Società Siciliana di Lavori pubblici

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Società Siciliana di Lavori pubblici
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariasocietà anonima
Fondazione1886 a Catania
Fondata daRobert Trewhella
Chiusura1947
Sede principaleCatania
Prodotticostruzione di ferrovie e trasporto pubblico
Note5 dicembre 1942, muta ragione sociale in Società italiana di lavori pubblici

La Società Siciliana di Lavori pubblici era una società ferroviaria, oggi non più esistente, costituita nel 1886 allo scopo di realizzare il collegamento ferroviario attorno al vulcano etneo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La società fu costituita in Catania nel 1886 da Robert Trewhella, sotto forma di società anonima, come conseguenza del contratto stipulato l'11 settembre 1885 tra lui e il Consorzio per la costruzione ed esercizio della ferrovia circumetnea con lo scopo di intraprendere ogni iniziativa utile all'ottenimento della concessione governativa, al finanziamento e alla costruzione della linea ferroviaria, poi definita Circumetnea, attorno al vulcano Etna. Il rogito venne stipulato presso il notaio Cavallaro di Catania; il capitale sociale venne stabilito in 1.000.000 di lire ripartito in 4.000 azioni del valore di 250 lire ciascuna. Il contratto per la concessione richiesta dal Consorzio venne rilasciato dal governo il 23 maggio 1889 e contemporaneamente a Roma "girato" alla società del Trewhella. Il 2 giugno successivo un apposito regio decreto confermò il contratto. Il 29 aprile 1890 i rappresentanti del consorzio stipulavano il contratto definitivo con la Società Siciliana di Lavori pubblici mediante il quale venivano fissati i termini di trasferimento delle somme che il consorzio avrebbe dovuto erogare e l'affidamento dell'esercizio ferroviario per la durata di 90 anni[1].

Il 5 dicembre del 1942, con delibera approvata dall'assemblea degli azionisti, la società mutò la propria ragione sociale in Società italiana di lavori pubblici con sede sociale a Roma e direzione di esercizio a Catania. Il 21 dicembre la delibera venne omologata dal Tribunale di Catania[2]. All'inizio del 1947, in seguito al dissesto economico in cui versava, la società venne dichiarata decaduta dalla concessione[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ogliari, pp. 50-60.
  2. ^ Ogliari, p. 67.
  3. ^ Ogliari, p. 69.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Ogliari, La ferrovia Circumetnea, in Tuttotreno & storia n. 13, pp. 56-70, Albignasego, Duegi editrice, 2005.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]