Pino Arlacchi

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Pino Arlacchi (Gioia Tauro, 21 febbraio 1951), è un sociologo italiano, divenuto noto per alcuni suoi studi ed alcuni saggi in materia di mafia. È stato dal 1997 al 2002 sottosegretario generale della Nazioni Unite, direttore dell'UNDCCP (ufficio delle Nazioni Unite per il controllo delle droghe e la prevenzione del crimine) e direttore generale dell'ufficio delle Nazioni Unite a Vienna.

È stato consulente della Direzione Investigativa Antimafia (DIA), poi presidente dell'IASOC (Associazione internazionale per lo studio del crimine organizzato), poi presidente onorario della Fondazione Giovanni Falcone, intitolata al giudice palermitano, del quale era buon amico.

È stato in seguito professore associato in sociologia applicata presso l'Università di Calabria e presso l'Università di Firenze, ed esterno alla Columbia University di New York. Divenne poi ordinario presso l'Università di Sassari, dove è attualmente docente di Sociologia nella Facoltà di Scienze politiche.

Con il Partito Democratico della Sinistra (PDS) fu eletto deputato (dal 1994 al 1996) e poi senatore (dal 1996 al 1997) e fu vicepresidente della commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia.

Per le Nazioni Unite ha lanciato la campagna "War on drugs" (guerra alla droga), che nel 2000 è poi stata analizzata con esiti non unanimemente considerati favorevoli. La sua proposta di eliminazione delle colture di oppio e coca entro il 2008 tramite lo sviluppo di produzioni alternative, elaborata subito dopo la sua entrata in servizio all'ONU, è stata approvata all'unanimità dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel giugno 1998. Da allora la produzione di narcotici ha iniziato a diminuire sensibilmente, principalmente in Afghanistan. [senza fonte] Nel corso di questa attività ha concluso un discusso accordo con il regime talebano dell'Afghanistan, cui fece ottenere una provvidenza di 25 milioni di dollari USA in cambio della promessa di limitare la produzione del papavero da oppio. L'accordo fu considerato improprio dal Parlamento Europeo, finanziatore dell'UNDCCP, che vi vedeva una sorta di finanziamento ad un regime che negava diritti umani.

Purtroppo, la ripresa della guerra in questo paese ha comportato l'interruzione del programma ed un conseguente aumento della produzione. Il più importante risultato della sua attività all'ONU è consistito nella promozione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la Criminalità Organizzata Transnazionale approvata a Palermo nel dicembre 2000 ed entrata in vigore nel 2003.