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Alboino (526? - Verona, giugno 572) fu re dei Longobardi tra il 560 circa e il 572 e re d'Italia dal 568 al 572. Nel 568 guidò il suo popolo alla conquista dell'Italia.
Figlio di Audoino e di Rodelinda (forse nipote di Teodorico il Grande, re degli Ostrogoti) e appartenente alla stirpe dei Gausi, nacque probabilmente nel 526 in Pannonia, dove all'epoca i Longobardi erano stanziati. Guerriero, si segnalò nella battaglia del 551 contro i Gepidi uccidendo Torrismondo, figlio del re Torisindo.
Salì al trono alla morte del padre, nel 560 o poco dopo, e dovette subito affrontare nuovi scontri con i Gepidi, ora guidati da un altro figlio di Torisindo, Cunimondo. Nel 565 i Gepidi, sostenuti dai bizantini (preoccupati per il potere che i Longobardi stavano conquistando), inflissero una sconfitta ad Alboino, che l'anno successivo cercò a sua volta un'alleanza. Strinse così un patto con gli Avari, stanziati a est dei Gepidi. I termini dell'accordo prevedevano che, in caso di vittoria, i Longobardi avrebbero lasciato agli Avari le terre occupate dai Gepidi in Pannonia. Nel 567 Longobardi e Avari attaccarono contemporaneamente, da nordovest e da nordest, i Gepidi. La vittoria andò ad Alboino, che uccise lo stesso re Cunimondo.