Seven Kingdoms: Conquest
Seven Kingdoms: Conquest videogioco | |
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Piattaforma | Microsoft Windows |
Data di pubblicazione | 12 marzo 2008 |
Genere | Strategia in tempo reale |
Tema | Fantasy |
Origine | Cina |
Sviluppo | Enlight |
Pubblicazione | JoWooD Entertainment (Europa), DreamCatcher Interactive (America), Akella |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, multigiocatore |
Periferiche di input | Mouse, Tastiera |
Supporto | CD-ROM |
Requisiti di sistema | Minimi: Windows 98, ME, 2000, XP o Vista, CPU 1,4 GHz, RAM 512 MB, HD 1 GB Consigliati: Windows 98, ME, 2000, XP o Vista, CPU 2,4 GHz, RAM 1 GB, HD 1 GB |
Fascia di età | PEGI: 12 |
Serie | Seven Kingdoms |
Preceduto da | Seven Kingdoms |
Seven Kingdoms: Conquest è un'espansione del videogioco di strategia in tempo reale Seven Kingdoms (con paesaggio, unità e strutture 3D), ambientata in un ipotetico passato durante un'immaginaria guerra, in cui si deve costruire e controllare un esercito occupandosi di un regno; sviluppata da "Enlight" e distribuita nell'anno 2007.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Le due campagna, di varie missioni in serie, per il gioco in singolo sono relative a: "umani" (7 civiltà con ognuna 3 stati) e "demoni" (7 specie). Inoltre si hanno a disposizione mappe che sono poi utilizzabili sia per il gioco in gruppo con modem (in due) o su LAN e su Internet, che in singolo contro il computer come schermaglia "skirmish".
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Sul sito web Metacritic, il gioco detiene un punteggio di 38/100 in base alle 14 recensioni.[1] Tom Chick di IGN, con un voto di 3/10, ha sollevato critiche sulla grafica, sull'interfaccia, sulla mancanza di formazioni e sulla presenza di numerosi bug, e ha dichiarato: "Seven Kingdoms Conquest non ha quasi niente in comune con i giochi precedenti. Gli sviluppatori della Enlight hanno completamente perso di vista cosa ha reso speciale questa serie".[2] Di riflesso, Brett Todd di Gamespot ha votato il gioco con un 2/10, criticandone il gameplay generico, l'IA pessima, le campagne non finite e la presenza di numerosi bug e problemi nel design.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Seven Kingdoms: Conquest Reviews, su Metacritic. URL consultato il 12 dicembre 2022.
- ^ (EN) Tom Chick, Seven Kingdoms: Conquest Review, su IGN, 12 maggio 2008. URL consultato il 12 dicembre 2022.
- ^ (EN) Brett Todd, Seven Kingdoms: Conquest Review, su GameSpot, 2 aprile 2008. URL consultato il 12 dicembre 2022.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Seven Kingdoms: Conquest, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN, DE) Sito ufficiale videogioco, su 7kingdomsconquest.com. URL consultato il 28 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2011).
- (EN, DE) Pagina del videogioco sul sito del produttore, su jowood.com.