Reptynub

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Reptynub
Veduta del complesso funerario della piramide di re Niuserra, ad Abusir, presso la quale fu sepolta anche la regina Reptynub.
Regina consorte d'Egitto
In caricametà del XXV secolo a.C.
PredecessoreKhentkaus II
SuccessoreMeresankh IV
DinastiaV dinastia egizia
ConsorteNiuserra
FigliKhamerernebti, Reputnebti, Khentikauhor
ReligioneReligione egizia

Reptynub (... – ...; fl. XXV secolo a.C.) è stata una regina egizia della V dinastia.

Fu la consorte del faraone Niuserra[1][2], e forse la madre del futuro re Menkauhor (qualora quest'ultimo fosse figlio di Niuserra)[3]. Reptynub è comunemente identificata come moglie di Niuserra a partire dal ritrovamento di un frammento di una sua statua nel Tempio funerario di questo sovrano. Una piccola piramide costruita accanto a quella di Niuserra, ad Abusir, appartenne forse a questa regina[4].

Frammenti di una statua di questa regina furono rinvenuti anche nella tomba del visir Ptahshepses e sua moglie, la principessa Khamerernebti: benché il reperto non abbia restituito alcun nome, è comunemente attribuito a Reptynub[5]. Potrebbe essere la madre della principessa Reputnebti, menzionata su un blocco calcareo nel complesso funerario della regina Khentkaus II[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tyldesley, Joyce, Chronicle of the Queens of Egypt. Thames & Hudson. 2006. pp. 52, 55. ISBN 0-500-05145-3.
  2. ^ Magnus Ottosson, Uppsala studies in ancient Mediterranean and Near Eastern civilizations. Uppsala: Universitet; Stockholm: Almqvist & Wiksell.
  3. ^ Miroslav Verner, The Pyramids: The Mystery, Culture, and Science of Egypt's Great Monuments, Grove Press, 2002. ISBN 0-8021-3935-3.
  4. ^ Dodson, Aidan and Hilton, Dyan. The Complete Royal Families of Ancient Egypt. Thames & Hudson. 2004. pp. 62-69, ISBN 0-500-05128-3.
  5. ^ Grajetzki, Ancient Egyptian Queens: A Hieroglyphic Dictionary, Golden House Publications, London, 2005, ISBN 978-0-9547218-9-3.
  6. ^ M. Verner, Abusir III: The Pyramid Complex of Khentkaus, Czech Institute of Egyptology, Praha, 1995.