Sancho IV di Guascogna

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Sancho IV
Duca di Guascogna
In carica920– circa 955
PredecessoreGarcia II
SuccessoreSancho V
Nascitacirca 890
Mortecirca 955
PadreGarcia II
MadreAmuna
FigliGarcia
Sancho
Guglielmo
Gombaldo
Donato
Udalrico o Odulrico
Acibella
Lucia e
un altro figlio maschio

Sancho Garcés detto il Grande (spagnolo Sancho Garcés, basco Antzo Gartzia, francese Sanche Gassie, e guascone Sans Gassia; 890 circa – 955 circa) fu duca di Guascogna, dal 920 circa alla sua morte.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la Genealogia Comitum Guasconiæ era il figlio primogenito del duca di Guascogna Garcia II le Courbé (il Gobbo) e della moglie[1], Amuna[2] (citata nel documento n° XXIII della Gallia Christiana tome I, Instrumenta, datato904[3]), figlia del conte Guglielmo I di Bordeaux[2]. Anche nel codice di Roda, Sancho è citato, assieme ai fratelli, Guglielmo e Arnoldo e le sorelle, Andregoto e Arcibella, come figlio di Garcia II e della moglie (di cui non è precisato il nome)[4].
Garcia II le Courbé (il Gobbo), secondo La Vasconie, étude historique et critique, deux parties, era il figlio primogenito del duca di Guascogna Sancho III Mitarra o Menditarrat e della moglie[5], Quisilo di Guascogna[2], figlia del conte García di Bueil[2].
Secondo la Genealogia Comitum Guasconiæ era il nipote di Sancho III Mitarra o Menditarrat, in quanto figlio di Mitarra Sanchez[1], figlio di Sancho III[6] e di Andregoto di Navarra[2], che sarebbe subentrato a suo padre nell'887[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Prima di morire, secondo la Genealogia comitum guasconiae, suo padre, Garcia II, divise i suoi domini tra i tre figli maschi, Sancho, Guglielmo e Arnoldo[1]; la divisione viene confermata anche dal códice de Roda: a Sancho andò la quasi totalità della Guascogna, a Guglielmo il Fidentiacum e ad Arnoldo l'Astaracensem[7]. La divisione del ducato in tre parti è confermato anche dal Cartulaire de Auch, come ci riferisce lo storico medievale francese, Christian Settipani[8]
García II morì dopo il 920, anno in cui venne redatto il documento che garantiva al figlio Arnoldo, col consenso degli altri due figli l'Astaracensem[9], e, alla morte del padre, Sancho gli subentrò nel titolo di duca di Guascogna, ma con un territorio ridotto, in quanto in parte era andato ai suoi fratelli Guglielmo I (?-960, le contee d'Armagnac e di Fézensac) e Arnoldo I Nonnat (?-960, la contea d'Astarac)[7] e di conseguenza anche il ducato perse un poco di importanza.

Sancho (Sancius-Garsiæ) viene citato anche nella Ex Historia Abbatiæ Condomensis, dove si conferma che dopo la morte del padre ereditò la Vasconia (Guascogna), assieme al fratello Arnoldo (Arnaldus vocatus cognomento vero Natus), che ereditò l'Astaracensem come figli della contessa Amunia (che non è citata per nome conjux fuit Garsiæ Principis cognomento Curvi) che restaurò l'abbazia di Condom[10], che era stata distrutta[10] dai Vichinghi.

Il cronista francese Flodoardo (894966) scrisse nei Flodoardi Annales, che nel 932 Sancho IV (citato nel testo come "Lupus Aznar Vasco", ma accreditato dagli storici come Sancho IV), in compagnia del conte Ermengol di Rouergue e del di lui nipote conte Raimondo Ponzio I di Tolosa si recarono in Borgogna a rendere omaggio a Rodolfo, re dei Franchi occidentali[11].

Morì, dopo il 950 e prima del 961, e gli subentrò il figlio Sancho.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Della moglie di Sancho non si conoscono né il nome né gli ascendenti. Secondo il Cartulaire de Auch, come ci riferisce lo storico medievale francese, Christian Settipani, Sancho dalla moglie ebbe due figli maschi[12], come conferma anche la Genealogia Comitum Guasconiæ[1], mentre secondo il códice de Roda, Sancho dalla moglie ebbe almeno sei figli quattro maschi e due femmine[13]. Comunque Sancho dalla moglie ebbe sette[14] (o nove[12]) figli:

  • Garcia[13], morto bambino[15]
  • Sancho[1][13] (?-961[15]), duca di Guascogna
  • Guglielmo I[1][13] (?-997), duca di Guascogna[15]
  • Gombaldo[10][13] (?-992), fu conte d'Agen e che, dopo essere rimasto vedovo, abbracciò la vita religiosa, divenne sacerdote e fu ordinato vescovo d'Agen e poi di diverse altre diocesi guascone[16], sino ad essere investito del titolo di vescovo di Guascogna.
    Nel 977, secondo il documento n° LXII delle Recueil des chartes de l'abbaye de Saint-Benoît-sur-Loire, assieme al fratello, Guglielmo, restaurò il monastero di Squill, che era stato distrutto dai Normanni[17].
    Durante le sue assenze, sostituì il fratello Guglielmo, nella cobduzione del ducato; infatti, nel documento n° LXIII delle Recueil des chartes de l'abbaye de Saint-Benoît-sur-Loire, datato 978, viene citato come duca e vescovo[18].
    Infine, nel 988, divenne arcivescovo di Bordeaux[16] (nel documento n° 5 del Cartulaire de l'abbaye de Saint-Cyprien de Poitiers, Archives historiques du Poitou Tome III, Gombaldo si definisce arcivescovo di Bordeaux[19]).
    Secondo la Ex Historia Abbatiæ Condomensis, sposò una donna di nobili origini[20], da cui ebbe un figlio:
  • Donato, da cui discenderà la casa di Lomagne[14], che tra il XII e XII secolo otterrà il titolo di conte d'Armagnac
  • Udalrico o Odulrico, citato nel documento n° 5 del Cartulaire de l'abbaye de Saint-Cyprien de Poitiers, Archives historiques du Poitou Tome III, che controfirma[19]
  • Acibella[13], che sposò Lupo Garcia
  • Lucia[13].
  • un altro figlio maschio, da cui discesero i visconti d'Orthe i visconti di Marsan e la dinastia dei D'Albret[14].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptires, tomus XII, Genealogia Comitum Guasconiæ, anno 872, pag. 386
  2. ^ a b c d e f (LA) Gascogne Origine - Sancho III «Menditarrat» (Mittara)
  3. ^ (LA) Gallia Christiana tome I, Instrumenta, doc. XXIII, pag. 170
  4. ^ (LA) Textos navarros del códice de Roda, pag 56, par. 28
  5. ^ (FR) La Vasconie, étude historique et critique, deux parties, pag. 180
  6. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptires, tomus XII, Genealogia Comitum Guasconiæ, anno 872, pag. 385
  7. ^ a b (LA) Textos navarros del códice de Roda, pag 56, nota 28
  8. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Duchi di Guascogna - SANCHO Garcia
  9. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: DUKES and COUNTS of GASCONY - GARCIA (II "le Tors/el Curvo" Sancho)
  10. ^ a b c (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptires, tomus XI, Ex Historia Abbatiæ Condomensis, pag. 394
  11. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus III: Flodoardi Annales, anno 932, pag. 381 Archiviato il 21 maggio 2014 in Internet Archive.
  12. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Duchi di Guascogna - SANCHO Garcia
  13. ^ a b c d e f g (LA) Textos navarros del códice de Roda, par. 29 pagg 56 e 57
  14. ^ a b c (LA) Gascogne Origine - Sancho IV Garcia ou Garcez
  15. ^ a b c (LA) Textos navarros del códice de Roda, pag 56, nota 29
  16. ^ a b (LA) Textos navarros del códice de Roda, pag 57, nota 29
  17. ^ (FR) ES Recueil des chartes de l'abbaye de Saint-Benoît-sur-Loire, doc. LXII, pag. 153
  18. ^ (FR) Recueil des chartes de l'abbaye de Saint-Benoît-sur-Loire, doc. LXIII, pag. 165
  19. ^ a b (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint-Cyprien de Poitiers, Archives historiques du Poitou Tome III, doc. 5 pag. 7
  20. ^ a b c (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptires, tomus XI, Ex Historia Abbatiæ Condomensis, pag. 395

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Duca di Guascogna Successore
Garcia II "le Courbé" 930–955 Sancho V