Shinjirō Koizumi

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Shinjirō Koizumi

Ministro dell'ambiente del Giappone
Durata mandato11 settembre 2019 –
4 ottobre 2021
Capo del governoShinzō Abe
Yoshihide Suga
PredecessoreYoshiaki Harada
SuccessoreTsuyoshi Yamaguchi

Parlamentare della Camera dei rappresentanti del Giappone
In carica
Inizio mandato30 agosto 2009
CircoscrizionePrefettura di Kanagawa

Dati generali
Partito politicoPartito Liberal Democratico
Titolo di studioLaurea in Economia
Laurea in Scienze politiche

Shinjirō Koizumi (小泉 進次郎?, Koizumi Shinjirō; Yokosuka, 14 aprile 1981) è un politico giapponese, figlio dell'ex primo ministro Jun'ichirō Koizumi. Dal settembre 2019 all'ottobre 2021 ha ricoperto la carica di ministro dell'ambiente, prima nel governo Abe IV e poi nel governo Suga.

Primi anni ed educazione[modifica | modifica wikitesto]

Koizumi è nato è cresciuto a Yokosuka, nella prefettura di Kanagawa (Kantō). Conseguita nel 2004 la laurea in economia presso l'Università Kanto Gakukin di Yokohama, ha quindi ottenuto una seconda laurea, in scienze politiche, presso la Columbia University di New York. Dopo alcune esperienze come ricercatore in studi internazionali, ha fatto ritorno in Giappone nel 2007 e ha lavorato come segretario per il padre, Jun'ichirō Koizumi.[1]

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il ritiro del padre dalla vita politica, ne ereditò il seggio alle elezioni del 2009, quando venne eletto come rappresentante dell'11º distretto di Kanagawa in una tornata particolarmente difficile per il Partito Liberal Democratico.

Nel 2011 Koizumi divenne leader dei giovani legislatori del PLD, carica in passato ricoperta dai primi ministri Noboru Takeshita, Sōsuke Uno, Toshiki Kaifu, Shinzō Abe e Tarō Asō. Nel 2012 fu promotore del "Team 11", una delegazione di giovani politici costituita con lo scopo di monitorare lo stato della ricostruzione nelle aree del Tōhoku colpite dal terremoto dell'anno precedente. Questa iniziativa contribuì ad accrescere il peso di Koizumi all'interno del partito.[2]

Critico della leadership di Sadakazu Tanigaki, accusò il partito di essere ancorato a vecchie idee e di non accogliere le istanze giovanili.[3] Nel novembre del 2011, in fase di negoziazione, chiese maggior chiarezza da parte del partito riguardo il controverso accordo commerciale noto come TPP.[4] Koizumi criticò anche l'eccessiva accondiscendenza di Tanigaki nei confronti del governo di centrosinistra, in particolare riguardo alla riforma del sistema fiscale e previdenziale, auspicando un'opposizione più dura da parte dei liberal democratici. Questi continui distinguo fecero guadagnare a Koizumi la fama di essere un cane sciolto all'interno del partito, in maniera simile a quanto avvenuto al padre.[5]

Una rottura con il PLD ci fu nell'agosto del 2012, quando, in contrasto con la linea ufficiale del partito (che prevedeva la non partecipazione al voto), decise di votare la mozione di sfiducia presentata contro il governo di Yoshihiko Noda. La mozione, comunque, venne respinta per 246 voti a 86.[6] Nel settembre successivo alle elezioni per la leadership del PLD votò per Shigeru Ishiba, risultato poi sconfitto da Shinzō Abe.[7]

Alle elezioni del dicembre 2012, che videro il ritorno del PLD al governo con Shinzō Abe, Koizumi conservò il suo seggio alla Camera dei rappresentanti. Alle successive elezioni per la Camera dei consiglieri, tenute nel luglio 2013, condusse una campagna elettorale concentrata nelle isole periferiche del Giappone, nelle zone colpite da disastri naturali e da quelle in rapido declino demografico, tenendo comizi a sostegno dei candidati liberal democratici del posto.[8]

Nell'ottobre 2013 Koizumi venne nominato segretario parlamentare per la ricostruzione del Tohoku, con compiti di controllo e supervisione. Shigeru Ishiba, allora segretario generale del PLD, ne lodò l'operato.[9]

Nei rimpasti di governo del 2015 e del 2017 operati dal Primo ministro Abe, il nome di Koizumi venne più volte preso in considerazione per rivestire cariche ministeriali, ma tali ipotesi non si concretizzarono.[10][11]

Nel settembre 2019 Koizumi è stato nominato ministro dell'ambiente, rimanendo in carica fino all'ottobre 2021. In tale veste, si è più volte discostato dalle posizioni del resto del governo, piuttosto scettico in tal senso, proponendo misure a tutela dell'ambiente come la rinuncia da parte del Giappone all'uso dell'energia nucleare e del carbone[12][13][14][15] Koizumi si è affermato come uno dei più popolari politici del paese, ed è considerato da molti un possibile futuro Primo ministro.[16]

Famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Shinjirō è figlio di Jun'ichirō Koizumi, Primo ministro del Giappone dal 2001 al 2006. Il fratello maggiore, Kotaro, è attore.

Koizumi è sposato dal 2019 con Christel Takigawa, conduttrice e annunciatrice televisiva. Nel gennaio 2020 ha destato stupore, in un paese dove solo il 6% degli uomini dipendenti di aziende private ne fa richiesta, la sua decisione di prendersi due settimane di congedo di paternità[17].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Shinjiro Koizumi, su World Economic Forum. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  2. ^ (JA) 「進次郎青年局」82人の存在感 町村派に匹敵, in Nihon Keizai Shinbun, 3 marzo 2013. URL consultato il 9 gennaio 2014.
  3. ^ (JA) 小泉氏「自民は頭が固いイメージ」 初の役員会で, in Nihon Keizai Shinbun, 2 novembre 2011. URL consultato il 28 gennaio 2020.
    «若者の意見を聞かない、考えは古い、頭は固いというのが党のイメージだ。だから信頼が回復しない。»
  4. ^ (JA) 小泉氏「賛否言うべきだ」 執行部を批判, in Nihon Keizai Shinbun, 21 novembre 2011. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  5. ^ (JA) 小泉親子が狙う強行策, in Nihon Keizai Shinbun, 3 agosto 2012. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  6. ^ (JA) 消費増税法案10日成立 不信任案否決、自民7人造反, in Nihon Keizai Shinbun, 9 agosto 2012. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  7. ^ (JA) 小泉氏は石破氏に投票(永田町ライブ), in Nihon Keizai Shinbun, 26 settembre 2012. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  8. ^ (JA) 青年局長・小泉進次郎は未来の総理か 2014年が勝負の年, in Josei Seven, 9 gennaio 2014. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  9. ^ (EN) Koizumi takes up post for Tohoku reconstruction, in The Japan Times, 2 ottobre 2013. URL consultato il 28 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2020).
  10. ^ (EN) PM Abe Could Tap Younger Koizumi in Cabinet Reshuffle: Reports, su The Wall Street Journal, 1º ottobre 2015. URL consultato il 13 ottobre 2017.
  11. ^ (EN) Spotlight on Japan's "Macron", son of former premier Koizumi, ahead of cabinet reshuffle, su Reuters, 20 luglio 2017. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  12. ^ .(EN) Make climate fight 'sexy,' says Japan's new environment minister, su Reuters, 22 settembre 2019. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  13. ^ (EN) Japan's Shinjiro Koizumi: rising star to be tested in PM Abe's new cabinet, su Reuters, 11 settembre 2019. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  14. ^ (EN) New environment minister says Japan should stop using nuclear power, su Reuters, 11 settembre 2019. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  15. ^ (EN) Japanese Princeling’s Goal to Ditch Coal Hits a Snag: He’s Environment Minister Now, su The Wall Street Journal, 3 novembre 2019. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  16. ^ Ecco Koizumi junior, astro nascente della politica giapponese, su Il Mattino, 13 settembre 2019. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  17. ^ La rivoluzione del ministro Koizumi: due settimane a casa in congedo di paternità, su La Repubblica, 15 gennaio 2020. URL consultato il 29 gennaio 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN5930156858570949780000 · NDL (ENJA01231606 · WorldCat Identities (ENviaf-5930156858570949780000