Pietra di luna
Pietra di luna | |
---|---|
Classificazione Strunz | |
Formula chimica | K AlSi3 O8[1] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | |
Sistema cristallino | monoclino[1] |
Classe di simmetria | |
Parametri di cella | |
Gruppo puntuale | |
Gruppo spaziale | |
Proprietà fisiche | |
Densità | 2,5-2,7[1] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 6-6.5[1] |
Sfaldatura | Perfetta[1] |
Frattura | Da irregolare a concoide[1] |
Colore | Incolore[1], tuttavia può assumere tutti i colori dell'adularia di cui è sottospecie |
Lucentezza | Vitrea[1] |
Opacità | Da trasparente a translucido[1] |
Striscio | Bianco[1] |
Diffusione | |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La pietra di luna è una varietà di adularia[1].
Abito cristallino
[modifica | modifica wikitesto]Pseudoromboedrico.[1]
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]Idrotermale.[1]
Forme in cui si presenta in natura
[modifica | modifica wikitesto]I cristalli di pietra di luna possono avere delle geminazioni complesse.[1]
Caratteristiche chimico-fisiche
[modifica | modifica wikitesto]La caratteristica principale della pietra di luna è quella che caratterizza anche l'adularia stessa: l'adularescenza. Tale fenomeno è dovuto alla disposizione in file parallele delle lamelle degli smistamenti pertitici (si veda la voce:Feldspato ) dei feldspati, oltre che eventuali inclusioni; il fatto che i feldspati non siano mescolati tra loro dipende dalla temperatura di formazione della pietra di luna: se è bassa, ognuno dei feldspati cristallizzerà per proprio conto, l'uno dentro l'altro.[1]
Credenze popolari
[modifica | modifica wikitesto]Veniva usata dagli antichi per catturare l'energia lunare. Nell'antica India - ma anche nell'Impero Romano - si credeva che la pietra avesse origine da raggi lunari che avevano colpito la roccia. Significativamente, il nome della pietra, in lingua hindi, è chandrakant, che vuol dire amato (kant) dalla luna (chandra). La pietra è sempre stata collegata all'universo femminile e in particolare alla chiaroveggenza. Raccontano le leggende che, in tempi lontani, indovini vestiti da donna tenessero in bocca una pietra di luna per poter vedere il futuro (cfr. Gavin Linsell, Die Welt der Edelsteine, Juwelo Deutschland GmbH Ed. Berlin, 2014, pp. 170-175).
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gavin Linsell, in Die Welt der Edelsteine, Juwelo Deutschland GmbH Ed. Berlin, 2014.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su pietra di luna
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) moonstone, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85087157 · J9U (EN, HE) 987007543529105171 · NDL (EN, JA) 00577532 |
---|