Coordinate: 33°31′34.4″N 131°22′29.21″E

Santuario di Usa

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Santuario di Usa
Torii e insegna del Santuario di Usa
StatoBandiera del Giappone Giappone
RegionePrefettura di Ōita
LocalitàUsa
Indirizzo大分県宇佐市大字南宇佐2859 e 2859 Ōaza Minamiusa, Usa-shi, Ōita-ken 872-0102
Coordinate33°31′34.4″N 131°22′29.21″E
ReligioneShintoismo
TitolareHachiman
Stile architettonicoHachiman-zukuri
Completamento725
Sito webwww.usajinguu.com/

Il Santuario di Usa (宇佐神宮?, Usa Jingū) è un santuario shintoista localizzato nei pressi della città giapponese di cui porta il nome, nel nord dell'isola di Kyūshū. Risulta essere il primo e il principale luogo sacro ufficialmente consacrato al dio Hachiman, il kami della guerra in base alla mitologia giapponese.[1] Gode del riconoscimento della Famiglia imperiale e la sua importanza storica è ritenuta seconda soltanto al Grande Santuario di Ise.[2] Fu centro del potere politico dell'antica provincia di Buzen.[3]

Fin dalla sua fondazione durante il regno dell'imperatrice Shōtoku nel Periodo Nara è il capostipite dei santuari dedicati a Hachiman, nonché più importante luogo di culto dell'attuale prefettura di Ōita. La leggenda narra che secoli prima lo spirito dell'Imperatore Ōjin apparve in questo sito e dal momento che tale sovrano fu poi identificato con il dio della guerra, fu deciso che il tempio a lui dedicato fosse costruito proprio in questo luogo. Nei pressi del santuario nell'anno 779 fu istituito un tempio buddhista chiamato Miroku-ji. Nel corso del XVI secolo il santuario fu più volte attaccato e quindi ricostruito, a causa delle incursioni degli uomini agli ordini di Ōtomo Sōrin. Costui era un daimyō convertitosi al cristianesimo e che aveva addirittura stabilito contatti con Roma inviandovi l'Ambasciata Tenshō composta da cristiani giapponesi. Il complesso misto shinto-buddhista di Usa sopravvisse fino al Rinnovamento Meiji, quando con l'attuazione della linea politica nota come Shinbutsu bunri che si prefiggeva di separare le istituzioni shintoiste da quelle buddhiste, l'area dedicata al Buddha fu rimossa per lasciare posto alla sola adorazione del kami. Durante i decenni dell'Impero giapponese il Santuario di Usa fu ufficialmente designato come Kanpei-taisha, cioè tra i principali luoghi di culto supportati dal governo, impegnato a sostenere la politica dello shintoismo di Stato con l'intento di legittimare il dominio della restaurata autorità imperiale e di favorire la diffusione dello spirito patriottico nipponico, riconducibile al kokutai e allo Yamato-damashii.[4]

Il Ponte Kure

La sala principale del santuario è designata come Tesoro nazionale e prototipo dello stile architettonico Hachiman-zukuri. È inoltre costituita da due sezioni i cui tetti sono tra loro collegati, formando essenzialmente una struttura unica. Il santuario è in realtà composto da un grande complesso che si estende su due zone di culto maggiori: una superiore in cima a una collina dove si trova l'area sacra detta honden e un'altra inferiore alla base della stessa, in cui si trovano alcuni stagni e diversi edifici ausiliari. I visitatori di solito arrivano attraverso l'ingresso occidentale o settentrionale. L'entrata nord conduce a un ampio sentiero alberato lungo circa un centinaio di metri, affiancato da una serie di negozi che vendono prodotti locali e souvenir. Continuando a percorrere tale sentiero si raggiunge il varco d'accesso principale dove è ubicato un grande torii di color vermiglio. All'ingresso ovest si trova invece il Kure, un suggestivo ponte decorato anch'esso di vermiglio e coperto da un tetto di paglia. Generalmente non è possibile attraversare questo ponte poiché le sue porte vengono aperte solo una volta ogni dieci anni durante uno specifico matsuri. Non si sa di preciso in che epoca fu realizzato il ponte originale, ma la versione attuale risale al 1622 e fu commissionata da Hosokawa Tadatoshi nonché signore del Castello di Kumamoto.[5]

  1. ^ Usa jingu, su japan.travel.
  2. ^ Lo shintoismo e la Casa imperiale, su books.google.it.
  3. ^ Centro del potere, su city.usa.oita.jp.
  4. ^ Il santuario di Usa nella storia, su japancitytour.com.
  5. ^ La struttura del santuario, su japan-guide.com.

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Controllo di autoritàVIAF (EN538146998393218941586 · NDL (ENJA00630246 · WorldCat Identities (ENviaf-538146998393218941586