Ray Keech

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Ray Keech
Ray Keech davanti alla White Triplex Special
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Automobilismo
Categoria IndyCar Series
Carriera
Carriera nella IndyCar Series
Stagioni 1926-1929
GP disputati 2
GP vinti 1
 

Ray Keech, vero nome Charles Raymond Keech (Coatesville, 1º maggio 1900Altoona, 15 giugno 1929), è stato un pilota automobilistico statunitense, vincitore della 500 Miglia di Indianapolis e detentore del record di velocità terrestre.

La carriera[modifica | modifica wikitesto]

Il record di velocità[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: White Triplex Special.

Nel 1928, l'allora ventottenne Ray Keech fu scelto come pilota della White Triplex Special, vettura che nelle intenzioni del suo finanziatore Jim White avrebbe dovuto riportare il primato di velocità su terra agli Stati Uniti. Keech, che già aveva una discreta esperienza nell'automobilismo, fu scelto per la sua altezza e stazza imponenti, requisiti fondamentali per controllare una vettura pesante e potente quale la White Triplex. Il 22 aprile 1928, a Daytona Beach, Keech fece registrare la media di 207,55 mph (334,95 km/h), superando di poco il record precedente fatto registrare dal britannico Malcolm Campbell poche settimane prima.[1] Il record rimase nelle mani di Keech per oltre un anno, fino all'11 marzo 1929 quando fu battuto da Henry Segrave.

Ray Keech a bordo della White Triplex Special.

Le corse automobilistiche[modifica | modifica wikitesto]

Sempre nel 1928, Keech conquistò anche la sua prima vittoria al Michigan State Fairgrounds, per poi concludere la stagione al secondo posto nell'American Automobile Association National Championship. Il 30 maggio dello stesso anno Keech prese parte alla 500 Miglia di Indianapolis. Partendo in decima posizione, giunse al quarto posto assoluto. Keech prese il via anche all'edizione dell'anno successivo, a bordo della Miller Simplex Piston Ring. Il pilota statunitense registrò il sesto tempo in prova. La gara fu dominata da Louis Meyer e dalla sua Miller 91 fino al 157º giro, quando fu costretto al ritiro a causa di una perdita di pressione al circuito dell'olio.[2] Keech andò così a conquistare la vittoria davanti a 160 000 spettatori. Il suo trionfo fu però offuscato dalla morte in gara del ventiquattrenne William Spence.[3][4] La Indianapolis 500 faceva parte del campionato Champ Car, dove Keech raccolse 4 vittorie su 11 gare complessive.[5]

La morte[modifica | modifica wikitesto]

A due settimane dalla vittoria ad Indianapolis, Keech prese parte ad una gara ad Altoona. Durante la corsa, la sua vettura colpii un pezzo di guard rail, staccatosi in seguito ad un precedente incidente di un'altra vettura. La Miller Simplex Piston si ribaltò più volte, prendendo fuoco. Il corpo di Keech fu estratto privo di vita dalla carcassa della vettura.[4]

Verrà sepolto nel cimitero parrocchiale "Hephzibah Baptist" di Coatesville, Pennsylvania.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Storia del meeting di Daytona Beach, su bluebirdteamracing.net (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2012).
  2. ^ (EN) La biografia di Ray Keech su Virtual Museum, su museumstuff.com. URL consultato il 17 febbraio 2011.
  3. ^ (EN) Cronaca della Indianapolis 500 sul The New York Times del 31 maggio 1929, su rarenewspapers.com. URL consultato il 17 febbraio 2011.
  4. ^ a b (EN) Pagina di Ray Keech su Motorsport Memorial, su motorsportmemorial.org. URL consultato il 17 febbraio 2011.
  5. ^ (EN) Statistiche di Ray Keech nel Campionato Champ Car, su champcarstats.com. URL consultato il 17 febbraio 2011.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Ray Keech, su racing-reference.info, NASCAR Digital Media LLC. Modifica su Wikidata
  • (EN) Ray Keech, su driverdb.com, DriverDB AB. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN78156563576823242720 · ISNI (EN0000 0004 7667 7771 · BNF (FRcb17819194b (data)