Portale:Marche/Sapevi/6

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Bandiera del libero comune

La millenaria storia di Ancona inizia con gli insediamenti dell'età del bronzo e la fondazione come colonia greca nel 387 a.C. con il nome di Ankón. La polis si alleò con Roma e nel 90 a.C. divenne municipio romano. Poi fu una delle metropoli dell'Impero bizantino e successivamente un'importante repubblica marinara. Entrò a far parte dello Stato Pontificio nel 1532 e passò quindi al Regno d'Italia nel 1860.

Già nell'Età del Bronzo l'attuale zona centrale di Ancona ospitava alcuni villaggi: nei pressi del Campo della Mostra (Piazza Malatesta) e sul Colle dei Cappuccini. Nell'Età del Ferro, quest'ultimo divenne un centro piceno e si distinse dagli altri della regione per le attività collegate al mare, come la pesca. La necropoli si trovava nei pressi dell'attuale rione Cardeto. Armi, ornamenti femminili e attrezzi di lavoro sono esposti al Museo archeologico nazionale delle Marche.

Fin dall'epoca micenea i greci conoscevano e frequentavano il porto naturale di Ancona, come provano poche ma significative testimonianze archeologiche e l'antico culto dell'eroe greco Diomede. Già nel V secolo a.C. i Greci indicavano con il nome di Ankon (gomito) la città. Ancona, infatti, sorge su un promontorio a forma di gomito piegato, che protegge il porto naturale.
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