Repubblicanesimo australiano

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Il repubblicanesimo australiano è un movimento politico che ha come obiettivo quello di trasformare la forma di governo dell'Australia da una monarchia parlamentare a una repubblica.

L'Australia è un Reame del Commonwealth, ossia il capo dello Stato è il monarca del Regno Unito (attualmente Carlo III). I repubblicani sostengono la creazione in Australia di una repubblica parlamentare, dove la carica di capo di Stato verrebbe assunta da un cittadino australiano non appartenente alla nobiltà.

Manifestazione contro la monarchia a Melbourne nel 2022

Gli ideali repubblicani cominciarono ad essere abbracciati da prima della fondazione della Federazione dell'Australia nel 1901;[1] dopo un periodo di declino, il movimento divenne nuovamente importante alla fine del XX secolo, dopo che successivi cambiamenti legali e socio-culturali allentarono i legami dell'Australia con il Regno Unito.[2]

Il repubblicanesimo è ufficialmente sostenuto dal Partito Laburista dal 1991, quando il primo ministro Bob Hawke definì una repubblica "inevitabile",[3] dai Verdi e da alcuni membri del Partito Liberale all'interno del Parlamento australiano.
È inoltre supportato dall'Alleanza Socialista (Socialist Alliance), un partito e movimento di base di sinistra socialista e anticapitalista,[4] e dal Movimento per la Repubblica Australiana (Australian Republic Movement, ARM), un'associazione apartitica dedita alla causa e supportata anche da personaggi famosi, come Malcolm Turnbull.[5] Anche la governatrice generale Quentin Bryce, nel 2013, ha espresso il proprio supporto per una repubblica australiana.

Nel 1999 si tenne un referendum, attraverso il quale gli australiani furono chiamati a scegliere se istituire una repubblica con un capo di Stato nominato dal parlamento. La proposta fu rifiutata con il 54,4% dei voti,[6] anche se i sondaggi in merito effettuati nel Paese dal 1999 ad oggi hanno generalmente mostrato una posizione favorevole alla repubblica. I dati più recenti (gennaio 2024), in un sondaggio condotto dall'agenzia Essential, mostrano delle percentuali così ripartite: 42% repubblica, 35% monarchia, 23% indecisi.[7] A maggio 2023, il risultato era stato invece di 54% per la repubblica e 46% per la monarchia.[8] A novembre 2023, l'agenzia Pollfish ha condotto un sondaggio, chiedendo ai cittadini di esprimere la loro preferenza fra una repubblica e una eventuale monarchia, ma con un sovrano autoctono (vedi sotto); la risposta è stata in favore della repubblica 65% a 35%.[9]

Nel 2022, la carica di primo ministro è stata assunta dal laburista Anthony Albanese. Il 1° giugno 2022, viene istituita la carica di sottosegretario della repubblica, con l'obiettivo di promuovere la politica del governo Albanese di instaurazione di una repubblica. È la prima posizione di questo tipo ricoperta da un ministro del Commonwealth; ad essere insignito dell'incarico è l'assistente ministro Matt Thistlethwaite.[10]

Monarchismo australiano

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Esiste anche un movimento opposto al repubblicanesimo, detto monarchismo australiano. All'interno di tale movimento, coesistono due correnti: la prima e più diffusa, detta "status quo monarchism", sostiene la permanenza del sovrano del Regno Unito come capo di Stato dell'Australia. La seconda , detta "alternative monarchism", ritiene che il monarca dovrebbe essere australiano.[11] Alcuni, come il giornalista Waleed Aly, hanno anche suggerito di affidare l'incarico a vita a un "Primo Anziano" (First Elder) indigeno.[12]

  1. ^ (EN) The Currency Lad (Sydney, NSW : 1832-1833), su Trove. URL consultato il 27 settembre 2022.
  2. ^ Changes in the Australian oath of citizenship, No. 20, Parlamento australiano, 19 novembre 2002
  3. ^ Mark McKenna, The Traditions of Australian Republicanism, su aph.gov.au, Parliament of Australia. URL consultato il 25 aprile 2014.
  4. ^ (EN) Sam Wainwright, For Treaty, republic and social justice | Socialist Alliance, su socialist-alliance.org, 29 settembre 2022. URL consultato il 6 agosto 2023.
  5. ^ (EN) Two-step plebiscite is only way Australia could be a republic, Malcolm Turnbull says, su the Guardian, 26 novembre 2019. URL consultato il 26 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2020).
  6. ^ 1999 Referendum Report and Statistics – Key results, su aec.gov.au, Australian Electoral Commission, 8 giugno 2007.
  7. ^ (EN) Support for Australia becoming a Republic, su essentialreport.com.au. URL consultato il 29 maggio 2024.
  8. ^ (EN) Support for a Republic, su essentialreport.com.au. URL consultato il 21 giugno 2023.
  9. ^ Pollfish: Results, su pollfish.com.
  10. ^ Zac Crellin, Here's what's on the agenda for Australia's first-ever Assistant Minister for the Republic, The New Daily, 2 giugno 2022. URL consultato il 4 giugno 2022.
  11. ^ Helen Irving, Republicanism and Citizenship, in Galligan, McAllister e Ravenhill (a cura di), New Developments in Australian Politics, Macmillan Education Australia, 1997, p. 135, ISBN 9780732943042. URL consultato il 9 maggio 2023.
  12. ^ (EN) Waleed Aly, Forget a president – here's another idea, su The Sydney Morning Herald, 22 settembre 2022. URL consultato il 25 dicembre 2023.

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