Policrate di Efeso
Policrate vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | |
Nato | 130 ca. |
Deceduto | 196 |
Policrate di Efeso (130 circa – 196) è stato un vescovo greco antico di Efeso (probabilmente l'ottavo) alla fine del II secolo.
Policrate ci è noto dal V libro della Storia ecclesiastica di Eusebio di Cesarea che narra della questione quartodecimana che lo vide opposto a papa Vittore I.
L'unico suo scritto rimasto è la lettera, riportata parzialmente da Eusebio, che egli scrisse a Vittore I quando aveva probabilmente 65 anni.[1] In tale lettera, per sostenere l'osservanza quartodecimana per la celebrazione della Pasqua, ricorda i personaggi importanti della propria Chiesa, tra cui Filippo l'apostolo che «si è addormentato a Gerapoli», le due figlie di Filippo, Giovanni quello che «si era chinato sul petto del Signore, il quale fu sacerdote, ha indossato la lamina e fu testimone e maestro e si addormentò a Efeso», Policarpo di Smirne che «fu vescovo e martire», Melitone di Sardi «l'eunuco[2] che visse unito nello Spirito Santo e che giace in Sardi, in attesa dell'episcopato dal cielo, quando risorgerà dai morti.»[3] Tutti costoro, sostiene Policrate, seguirono l'osservanza quartodecimana, alla quale anch'egli e diversi vescovi d'Asia si attenevano;[4] Vittore, però, non mutò parere e anzi considerò Policrate e le chiese d'Asia quartodecimane come eterodosse, dichiarandole non più in comunione.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Fritz, a proposito di Eusebio di Cesarea, Storia ecclesiastica, V, 24, 7.
- ^ «Eunuco non significa qui "mutilato volontariamente" come nel caso di Origene, ma "celibe volontario", come si desume dall'impiego che di questo termine fanno scrittori del tempo (Clemente Alessandrino).» Raniero Cantalamessa, I più antichi testi pasquali della Chiesa, pag. 9.
- ^ Eusebio di Cesarea, Storia ecclesiastica, V, 24, 2-5. Un altro frammento della lettera di Policrate è in Storia ecclesiastica, III, 31.
- ^ Eusebio di Cesarea, Storia ecclesiastica, V, 24, 6-8.
- ^ Eusebio di Cesarea, Storia ecclesiastica, V, 24, 9. Mentre Eusebio non chiarisce se la scomunica fu solo minacciata, secondo Socrate (Storia ecclesiastica, V, 22) Vittore scomunicò di Quartodecimani d'Asia.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) G. Fritz, Polycrate, in Dictionnaire de théologie catholique, vol. 12,2, Parigi, 1935, col. 2520.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Polycrates, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Policrate di Efeso, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 15114392 · BAV 495/121373 · CERL cnp00120578 · GND (DE) 100321860 · BNE (ES) XX1315044 (data) |
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