Portale:Marche/Marchigiano/19

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Bartolo da Sassoferrato

Bartolo da Sassofferato (1314 - 13 luglio 1357), discepolo di Cino da Pistoia, fu uno dei più insigni giuristi dell'Europa continentale del XIV secolo ed il maggiore esponente di quella scuola giuridica che fu definita dei commentatori (o postglossatori). La venerazione delle successive generazioni di studenti del diritto è dimostrata dall'adagio: nemo bonus íurista nisi bartolista, non vi può essere un buon giurista che non sia un bartolista (cioè un seguace di Bartolo).


Bartolo nacque nel 1314 a Venatura, un piccolo centro nei pressi di Sassoferrato, nelle Marche. Studiò il diritto civile nell'università di Perugia e Bologna e conseguì il dottorato in legge nel 1334.

Nel 1339 iniziò a tenere egli stesso delle lezioni di diritto a Pisa, quindi a Perugia, dove ottenne nel 1348 la cittadinanza onoraria. Nel 1355, l'imperatore Carlo IV lo nominò suo consiliarius. A Perugia ebbe come discepoli, tra gli altri, Baldo degli Ubaldi e i suoi fratelli Angelo e Pietro. Morì all'età di 43 anni.

A dispetto della sua breve vita, Bartolo ci ha lasciato uno straordinario numero di opere. Egli scrisse commentari su tutte le parti del Corpus iuris civilis (eccezion fatta per le Istituzioni di Giustiniano). Scrisse anche numerosi trattati su materie specifiche. Tra questi il suo famoso libro sul diritto dei fiumi (De fluminibus seu Tyberiadis). Fu anche autore fecondo di pareri giuridici (si conoscono almeno 400 consilia) scritti su richiesta di privati.
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