Sebastian Nerz

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Sebastian Matthias Nerz

Sebastian Matthias Nerz (Reutlingen, 13 luglio 1983) è un politico e bioinformatico tedesco, presidente del Partito Pirata da maggio 2011 ad aprile 2012[1][2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nerz, figlio del fisico Rolf-Dieter e di Christiane Uta Nerz, nata Fiedler, terminò gli studi presso la Geschwister-Scholl-Schule nel 2002[3] e iniziò gli studi di bioinformatica presso l'Università di Tubinga nel 2003 dopo aver terminato il servizio civile. Nel 2001 divenne membro dell'Unione Cristiano Democratica (CDU) a Tubinga, che abbandonò nel 2009[4][5].

Nel giugno 2009, prima delle elezioni federali, entrò nel Partito Pirata, divenendo membro del board e coordinatore per le politiche regionali Baden-Württemberg. Dall'aprile 2010 a maggio 2011 fu a capo della sezione regionale del partito. Nel 2010, si laureò con un diploma in bioinformatica e fu eletto a capo del partito nel maggio 2011.[6]. Dopo Nerz, Bernd Schlömer divenne presidente del Piratenpartei il 28 aprile 2012[2].

Nerz ha lasciato il partito nel febbraio 2014[7][8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Sebastian Nerz ist neuer Vorsitzender der Piratenpartei Deutschland Archiviato il 18 luglio 2012 in Archive.is.
  2. ^ a b (DE) Bernd Schlömer neuer Vorsitzender der Piratenpartei Deutschland, 28 aprile 2012. URL consultato il 28 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2012).
  3. ^ (DE) Persönliche Kurz-Vita Archiviato il 18 maggio 2011 in Internet Archive.
  4. ^ (DE) Piratenpartei kämpft um ihre Glaubwürdigkeit Archiviato il 26 novembre 2011 in Internet Archive., Handelsblatt, 15 maggio 2011.
  5. ^ (DE) Warum CDU, Wiki Pirate Party Germany, 16 novembre 2011
  6. ^ Persönliche Kurz-Vita, su tirsales.de. URL consultato il 27 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2011).
  7. ^ Sebastian Nerz verlässt die Piratenpartei Archiviato il 2 marzo 2014 in Internet Archive., Schwäbisches Tagblatt, 25 febbraio 2014
  8. ^ Austrittswelle in der Piratenpartei, su wiwo.de. URL consultato il 27 maggio 2014 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).

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