Shadow of the Beast II

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Shadow of the Beast II
videogioco
PiattaformaAmiga, Atari ST, Sega Mega Drive, Mega CD, FM Towns
Data di pubblicazione1990 (Amiga)
1991 (Atari ST)
GenerePiattaforme, avventura dinamica
TemaFantasy
OrigineRegno Unito
SviluppoReflections Interactive
PubblicazionePsygnosis, Victor Entertainment (Giappone)
DesignMartin Edmondson, Paul Howarth
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputJoystick, tastiera
SerieShadow of the Beast
Preceduto daShadow of the Beast
Seguito daShadow of the Beast III

Shadow of the Beast II è un videogioco a piattaforme pubblicato da Psygnosis nel 1990 per Amiga e successivamente uscito per Atari ST, Sega Mega Drive, Mega CD e FM Towns, seguito di Shadow of the Beast. Il seguito fu Shadow of the Beast III (1992).

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il negromante Zelek, servo di Maletoth (il cattivo del primo gioco) rapisce la nipotina neonata del protagonista per usarla per riportare Maletoth in vita, o meglio, in forma fisica. Il protagonista, armato con una palla di ferro su catena, parte per recuperarla dalla dimora di Zelek in Karamoon. Dovrà recuperare le parti necessarie per permettere a un anziano di creare per lui un incantesimo in grado di sconfiggere Zelek. Poi dovrà trovare il modo di raggiungere Karamoon. Alla fine del gioco la scritta finale suggerisce che Maletoth è ancora vivo in un luogo sconosciuto.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Se il primo episodio è sostanzialmente un gioco di tipo arcade dove gli enigmi si limitano al recupero di un paio di chiavi e risolvere qualche intricato labirinto, in questo secondo episodio la componente adventure è consistente. Dopo una lunga presentazione, il giocatore viene proiettato in una terra magica e tenebrosa ad affrontare un grande labirinto di piattaforme bidimensionale. Si può iniziare prendendo una qualsiasi direzione e cimentarsi immediatamente nei problemi che subito si incontrano in un combinato di rompicapo e nemici da eliminare usando la mazza ferrata. Durante il gioco si viene inoltre teletrasportati in altri mondi oppure catturati da indigeni e posti in cella, dove l'enigma da risolvere è appunto trovare un modo per evadere. I tredici livelli a scorrimento parallattico, caratteristica del gioco precedente, sono scomparsi lasciando il passo a un'unica ed enorme area polidirezionale con due soli livelli di parallasse, e il personaggio principale non è più il "caprone", ma una sorta di ingobbito uomo primitivo.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Le recensioni del gioco furono molto variabili, con alcuni giudizi molto positivi, come il 94% di Amiga Magazine 18. La critica della rivista The Games Machine evidenziò la difficoltà che il giocatore deve affrontare; non mancano i tocchi di classe nell'estetica, come le chitarre elettriche digitalizzate della sequenza di game over[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàBNF (FRcb17169244w (data)
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