage.eircom.net. URL consultato il 27 dicembre 2007.
- ^ For Good Or Ill, Ireland Gains Another Mammal Species, su sciencedaily.com, Science Daily, 28 aprile 2008. URL consultato il 7 maggio 2008.
- ^ UK safari on Pygmy shrews, su uksafari.com. URL consultato il 27 dicembre 2007.
- ^ Phibius-log.blogspot.com — Sorex minutus, su phibius-log.blogspot.com. URL consultato il 27 dicembre 2007.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sorex minutus
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sorex minutus, su Fossilworks.org.