Portale:Antica Siracusa/Reggitori

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Siracusa si resse nei suoi primissimi secoli senza l'ausilio di una monarchia o di una tirannide, le fonti storiche infatti informano che nel periodo in cui si avvicinava pericolosamente ad essa il tiranno di Gela, Ippocrate, sconfinato tra le colonie di Siracusa nel V secolo a.C., essa era governata dalle fazioni contrapposte dei Gamoroi - discendenti dei primi coloni corinzi - e dai Killichirioi - discendenti dei Siculi. Fu solo con la venuta di Gelone, militare di Ippocrate che seppe con l'astuzia introdursi nel governo siracusano, che la polis diede inizio alla sua longeva tirannide, destinata a divenire la più potente del mondo Occidentale.

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Alberi genealogici dei tiranni di Siracusa

  • Di seguito l'albero genealogico dei primi tiranni di Siracusa:
I tiranni di Siracusa

Personalità in evidenza: Agatocle (Ἀγαθοκλῆς)

Dionisio I
Dionisio I

Nacque da una famiglia di umili origini e, grazie alla sua prestanza fisica e abilità militare, riuscì ben presto a scalare le vette del potere della pentapoli aretusea. Nel contesto della guerra civile di Siracusa, divenne prima capo fazione dei democratici e in seguito venne nominato «stratega e custode della pace». Alla fine della guerra prese, con un atto di forza, il titolo di strategòs autokrátor e instaurò a Siracusa una nuova tirannide.

Il suo governo fu in linea con quelli sorti in epoca ellenistica, segnata da numerosi conflitti bellici e nuove scoperte territoriali. Durante la riaccesa ostilità tra Cartagine e i Greci di Sicilia, Agatocle affrontò per la prima volta i Cartaginesi su suolo africano durante la spedizione siracusana in Africa, andando a minare le certezze dell'inviolato impero dei Punici. Sotto il suo comando i Siracusani rimasero quattro anni nell'antica Libye (dal 310 al 307 a.C.) ma, dopo una serie di eclatanti successi, una disfatta militare costrinse Agatocle a fare ritorno in Sicilia, dove con la Battaglia di Torgio affrontò e vinse definitivamente la fazione oligarchica che gli si opponeva. Conclusa la pace con Cartagine, si autonominò primo re di Sicilia, prendendo la corona sull'esempio dei diadochi di Alessandro Magno.

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