Romeo Turola

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Romeo Turola
NascitaBadia Polesine, 27 novembre 1832
MorteBadia Polesine, 25 ottobre 1876
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Regno di Sardegna
Forza armataArmata Sarda
CorpoI Mille
Anni di servizio1859-1867
Gradotenente
ComandantiGiuseppe Garibaldi
GuerreSeconda guerra d'indipendenza italiana
CampagneSpedizione dei Mille
Campagna dell'Agro romano per la liberazione di Roma
Decorazionivedi qui
voci di militari presenti su Wikipedia

Romeo Turola (Badia Polesine, 27 novembre 1832Badia Polesine, 25 ottobre 1876) è stato un patriota e militare italiano che partecipò alla Spedizione dei Mille.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Badia Polesine (provincia di Rovigo) il 27 novembre 1832, figlio di Felice e Annetta Baviera.[1] Emigrò dal Veneto, allora parte del Regno Lombardo-Veneto controllato dall'Impero austriaco, e nel 1859 prese parte alla seconda guerra d'indipendenza italiana, inquadrato nei Cacciatori delle Alpi, ma la cosa non e certa. L'anno successivo partecipò alla spedizione dei Mille, condotta da Giuseppe Garibaldi, inquadrato nella 6ª Compagnia, raggiungendo il grado di sottotenente.[1] Alla fine della campagna militare, come tutti i veneti o trentini che si erano impegnati in essa, non poté rientrare in Veneto e non poté neanche diventare cittadino italiano.[1] Si stabilì a Ferrara insieme al cugino Pasquale Turola, anch'egli dei Mille.[2] Lavorò come commesso di negozio, ben sorvegliato dalla polizia in quanto considerato un sovversivo benché di condotta morale e politica irreprensibile a causa della condotta del proprio del cugino, agitatore del Partito d'Azione e considerato pericoloso per l'ordine pubblico.[N 1][2] Ritornò con Garibaldi nel 1867, inquadrato nel 4° Reggimento Volontari Italiani partecipando alla Campagna dell'Agro romano per la liberazione di Roma con il grado di tenente.[1] Poco tempo dopo ritornò a Badia Polesine dove si spense il 25 ottobre 1876.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia commemorativa dei Mille di Marsala - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A tal punto che nel 1864 Pasquale fu trasferito di forza da Ferrara ad Asti.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Altervista.
  2. ^ a b De Marchi 2011, p. 109.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo De Marchi (a cura di), Il Veneto tra Risorgimento e unificazione. Partecipazione volontaria (1848-1866) e rappresentanza parlamentare: deputati e senatori veneti (1866-1900), Venezia, Cierre Editore, 2011, p. 332.
  • Anna Maria Isastia, Il volontariato militare nel Risorgimento. La partecipazione alla guerra del 1859, Roma, Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Esercito, 1990.
  • Giuseppe Cesare Abba, Da Quarto al Volturno. Noterelle di uno dei Mille, Milano, Greco & Greco, 2010.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]