Portale:Udine/La provincia

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La provincia di Udine (provincie di Udin in friulano) con i suoi 531 603 abitanti su una superficie di 4905 km² è la più estesa e popolata delle 4 province della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia. Comprende 136 comuni che vanno dalle Alpi al mare Adriatico. Geograficamente appartiene al Friuli che si suole suddividere nell'ambito del territorio provinciale in:

  • Alto Friuli, con a nord ovest la piccola regione alpina della Carnia e a nord est il Tarvisiano - Canale del Ferro
  • Medio Friuli con al centro il capoluogo provinciale
  • Bassa friulana a sud.

Nel 1968 dalla provincia di Udine si staccò tutta la parte della cosiddetta Destra Tagliamento, 51 comuni che formarono così la provincia di Pordenone.

La provincia risulta ai primi posti in Italia nella classifica della qualità della vita, classificandosi nel 2006 al 13º posto (Il Sole 24 Ore).

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Aquileia basilica patriarcale
Aquileia basilica patriarcale

Aquileia, città dell'Impero romano fondata nel 181 a.C., fu capitale della X Regione augustea Venetia et Histria, all'apice della sua espansione contava circa 200 000 abitanti ed era la quarta città italiana, dopo Roma, Milano e Capua. Gli scavi archeologici effettuati, con particolare riferimento all'estensione delle mura e dell'agglomerato interno alle stesse, ci danno una chiara immagine del suo eccezionale sviluppo urbano e demografico. Ancor oggi Aquileia è, insieme a Ravenna, il massimo sito archeologico dell'Italia settentrionale. La città esercitò una nuova funzione morale e culturale con l'avvento del cristianesimo divenendo sede del Patriarcato, un'entità politico-religiosa che sotto il profilo ecclesiastico, e non solo, amministrava un territorio vastissimo con al centro l'odierno Friuli.

Cividale del Friuli panorama col fiume Natisone
Cividale del Friuli panorama col fiume Natisone

Cividale del Friuli (Cividât in friulano), 11.515 abitanti, è la romana Forum Iulii, da cui derivò il nome Friuli, fondata da Giulio Cesare tra il 56 ed il 50 a.C. Nel V secolo d.C., dopo la distruzione di Iulium Carnicum (Zuglio) da parte degli Avari e di Aquileia da parte degli Unni, Cividale crebbe per numero di cittadini e importanza strategica divenendo caput Venetiae. Arrivati i Longobardi nel VI secolo, fu la capitale del primo ducato longobardo d'Italia con duca Gisulfo, nipote di Alboino. In quell'epoca mutò nome in Civitas, la città per eccellenza, che divenne poi Cividale. Distrutta dagli Avari (610), rimase un centro importante e risorse con il nome di Civitas Forumiuliana, per diventare un importante centro militare e politico delle Venezie. Nel 737 divenne sede Patriarcale sino al 1238 quando gli fu preferita Udine.