Sistema di ritenuta per bambini

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Seggiolino prodotto dalla Volvo

Il sistema di ritenuta per bambini, meglio noto come seggiolino, è un dispositivo di sicurezza automobilistica progettato per evitare collisioni ed urti ai bambini in caso di incidente stradale.

In Italia, il loro utilizzo è reso obbligatorio per chi trasporta ragazzi di peso inferiore a 36 kg e statura inferiore al metro e mezzo dall'articolo 172 del Codice della strada.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Da quando è iniziata la produzione di autoveicoli all'inizio del XX secolo, sono state apportate molte modifiche e regolazioni per proteggere chi guida o viaggia sui veicoli a motore. La maggior parte dei sistemi di ritenuta furono creati per proteggere gli adulti, inizialmente senza particolari accorgimenti per i bambini piccoli. I seggiolini per bambini iniziarono ad essere prodotti all'inizio degli anni 1930: il loro scopo principale non era però la sicurezza, ma quello di alzare il bambino perché fosse visto più facilmente dal genitore alla guida.

Le cinture di sicurezza per adulti iniziarono a divenire di serie su alcune automobili negli anni 1960, mentre solo nel 1962 sono stati sviluppati in modo indipendente due progetti con lo scopo di proteggere il bambino:[1] l'inventore britannico Jean Ames creò un seggiolino per bambini rivolto all'indietro con una cinghia a Y simile ai modelli attuali,[2] mentre l'americano Leonard Rivkin progettò un sedile rivolto in avanti con una struttura metallica per proteggere il bambino.[3]

Nel 1990 venne introdotta la norma ISOFIX nel tentativo di fornire uno standard per il fissaggio dei sedili delle automobili di diverse marche.

Nel luglio 2013 è stato introdotto un nuovo regolamento sui seggiolini chiamato "i-Size" per bambini sotto ai 15 mesi di età.

I vari tipi ed i gruppi[modifica | modifica wikitesto]

Di norma, il sistema di ritenuta è costituito da elementi morbidi (culla, cuscino o guanciale, seggiolino) dotati di dispositivi di regolazione e di fissaggio al veicolo con lo scopo di limitare lo spostamento del corpo (e quindi di ridurre il rischio di lesioni) in caso di brusca decelerazione o di collisione.

Esistono due tipi di ritenuta: quello che prevede un ancoraggio con le normali cinture di sicurezza e quello Isofix. Il sistema Isofix è uno standard di sicurezza concepito per agganciare il seggiolino per bambini al sedile dell'auto in modo diretto. Dal 2014 questo standard è obbligatorio per tutti i nuovi veicoli con 4 o più posti. Uno dei suoi principali vantaggi è la semplicità del sistema di fissaggio e la sicurezza offerta.

Sono attualmente omologati in Italia quattro gruppi di ritenuta regolamentati dalla normativa ECE r44/04:

  • Gruppo 0: per bambini da 0 a 10 Chilogrammi di peso (seggiolino);
  • Gruppo 0+: per bambini da 0 a 13 Chilogrammi di peso (seggiolino);
  • Gruppo 1: per bambini da 9 a 18 Chilogrammi di peso (seggiolino);
  • Gruppo 2: per bambini da 15 a 25 Chilogrammi di peso (seggiolino o cuscino o guanciale);
  • Gruppo 3: per bambini da 22 a 36 Chilogrammi di peso (cuscino).

Come si può facilmente notare, i gruppi sono abbastanza elastici: un bambino di 24 kg, ad esempio, può essere inserito sia nel secondo gruppo sia nel terzo. Ciò è stato fatto per dare ai genitori di un figlio di tale peso la possibilità di trasportarlo pur senza avere cuscini nella vettura.

Norme[modifica | modifica wikitesto]

Il sistema di ritenuta deve essere omologato e dotato di contrassegno secondo le normative stabilite dal Ministero dei trasporti. Il suo utilizzo è obbligatorio fino al raggiungimento dei 36 kg e 1,50 metri: in caso contrario il conducente subisce una sanzione di 68,25 € (2005); ed il decurtamento di cinque punti dalla patente di guida. In caso di recidiva nell'arco di un biennio è prevista anche la sospensione della patente.

L’art. 172 del Codice della Strada, prevede l’obbligo del seggiolino per auto per tutti i passeggeri sotto i 150 cm e i 12 anni di età. Chi non utilizza tali sistemi di sicurezza è soggetto al pagamento di una sanzione amministrativa di una somma che può variare da 80 € a 323 € ed arrivare alla sospensione della patente.

Anche l'alterazione del normale funzionamento del dispositivo di sicurezza è punibile con una sanzione fino a 162 € mentre l’importazione, la produzione e la commercializzazione in Italia di dispositivi di ritenuta non omologati è punibile con una multa che varia da 841 € a 3366 €

Dal 7 novembre 2019, è obbligatorio l'uso del dispositivo antiabbandono, noto anche come salvabebè, per prevenire l'involontario abbandono dei bambini piccoli trasportati su autoveicoli e che si attiva nel caso di allontanamento del conducente dal veicolo.

Esenzioni[modifica | modifica wikitesto]

Solo i bambini trasportati sui sedili posteriori del taxi o di autovetture da noleggio con conducente se accompagnati da una persona di almeno 16 anni di età possono non utilizzare il sistema di ritenuta se non presente.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A Brief History of 7 Baby Basics, su Mental Floss, 12 marzo 2013. URL consultato il 26 dicembre 2014.
  2. ^ Child Safety Seat, su Made How. URL consultato il 26 dicembre 2014.
  3. ^ USPTO Full-Text and Image Database. Patent #3,107,942, su patft.uspto.gov, United States Patent and Trademark Office, 5 marzo 1962. URL consultato il 16 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Child occupant protection; SAE SP - 0986
  • Child occupant protection - 2nd Symposium Proceedings; SAE P - 316
  • Air bag technology 1999; SAE SP - 1411
  • Karl Weber, Child passenger protection, in Accidental injury - biomechanics and prevention (2000)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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