Portale:Ellenismo/Lisimaco

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Testa di Lisimaco (Museo archeologico di Efeso, Selçuk)

Lisimaco (in greco antico: Λυσίμαχος?, Lysímachos; Pella ?, 361 a.C./355 a.C.Corupedio, 281 a.C.) è stato un sovrano e militare macedone antico.

Fu uno dei diadochi di Alessandro Magno, satrapo e poi re di Tracia, dell'Asia minore e della Macedonia.

Partecipò alla spedizione in Asia al seguito di Alessandro Magno, del quale era guardia del corpo. Alla morte del re (323 a.C.), dalla spartizione dell'impero macedone ottenne la satrapia di Tracia.

Nel 315 a.C. si alleò con Seleuco, Tolomeo e Cassandro contro Antigono in una guerra che durò fino al 311 a.C. Sull'esempio degli altri diadochi, nel 306 a.C. si proclamò re, facendo di Lisimachia la sua capitale.

Rinnovata l'alleanza con Seleuco, vinse Antigono a Ipso nel 301 a.C., annettendo l'Asia minore ai suoi territori. Nel 288 a.C., dopo aver sconfitto Demetrio con l'aiuto di Pirro, divenne re di Macedonia, giungendo all'apice della sua potenza.

Nel 284 a.C. fece uccidere il figlio Agatocle, con l'accusa di congiura nei suoi confronti e, nella guerra contro Seleuco che ne seguì, morì nella battaglia di Corupedio del 281 a.C.

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