Rosalia Gwis Adami

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Rosalia Gwis Adami

Rosalia Gwis Adami (Edolo, 1º agosto 1880Milano, 6 febbraio 1930) è stata un'attivista, scrittrice e traduttrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di religione protestante e di sentimenti politici ispirati all'istruzione dei giovani e al progresso sociale, Rosalia Gwis Adami collaborò con riviste indirizzate a un pubblico femminile e, a inizio secolo, a La Vita internazionale, il quindicinale fondato e diretto da Ernesto Teodoro Moneta, organo dell'Unione lombarda per la pace e l'arbitrato internazionale, che era la sezione italiana della londinese International Arbitration and Peace Society.

Analogamente, Gwis Adami fondò nel 1909 a Milano la Società delle giovinette italiane per la pace, sul modello dell'École de la Paix fondato quattro anni prima a Parigi da Horace Thivet. La Società delle giovinette fu la prima associazione femminile pacifista italiana

Nel 1910 partecipò al XVIII Congresso universale della pace, tenuto a Stoccolma, proponendo il progetto di una «Giovine Europa», una federazione di Stati europei da estendere a tutti gli Stati del mondo, quale garanzia di promozione e di mantenimento della pace nelle relazioni internazionali. Gwis Adami rappresentò ancora l'Italia nei due successivi congressi per la pace universale tenuti a Ginevra nel 1912 e a Bruxelles nel 1914.

Il pacifismo della Gwis Adami, come quello di Ernesto Teodoro Moneta, si univa a un forte sentimento patriottico che prevedeva sia il concetto di "guerra giusta" sia le guerre di conquista coloniale utili a esportare la "civiltà", come avvenne nel 1911 con il suo dichiarato appoggio alla conquista italiana della Libia e soprattutto alla dichiarazione di guerra del maggio 1915.

Tali iniziative provocarono la fine di ogni collaborazione internazionale e la stessa dissoluzione della Società delle giovinette italiane per la pace. Rosalia Gwis Adami si avvicinò al socialismo riformista, ma l'avvento del fascismo pose fine a ogni impegno politico e sociale della Gwis Adami che, già autrice di due romanzi d'impegno sociale, Coscienze, pubblicato nel 1905, e La Vergine ardente, nel 1914, si dedicò a traduzioni dall'inglese e dallo spagnolo, fino alla morte avvenuta nel 1930.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Coscienze, Milano, Libreria editrice lombarda, 1905
  • Oltre il nido. Problemi e atteggiamenti di vita femminile contemporanea, Milano, A. De Mohr e C., 1908
  • La società delle giovinette italiane per la Pace nel suo primo triennio, Milano, 1912
  • Giovine Europa. Pace con giustizia, Milano, 1913
  • La Vergine ardente, Milano, Fratelli Treves, 1914
  • Nella mischia. Risposta di una donna a Romain Rolland, Roma, Ausonia, 1918

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Vicente Blasco Ibáñez, La baracca, Milano, Bietti, [s. d.]
  • Jack London, L'avventura, Milano, Bietti, 1929
  • Vicente Blasco Ibáñez, Sónnica la cortigiana, Milano, Bietti, 1930
  • Vicente Blasco Ibáñez, Fior di Maggio, Milano, Bietti, 1931

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maria Bandini Buti (a cura), Enciclopedia biografica e bibliografica italiana: poetesse e scrittrici, Milano, Istituto editoriale italiano B. C. Tosi, 1941, vol. 1, p. 322
  • Helen Rappaport, Gwis-Adami Rosalia, Encyclopedia of Women Social Reformers, Santa Barbara, ABC-CLIO, 2001, p. 284
  • Luisa Lombardi, Adami Gwis Rosalia, in DBE. Dizionario Biografico dell'Educazione 1800-2000, Milano, Editrice Bibliografica, 2014

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