Raccordo portuale di Salerno
Raccordo portuale di Salerno | |
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Stati attraversati | Italia |
Inizio | Stazione di Salerno |
Fine | Porto di Salerno (Molo 3 Gennaio) |
Attivazione | 20 dicembre 1925 |
Soppressione | 2005 (de facto) / 2010 (de iure) |
Gestore | RFI |
Precedenti gestori | FS (1925-2001) |
Lunghezza | 3,536 km |
Scartamento | 1435 mm |
Elettrificazione | Assente |
Ferrovie | |
Il raccordo portuale di Salerno è stato un raccordo ferroviario, attivo tra il 1925 e il 2006, che ha collegato il porto di Salerno con la Napoli-Battipaglia. Da dicembre 2005 la linea è stata interdetta al traffico a causa di un incidente, per poi essere dismessa ufficialmente nel 2007.[1] Al 2024 l'infrastruttura è in corso di smantellamento.[2][3][4]
In servizio veniva svolto un traffico di tradotte merci di circa due al giorno.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La stazione di Salerno venne collegata alla linea da Napoli nel 1866 e già si auspicava un possibile collegamento con il porto cittadino, per consentire alle merci di essere trasportate più velocemente e senza trasbordi alla stazione.
Fu chiuso nel 2005 a causa di un incidente in cui morì una signora. La maggior parte dei binari sono stati smantellati mentre i binari rimanenti sul lungomare Trieste saranno smantellati per allargare la pista ciclabile.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Percorso
[modifica | modifica wikitesto]Percorso | ||||||
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Molo Tre Gennaio/Molo Manfredi | |||||
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Raccordo Molo Manfredi † 2009[3] | |||||
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Area portuale † 2009[3] | |||||
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Via Alfonso Alvarez | |||||
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Lungomare Trieste | |||||
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SS18 Tirrena Inferiore | |||||
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fiume Irno | |||||
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Via Torrione † 2009[2] | |||||
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per Napoli | |||||
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per Battipaglia | |||||
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile |
Il raccordo divergeva dal tracciato della Napoli-Battipaglia poco prima della stazione di Salerno, nelle immediate vicinanze del Forte La Carnale. Da li proseguiva immediatamente verso il litorale, superando i dislivelli dell'infrastruttura urbana prima attraverso un ponte ferroviario su via Torrione e poi un terrapieno lungo via Alfonso Carrella. Giunto sul Lungomare Tafuri il binario si univa al marciapiede lato terra, proseguendo in direzione del porto fino a Piazza Concordia dove, attraversando trasversalmente la carreggiata, si portava dal lato del mare, su quello che attualmente è il viale più esterno del Lungomare Trieste. Il binario proseguiva poi su via Alfonso Alvarez, lungo la quale raddoppiava e successivamente si diramava un tronchino, prima di entrare nell'area portuale. Nel porto il binario giungeva rapidamente al molo, sdoppiandosi in corrispondenza di un raccordo: da una parte andava affiancando il molo Manfredi raddoppiando; dall'altra andava invece snodandosi tra gli edifici, raggiungendo una stradina parallela a via Porto dalla quale accedeva alla zona commerciale, dove raddoppiava e poi affiancava il molo Tre Gennaio.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Rosario Serafino, Il raccordo Salerno - Salerno porto commerciale, su lestradeferrate.it. URL consultato il 12 gennaio 2024.
- ^ a b Aldo Bianchini, Binari sul lungomare e i disastri della politica, in Il Quotidiano di Salerno, 6 agosto 2021. URL consultato il 9 febbraio 2024.
- ^ a b c Nasce piazza della libertà. Cambia la storia di Salerno, su comune.salerno.it, 16 settembre 2009. URL consultato il 9 febbraio 2024.
- ^ Alessandro Mazzaro, Salerno, addio ai binari dell'ex linea ferroviaria sul lungomare: via libera al progetto, in SalernoToday, 14 dicembre 2023. URL consultato il 9 febbraio 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Stazione di Salerno
- Porto di Salerno
- Tranvia Salerno-Pompei
- Ferrovia Tirrenica Meridionale
- Rete Ferroviaria Italiana
- Ferrovie dello Stato Italiane
Altri progetti
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