Pietro Edwards

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Pietro Edwards (Loreto, 1744Venezia, 17 marzo 1821) è stato un restauratore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Loreto nel 1744 da famiglia di origine inglese, si trasferisce a Venezia nel 1752 dove viene affidato ai Padri del Seminario dove studia e scopre la sua vocazione all'arte. Nel 1767 diviene membro del Veneto Liberal Collegio di Pittura e nel 1774 ne assume la presidenza che manterrà sino al 1778, diventando poi segretario perpetuo. Nel 1775 diviene socio della Accademia Clementina di Bologna, poi della San Luca di Roma e di quella Parmense. Edwards elaborò una logica di intervento probabilmente raffinata quanto la nostra attuale, attenzioni inusuali per le relazioni con le varie personalità, tant'è che egli viene spesso incaricato ad eseguire inventari per l'eredità di privati facoltosi e venne molto considerato dalle varie amministrazioni che si sono succedute.

Nel 1778 viene nominato Direttore al restauro delle Pubbliche Pitture (già affidato al Collegio dal 1724) in base ad un contratto da lui stesso ideato, ("Capitoli che privatamente vi propongo alla considerazione degli EE.mi Rif.ri dello Studio di Padova per l'effettuazione del Restauro generale dei Quadri di pubblica ragione, loro commesso con decreto dell'E.mo Senato 6 giugno 1771 [ante 10 agosto 1777]"), nel quale vengono indicati gli obblighi dei restauratori e degli ispettori, un documento che non avrà pari sino 1972 quando il Ministero della Pubblica Istruzione redigerà la “Carta del Restauro di Roma”. Il contratto prevedeva la limitazione delle persone che potevano occuparsi del restauro delle pubbliche pitture: originariamente Giuseppe Bertani, Giuseppe Diziani e Nicolò Baldassini.

Nel 1779 Edwards fu pure consultato per il primo progetto di una pubblica galleria che raccogliesse le pitture veneziane più significative, quella che sarà poi le “Gallerie dell'Accademia”, inoltre gli Inquisitori di Stato gli affidarono già allora l'esame della conservazione di numerose pitture di chiese, la cui competenza sarebbe quindi spettata al Mengardi.

Dopo il 1819, ma prima del 1821 data della sua morte, redige il progetto Istituzione di una formale pubblica Scuola del Restauro delle Danneggiate Pitture comprendendo l'esigenza di ricostituire una tradizione di restauro che potesse essere di minore attrito con l'arte tradizionale di quanto non fossero gli artefici che traevano le loro cognizioni tecniche dalle Accademie di ispirazione neoclassica, quindi con una impostazione totalmente differente, sia al riguardo della resa materica che del generale equilibrio cromatico e spaziale del dipinto, decisamente più violento. Al proposito si deve ricordare che la prima scuola di restauro che sarà operativa è del 1938, quando verrà istituito l'Istituto Centrale del Restauro a Roma.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • M.Cagiano de Azevedo, Provvidenza del Senato Veneziano per le opere d'arte, “B.I.C.R.,3-4” Roma 1950
  • R. Fulin, Studi sull'Archivio degli inquisitori di Stato, Venezia 1868.
  • M. Vianello, La tutela artistica a Venezia dal 1750 al 1815, Univ. di Padova, Tesi di laurea a.a. 1968-69.
  • A. Conti, Storia del restauro e della conservazione delle opere d'arte, Milano 1973, p. 153-155;
  • L. Olivato, Provvedimenti della Repubblica Veneta per la salvaguardia del patrimonio pittorico nei secoli XVII e XVIII, 1974, sta in “Istituto veneto di SS. LL. AA.
  • Basile Giuseppe (a cura di) Profilo e Regesto di Tranquilli Gloria, Pietro Edwards - Piano pratico per la generale custodia delle pubbliche pitture - Istituzione di una formale pubblica scuola del restauro delle danneggiate pitture, Min.BB.CC. I.C.R., Roma, 1994;
  • Tranquilli Gloria, Profilo Biografico, in “Pietro Edwards - Piano pratico per la generale custodia delle pubbliche pitture - Istituzione di una formale pubblica scuola del restauro delle danneggiate pitture”, Min.BB.CC. I.C.R., Roma, 1994, p. 46-52;
  • Tranquilli Gloria, Regesto dei documenti, in “Pietro Edwards - Piano pratico per la generale custodia delle pubbliche pitture - Istituzione di una formale pubblica scuola del restauro delle danneggiate pitture”, Min.BB.CC. I.C.R., Roma, 1994, p. 55-69;
  • Tranquilli Gloria, Aspetti tecnici dell'attività di Pietro Edwards: metodologia di intervento e materiali utilizzati per il restauro dei dipinti su tela, in “Bollettino D'Arte, n.96-97”, Roma, 1996, p. 173-188;
  • Tiozzo Vanni (a cura di), Dal decalogo Edwards alla Carta del restauro, pratiche e principi del restauro dei dipinti, Padova 2001
  • Darrow Elizabeth, Necessity Introduced these Arts: Pietro Edwards and Restoration of the Public Pictures of Venice 1778-1819, in “Theory and history of restoration”, Londra 2001, p. 61-65
  • Noè Enrico, Per la storia della pinacoteca manfrediana nel Seminario di Venezia: il ritrovato catalogo di Pietro Edwards, 1809, in “Archivio Veneto”, S.V^, Vol.CLVIII, Venezia 2002, p. 119-153

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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