Sestante B

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Sestante B
galassia irregolare
Sestante B
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneSestante
Ascensione retta10h 00m 00.1s[1]
Declinazione+05° 19′ 56″[1]
Distanza4,44 ± 0.23 milioni a.l.
(1.36 ± 0.07 milioni[2][3] pc)
Magnitudine apparente (V)11.9[1]
Dimensione apparente (V)5′.1 × 3′.5[1]
Caratteristiche fisiche
Tipogalassia irregolare
Altre designazioni
UGC 5373,[1] PGC 28913,[1] DDO 70,[1] Sex B[1]
Mappa di localizzazione
Sestante B
Categoria di oggetti astronomici

Coordinate: Carta celeste 10h 00m 00.1s, +05° 19′ 56″

Sestante B (anche nota come UGC 5373 e DDO 70) è una galassia irregolare (ImIV-V)[1] che può far parte del Gruppo Locale, o trovarsi appena al di là di esso. Sestante B dista 4,44 milioni di anni luce dalla Terra e pertanto, sempre che ne faccia parte, è il componente più distante tra i membri del Gruppo Locale. Forma una coppia insieme alla vicina galassia Sestante A.[4] È una galassia del tIpo Ir IV-V in accordo con lo schema della classificazione morfologica delle galassie.[5] Inoltre, Sestante B potrebbe essere associata gravitazionalmente con le galassie NGC 3109 e la Galassia Nana della Macchina Pneumatica (Antlia Dwarf).[6]

Sestante B possiede una popolazione stellare uniforme,[7] ma il mezzo interstellare appare disomogeneo.[8] La sua massa è stimata in circa 2 × 108 volte la massa del Sole, di cui 5.5 × 107 è costituita da atomi di idrogeno.[7] L'attività di formazione stellare nella galassia sembra sia proceduta in distinti periodi di bassa intensità.separati da brevi periodi di completa inattività.[7] La presenza nella galassia di Variabili Cefeidi implica che Sestante B contenga anche alcune stelle giovani.[5] La metallicità di Sestante B è piuttosto bassa, con valore approssimativo di Z = 0.001.[7] Sestante B si sta allontanando dalla Via Lattea alla velocità approssimativa di 300 km/s,[8] e probabilmente si trova appena al di fuori del limite estremo del Gruppo Locale, così come la sua vicina Sestante A.[9]

Sono state identificate cinque nebulose planetarie all'interno di Sextans B, essendo una delle più piccole galassie in cui sono state osservate delle nebulose planetarie. All'osservazione appaiono immagini puntiformi e possono essere identificate dalle loro linee di emissione spettrale.[10] Sono presenti anche massicci ammassi globulari.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j NASA/IPAC Extragalactic Database, su Results for Sex B. URL consultato il 13 dicembre 2006.
  2. ^ I. D. Karachentsev, V. E. Karachentseva, W. K. Hutchmeier e D. I. Makarov, A Catalog of Neighboring Galaxies, in Astronomical Journal, vol. 127, n. 4, 2004, pp. 2031-2068, Bibcode:2004AJ....127.2031K, DOI:10.1086/382905.
  3. ^ Karachentsev, I. D. e Kashibadze, O. G., Masses of the local group and of the M81 group estimated from distortions in the local velocity field, in Astrophysics, vol. 49, n. 1, 2006, pp. 3-18, Bibcode:2006Ap.....49....3K, DOI:10.1007/s10511-006-0002-6.
  4. ^ Allan Sandage e Carlson, George, The brightest stars in nearby galaxies. V – Cepheids and the brightest stars in the dwarf galaxy Sextans B compared with those in Sextans A, in Astronomical Journal, vol. 90, luglio 1985, pp. 1019-1026, Bibcode:1985AJ.....90.1019S, DOI:10.1086/113809.
  5. ^ a b Sidney van den bergh, The galaxies of the Local Group, University of Cambridge, 2000, p. 265, ISBN 978-0-521-65181-3.
  6. ^ Sidney van den Bergh, Stellar Content of Local Group Galaxies – An Introduction, in The stellar content of Local Group galaxies, vol. 192, 1999, p. 3, Bibcode:1999IAUS..192....3V.
  7. ^ a b c d M Tosi, Greggio, L., Marconi, G. e Focardi, P., Star formation in dwarf irregular galaxies – Sextans B, in Astronomical Journal, vol. 102, settembre 1991, pp. 951-974, Bibcode:1991AJ....102..951T, DOI:10.1086/115925.
  8. ^ a b Alexei Y. Kniazev, Grebel, Eva K., Pustilnik, Simon A., Pramskij, Alexander G. e Zucker, Daniel B., Spectrophotometry of Sextans A and B: Chemical Abundances of H II Regions and Planetary Nebulae (PDF), in Astronomical Journal, vol. 130, n. 4, ottobre 2005, pp. 1558-1573, Bibcode:2005AJ....130.1558K, DOI:10.1086/432931, arXiv:astro-ph/0502562. URL consultato il 28 novembre 2010.
  9. ^ Danielle M. Alloin e Gieren, Wolfgang, Stellar candles for the extragalactic distance scale, University of Cambridge, 2000, p. 265, ISBN 978-3-540-20128-1.
  10. ^ L. Magrini, Corradi, R.L.M., Walton, N.A., Zijlstra, A.A., Pollaco, D.L., Walsh, J.R., Perinotto, M., Lennon, D.J. e Greimel, R., The Local Group Census: planetary nebulae in Sextans B (PDF). URL consultato il 28 novembre 2010.
  11. ^ M.E. Sharina, T. H. Puzia e A. S. Krylatyh, A Globular Cluster in Sextans B, in Astronomy and Astrophysics, vol. 62, n. 3, settembre 2009, pp. 209-216, Bibcode:2007AstBu..62..209S, DOI:10.1134/S1990341307030029, arXiv:0704.3908.

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