Rosalie Rendu

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Beata Rosalie Rendu
 

Religiosa

 
NascitaConfort, 9 settembre 1786
MorteParigi, 7 febbraio 1856
Venerata daChiesa cattolica
Beatificazione9 maggio 2003 da papa Giovanni Paolo II
Ricorrenza17 febbraio

Rosalie Rendu, al secolo Jeanne Marie Rendu (Confort, 9 settembre 1786Parigi, 7 febbraio 1856), è stata una religiosa francese appartenente alla congregazione delle Figlie della carità di San Vincenzo de' Paoli. Nel 2003 fu proclamata beata dal papa Giovanni Paolo II.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia primogenita di agiati coltivatori, ebbe come padrino, per procura, Jacques Émery, amico di famiglia e futuro superiore generale dei sulpiziani a Parigi. Aveva tre anni quando si scatenò la rivoluzione francese. La casa della famiglia Rendu divenne allora un rifugio per monsignor Joseph-Marie Paget, ultimo vescovo di Ginevra e per alcuni preti "refrattari" alla Costituzione civile del clero. Ella ricevette la sua Prima comunione di notte, nella cantina di casa propria, al lume di candela. All'età di dieci anni perse il padre (12 maggio 1796) e il 19 luglio successivo anche la sorella più piccola, nata da appena quattro mesi.

Lasciò la famiglia all'età di tredici anni per entrare in una casa delle suore orsoline a Gex, ove apprese le arti domestiche. Una nota del processo di beatificazione dice:

(FR)

«C'est plus tard ce genre d'éducation qu'elle donna elle-même aux filles de son quartier.»

(IT)

«Fu successivamente che ella diede lo stesso genere di educazione alle giovani del suo quartiere»

Ella vi scopre l'ospedale ove le suore Figlie della Carità garantiscono le cure agli ammalati e dove un soggiorno le consentì di capire quale fosse la sua vera vocazione.

Ella entrò in un noviziato delle Figlie della Carità all'età di sedici anni, il 25 maggio 1802, ove pronunciò i suoi voti cinque anni dopo. Fu inviata molto presto nel quartiere di rue Mouffetard, a fianco della chiesa di San Medardo, ove rimase 54 anni al servizio di tutti i poveri del quartiere, affrontando i moti e le rivoluzioni.

Nel 1815 suor Rosalie divenne la superiora della comunità e i suoi superiori le affidarono i postulanti e le giovani suore, affinché provvedesse alla loro formazione.

All'età di 47 anni, verso il 1833, incontrò Federico Ozanam e partecipò con lui alla creazione della Società San Vincenzo De Paoli.

Nel 1852 Napoleone III la nominò cavaliere della Legion d'onore : lei si era preparata a rifiutare ma i suoi superiori dei Preti e delle Figlie della Carità la obbligarono ad accettare.

Morì nel 1856, all'età di 69 anni, nel suo domicilio di rue de l'Épée-de-Bois, dopo una breve malattia. Dopo la celebrazione delle esequie nella chiesa di San Medardo, la sua parrocchia, una folla immensa e commossa seguì le sue spoglie fino al cimitero di Montparnasse.

(FR)

«Les honneurs funèbres ont été rendus à la Sœur Rosalie avec un éclat inaccoutumé. La sainte femme était depuis cinquante‑deux ans hospitalière dans un quartier où il y a beaucoup de malheureux à soulager et tous les malheureux reconnaissants l'ont accompagnée à l'église et au cimetière. Un piquet d'honneur faisait partie du cortège.»

(IT)

«Gli onori funebri sono stati resi a suor Rosalia con uno splendore inconsueto. La santa donna era da cinquantadue anni ospedaliera in un quartiere ove si trovano molti sfortunati da soccorrere e tutti questi, riconoscenti, l'hanno accompagnata dalla chiesa al cimitero. Un picchetto d'onore faceva parte del corteo.»

Attività caritativa[modifica | modifica wikitesto]

Suor Rosalie era al centro del movimento di carità che caratterizzò Parigi e la Francia nella prima metà del XIX secolo.

Il quartiere della rue Mouffetard era allora uno dei luoghi più poveri di Parigi. Le devastazioni di un liberalismo economico arbitrario e trionfante sotto la restaurazione e poi sotto la monarchia di luglio accentuarono la miseria dei diseredati. Per venire in aiuto a coloro che soffrivano, suor Rosalia aprì un dispensario, una farmacia, una scuola, un orfanotrofio, un nido d'infanzia, un patronato per le giovani operaie, una casa di riposo per gli anziani privi di risorse…

Durante i giorni dei moti del luglio 1830 e del febbraio 1848 (quando monsignor Affre, arcivescovo di Parigi, fu ucciso mentre cercava di interporsi fra i combattenti), suor Rosalie salì sulle barricate per soccorrere i combattenti feriti, quale che fosse la loro parte. Senz'alcuna paura ella rischiò la sua vita nell'affrontare la situazione. Il suo coraggio e il suo spirito di libertà provocarono grande ammirazione. Durante gli anni, di fronte agli uomini che si affrontavano, il suo motto fu:

(FR)

«Ici on ne tue pas.»

(IT)

«Qui non si uccide»

Citazione[modifica | modifica wikitesto]

Ella diede a una delle sue suore in difficoltà questo consiglio che era il segreto della sua vita:

(FR)

«Si vous voulez que quelqu'un vous aime, aimez d'abord en premier; et si vous n'avez rien à donner, donnez-vous vous-même.»

(IT)

«Se volete che qualcuno vi ami, amate voi per prima e se voi non aveta nulla da donare, donate voi stessa»

Omaggi postumi[modifica | modifica wikitesto]

Tomba di Suor Rosalie.

Alla sua morte molti articoli della stampa, provenienti da giornali di tutte le tendenze testimoniarono l'ammirazione unanime che suor Rosalia aveva suscitato. Le Constitutionnel, giornale della sinistra anticlericale, non esitò a commentare:

«I diseredati del 12º arrondissement hanno fatto una parte ben spiacevole: suor Rosalia, Superiora della comunità dell'Épée de Bois è deceduta ieri dopo lunga malattia. Da molti anni questa rispettabile religiosa era la provvidenza delle classi bisognose e numerose in questo quartiere.»

Ella è stata beatificata da papa Giovanni Paolo II il 9 novembre 2003 e la sua ricorrenza cade il 7 febbraio.[1]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN32943194 · ISNI (EN0000 0000 5953 7452 · CERL cnp00583417 · LCCN (ENnr96026606 · GND (DE12493465X · BNE (ESXX982563 (data) · BNF (FRcb12487888x (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr96026606