Pico Almanzor
Pico Almanzor | |
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Stato | Spagna |
Comunità autonoma | Castiglia e León |
Provincia | Avila |
Altezza | 2 591 m s.l.m. |
Prominenza | 1 690 m |
Catena | Sierra de Gredos |
Coordinate | 40°14′48″N 5°17′52″W |
Altri nomi e significati | Plaza del Moro Almanzor |
Mappa di localizzazione | |
Il Pico Almanzor, a volte citato come Plaza del Moro Almanzor,[1][2][3] è una vetta della Penisola iberica, la cima più alta della sierra de Gredos e di tutto il Sistema Centrale, con 2591 metri s.l.m.[4] e una prominenza di 1690 m. Si trova nella provincia castigliano/leonesa di Ávila, Spagna; la sua cima forma parte dello spartiacque tra i comuni di Zapardiel de la Ribera e Candeleda.
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]È considerato un picco ultraprominente, categoria che include le montagne con una prominenza superiore ai 1500 m.[5] El Almanzor è una vetta molto poco erosa, di formazione granitica, sollevatosi durante l'orogenesi alpina. Appartiene al cosiddetto Circo de Gredos e intorno a lui vive una sottospecie della salamandra comune, Salamandra salamandra almanzoris, che prende il nome della vetta e che è endemica di alcune valli glaciali della catena montuosa.[6]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome proviene da Almanzor, leader militare e religioso durante il Califfato di Cordova. La leggenda racconta che Almanzor fu il primo a salire su questa vetta,[7] e secondo la tradizione lo avrebbe fatto a cavallo.[8] Dopo aver combattuto i cristiani nella zona del Béjar, Almanzor veniva a riposare con le sue truppe sulla riva del Tormes.
Dopo aver sentito parlare dai locali di uno strano e recondito lago che si intendeva la Laguna Grande de Gredos, ma si sarebbe fatto guidare fino a questa e sarebbe salito sul più alto dei picchi circostanti.[7]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]El Almanzor fu scalato per la prima volta nel settembre 1899 da Manuel González de Amezúa y José Ibrián Espada,[7][9][10] e la prima ascensione invernale fu realizzata nel 1903 nuovamente da Amezúa[11] e Ibrián Espada, accompagnati questa volta da Ontañón e Abricarro.[9] Nel 1960 fu collocata sulla cima una croce di ferro forgiato, per sostituire la sbarra che ocupava il luogo e che era sparita nel 1959, si suppone colpita da un fulmine.[12]
Ascensione
[modifica | modifica wikitesto]La sua ascensione è raccomandabile solo a montanari con un po' di esperienza. La via normale di accesso passa per la Laguna Grande de Gredos e l'omonimo rifugio (1945 m), la Valle Antón e i passaggi Bermeja (2416 m) e del Crampón. Dopo aver raggiunto quest'ultimo si vede il Corno dell'Almanzor, un appariscente pennacchio roccioso che si eleva sopra i Canales Oscuras.[11] L'ultimo tratto rientra nel secondo grado di scalata UIAA. Vi è un'altra via di accesso meno utilizzata, partendo dal villaggio di El Raso, si sale per una oista nel bosco fino alla piattaforma del Jornillo, continuando a piedi per la Peña de Chilla fino a unirsi alla prima via sul passaggio Bermeja. Anche se in estate non è necessario alcun attrezzo per salire, nell'inverno e con gelo e neve è necessario l'uso di una corda, di picozza e ramponi.
L'Almanzor non è esente da pericoli, come testimoniano gli incidenti mortali di diversi alpinisti nell'ascensione alla sua cima.[13][14][15][16]
Galleria d'immagini
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Laguna Grande de Gredos e l'Almanzor
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Sorgere del sole in inverno sul Pico Almanzor
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Morezón - Almanzor
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Massiccio centrale di Gredos
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (ES) Jaime Oliver Asín, En torno a los orígenes de Castilla: su toponimia en relación con los árabes y los beréberes, Real Academia de la Historia, 1974, p. 20.
- ^ (ES) José Gómez de Arteche y Moro, Geografía historico-militar de España y Portugal, escrita por el coronel don José Gómez de Arteche, vol. 2, Madrid, F. de P. Mellado, 1859, p. 74.
- ^ (ES) Francisco Coello y Quesada, Francisco de Luxán e Agustín Pascual, Reseñas geográfica, geológica y agrícola de España, Madrid, Imprenta Nacional, 1859, p. 20.
- ^ Principales cumbres montannosas de la provincia de Ávila, su ign.es, Instituto Geográfico Nacional. URL consultato il 13 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2013).
- ^ (EN) Peaklist.org, Europe Ultra Prominences, su peaklist.org. URL consultato il 9 dicembre 2012.
- ^ Ministerio de Medio Ambiente, Salamandra salamandra almanzoris (PDF), su magrama.gob.es, 2006. URL consultato il 26 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2012).
- ^ a b c Editorial Alpina, 2008, p. 27
- ^ González Canalejo, 2011, p. 3
- ^ a b Ribas Lasso, 2012, p. 35
- ^ Harding, 1988, p. 144
- ^ a b Editorial Alpina, 2008, p. 28
- ^ ABC en Ávila: Una cruz de hierro sobre Gredos, in ABC, 2 agosto 1960. URL consultato il 26 agosto 2013.
- ^ (ES) Fallece el menor madrileño que se despeñó en el pico Almanzor de Gredos, in Intereconomía, 4 luglio 2011. URL consultato il 26 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2022).
- ^ (ES) Accidente en el Almanzor, in Desnivel, 28 luglio 2004. URL consultato il 26 agosto 2013.
- ^ Un joven montañero pierde la vida al caer desde más de 100 metros, in Avilared, 14 agosto 2013. URL consultato il 26 agosto 2013.
- ^ (ES) Cinco muertos en 48 horas en la sierra de Gredos, in El País, 10 marzo 2014. URL consultato il 25 marzo 2014.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) J. G. R. Harding, The Sierra de Gredos (PDF), in Alpine Journal, vol. 93, Ernst Sondheimer, 1988, pp. 141-145, ISSN 0065-6569 .
- (ES) Enrique Ribas Lasso, Alto Gredos: Este domingo al Circo (PDF), in NIX, n. 0, gennaio 2012, pp. 32-46, ISSN 2254-0350 .
- (ES) Editorial Alpina, Mapa y guía excursionista de la Sierra de Gredos, Alpina, 2008, ISBN 978-84-8090-309-7.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pico Almanzor
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Mendikat Archiviato il 3 settembre 2009 in Internet Archive.
- (ES) Subir al Pico Almanzor desde el Refugio Elola