Rubens Peale

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Ritratto di Rubens Peale, eseguito da Rembrandt Peale, 1807

Rubens Peale (Filadelfia, 4 maggio 1784Filadelfia, 17 luglio 1865) è stato un artista e direttore di musei statunitense.

Figlio di Charles Willson Peale, a causa dei suoi difetti della vista non si dedicò seriamente alla pittura fino a tarda età, quando dipinse nature morte.

Gioventù ed educazione[modifica | modifica wikitesto]

Fu il quarto figlio di Charles Willson Peale. Rubens aveva problemi di vista e per questo motivo, a differenza di molti suoi fratelli, non ricevette una formazione artistica, quanto piuttosto un'educazione improntata a farlo diventare un gestore di musei. Nel 1802 viaggiò nel Regno Unito con la famiglia, non riuscì però a visitare l'Europa continentale a causa della ripresa dei conflitti dopo il trattato di Amiens.[1] Nel 1803 frequentò l'Università della Pennsylvania. Fu direttore del museo paterno (Peale's Philadelphia Museum) dal 1810 al 1821,[2] ed in seguito del Peale Museum di Baltimora, che gestì insieme al fratello Rembrandt. Per incentivare le visite al museo, installò un impianto di illuminazione a gas.[3][4] Rubens gestì meticolosamente le entrate e le uscite finanziarie del museo. Tra le note, nel luglio 1826 riportò entrate per 243 dollari derivanti dalle visite serali e dal dicembre 1826 al marzo 1827 riportò una spesa di 16,50 dollari per l'esposizione di un rinoceronte.[5]

Landscape with Quail - Cock, Hen, and Chickens (paesaggio con quaglia - gallo, gallina e pulcini) dipinto di Rubens Peale, data sconosciuta
Rubens Peale with a Geranium (Rubens Peale con un geranio) eseguito da Rembrandt Peale, 1801

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Peale aprì un suo museo a New York il 26 ottobre 1825. Il panico del 1837 fece indebitare il museo. Nel 1840 Peale cambiò il nome del museo in New York Museum of Natural History and Science, accendendo una competizione con il Barnum's American Museum di Phineas Taylor Barnum. Rubens dovette poi vendere la sua intera collezione a Barnum nel 1843.[6][7] Nel 1837 si ritirò nella magione di suo suocero George Patterson, detta Woodland Farm, vicino a Schuylkill Haven, vivendo come un gentiluomo di campagna.[8] Sperimentò il mesmerismo, scrivendo a suo fratello Rembrandt a riguardo.[9]

Nell'ottobre del 1855 iniziò un diario, in cui descrisse dettagliatamente la sua vita alla fattoria, includendo il suo nuovo hobby, la pittura.[8] Si dedicò in particolare alla pittura di nature morte, come estensione del suo interesse verso la storia naturare.[10] Nel 1864 tornò a Filadelfia, dove studiò la pittura paesaggistica presso Edward Moran.[11] Negli ultimi dieci anni di vita produsse più di 130 dipinti.[8]

Annotazioni sul diario riguardanti la morte di Abraham Lincoln[modifica | modifica wikitesto]

Still Life with Watermelon (Natura Morta con Anguria), 1865, Princeton University Art Museum

15 aprile 1865:

(EN)

«sad news of the murder of President Lincon [sic], he was shot while attending a performance at Fords' Theater last night in Washington. The assassin entered his private box and shot him in back of his head and then escaped, the assassin's name is ______,»

(IT)

«la spiacevole notizia della morte del Presidente Lincon [sic], che ha subito una sparatoria durante uno spettacolo al Fords' Theater ieri notte a Washington. L'assassino è entrato nel suo palco privato, gli ha sparato alla nuca ed è fuggito, il nome dell'assassino è ______,»

22 aprile:

(EN)

«The corpse arrived this afternoon from Harrisburg and it was dark, and although the square was brilliantly illuminated with greek lights each side of the great walk Red, Blue & White, which made a most brilliant appearance and lighted up the wholes square & streets yet much of the procession near lost to us. The crowd was so dense in Walnut Street that police could scarcely keep the crowd back.»

(IT)

«Il cadavere è arrivato questo pomeriggio da Harrisburg ed era buio, e nonostante la piazza fosse brillantemente illuminata con luci greche su entrambi i lati della grande camminata Rosse, Blu e Bianche, che creavano un effetto brillantissimo e illuminavano le strade e la piazza, gran parte della processione si smarrì. La folla era così fitta in Walnut Street che la polizia riusciva a malapena a contenerla.»

23 aprile:[12]

(EN)

«a fine opportunity of viewing the corpse and decorations of the hall, which was totally covered with black cloth except for the statue & portraits of General Washington & wife. I staid [sic] one hour and left Mary gazing on the corpse, she intending to paint a portrait of him...»

(IT)

«una buona opportunità di vedere il cadavere e le decorazioni del salone, che era interamente ricoperto di tendaggi neri, ad eccezione della statua e dei ritratti del Generale Washington e di sua moglie. Io stetti un'ora e lasciai Mary mentre osservava il corpo, intenzionata a dipingere un ritratto di lui...»

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Il 6 marzo 1820 sposò Eliza Burd Patterson (1795-1864),[13] dalla quale ebbe 6 figli: Charles Willson, George Patterson, William, Mary Jane, James Burd e Edward Burd.[14] Mary Jane Peale diventò una pittrice.[15][16] Charles Willson Peale (1821-1871) sposò Harriet Friel, e suo figlio Albert Charles Peale (1849-1914) diventò un geologo dello US Geological Survey.[17]

Eredità[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1985 la National Gallery of Art pagò 4,07 milioni di dollari per il dipinto Rubens Peale con un Geranio (Rubens Peale with a Geranium), un ritratto eseguito da suo fratello Rembrandt Peale.[18] Il prezzo pagato fu il più alto fino ad allora per un opera americana.

Nel 2007 il Princeton University Art Museum acquistò il dipinto di Rubens Peale Natura Morta con Anguria (Still Life With Watermelon), come omaggio a John Wilmerding.[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Charles Coleman Sellers, Mr. Peale's Museum, Norton, 1980, 156, ISBN 0-393-05700-3.
    «Rubens Peale.»
  2. ^ Charles Coleman Sellers, Mr. Peale's Museum, W. W. Norton & Company, 1980, 6, ISBN 978-0-393-05700-3.
    «Rubens Peale.»
  3. ^ Charles Coleman Sellers, Mr. Peale's Museum, Norton, 1980, 196, ISBN 0-393-05700-3.
    «Rubens Peale.»
  4. ^ History, su portal.state.pa.us. URL consultato il 18 marzo 2010.
  5. ^ (EN) William T. Alderson, Mermaids, Mummies, and Mastodons: The Emergence of the American Museum, Baltimore, Maryland, American Association of Museums, 1992, pp. 49–64, ISBN 0-931201-15-2.
  6. ^ Jeffrey D. Mason, J. Ellen Gainor, Performing America, University of Michigan Press, 2001, p. 43, ISBN 978-0-472-08792-1.
  7. ^ The Bowery Boys: New York City History: The forgotten museum of Rubens Peale, su theboweryboys.blogspot.com, 15 maggio 2008. URL consultato il 18 marzo 2010.
  8. ^ a b c Archived copy (SWF), su mag.rochester.edu.
  9. ^ Edward John Nygren, Rubens Peale's Experiment with Mesmerism, in Proceedings of the American Philosophical Society, vol. 114, n. 2, American Philosophical Society, April 1970, pp. 100–108.
  10. ^ The Peale Family: Creation of an American Legacy, 1770-1870 Fine Arts Museums of San Francisco, su tfaoi.com. URL consultato il 18 marzo 2010.
  11. ^ Rubens Peale Works on Sale at Auction & Biography, su artfact.com.
  12. ^ U.S. President 1861-1865, Selections from the Archives of American Art, su aaa.si.edu. URL consultato il 18 marzo 2010.
  13. ^ Uriah James Jones, William Henry Egle, History of the early settlement of the Juniata Valley, Harrisburg publishing company, 1899, pp. 364–365.
  14. ^ George Adolphus Hanson, Old Kent, John P. Des Forges, 1876, 333.
    «Rubens Peale.»
  15. ^ MARY JANE PEALE DEAD.; She Was the Last of Family of Famous Portrait Painters., in The New York Times., November 23, 1902.
  16. ^ Wolfgang Born, Still Life Painting in America, Kessinger Publishing, 2005, p. 16, ISBN 978-1-4191-1324-6.
  17. ^ Thomas Patrick Hughes, Frank Munsell, American ancestry, J. Munsell's sons, 1893, p. 133.
  18. ^ PEALE PAINTING SETS RECORD FOR U.S. ART, in Philadelphia Inquirer, December 6, 1985, p. D01.
  19. ^ Ruta Smithson, Wilmerding to leave a legacy of Pop art to Princeton, su princeton.edu, Princeton University, 7 maggio 2007. URL consultato il 18 marzo 2010.

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