Philip Christoph Becker

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Philip Christoph Becker (Coblenza, 1674Vienna, 1743) è stato un incisore tedesco di conii e di gemme.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Philip Christoph Becker nacque a Coblenza nel 1674, studiò e si formò a Vienna sotto la guida di Seidlitz.[1]

Philip Christoph Becker lavorò al servizio dell'imperatore Giuseppe I d'Asburgo e di Carlo VII di Baviera.[1][2][3][4]

Il 15 marzo 1736 ricevette la carica di ufficiale incisore di conii e di gemme di corte imperiale,[5] mentre in precedenza lavorò anche in Tirolo e a Nancy.[6]

Fu attivo anche a San Pietroburgo, dove incise i sigilli di Pietro il Grande, oltre a riformare e migliorare i tipi di monete,[1][2] ottenendo da Pietro il Grande molta considerazione e ammirazione.[1]

Fra i conii più importanti sono da ricordare quelli per l'incoronazione di Carlo VI d'Asburgo, per Francesco I di Lorena, per Maria Teresa d'Austria e Francesco I di Lorena (1740), per l'arciduca Giuseppe (1741), per la fondazione del Gabinetto Numismatico di Vienna.[2][7]

Fra le pietre dure (incise sigilli di molti principi tedeschi) si ricorda quella con il ritratto di Carlo VI, del 1711, con la firma P. C. B., conservata nel Münzkabinett di Vienna, e quella con i busti dell'imperatore e della consorte con il principe Eugenio.[2]

Philip Christoph Becker morì a Vienna nel 1743.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) A New General Biographical Dictionary Projected and Partly Arranged, Volume 3, su books.google.it. URL consultato il 22 maggio 2019.
  2. ^ a b c d Philip Christoph Becker, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 143.
  3. ^ (EN) The Grove Encyclopedia of Decorative Arts: Two-volume Set, su books.google.it. URL consultato il 22 maggio 2019.
  4. ^ (DE) Conversations-Lexicon Für Bildende Kunst, Volumi 1-2, su books.google.it. URL consultato il 22 maggio 2019.
  5. ^ (EN) Coins and medals of the emperor Francis Stephen of Lorraine, su books.google.it. URL consultato il 22 maggio 2019.
  6. ^ (DE) Philipp Christoph Becker von Beckersfeld, su geschichtewiki.wien.gv.at. URL consultato il 22 maggio 2019.
  7. ^ (DE) Künker Auction 239 – World Gold Coins, su books.google.it. URL consultato il 22 maggio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Dieter Fassbender, Lexikon für Münzsammler, 1983.
  • (DE) Klaus Jopp, Neue Taler braucht das Land, in Die Zeit, 1998, p. 61.
  • (DE) Renate Kingma, Münzen und Geld, 1985.
  • (DE) Alphons Lhotsky, Die Baugeschichte der Museen und der neuen Burg, Vienna, F. Berger, 1941.
  • (DE) Gavin Linsell, Die Welt der Edelsteine, Juwelo Deutschland, Berlino, GmbH Ed., 2014.
  • (DE) Peter Mahringer, Österreichischer Wirtschaftsadel 1701-1740, Vienna, Università di Vienna, 1969.
  • (DE) Christopher Maynard, Wunderwelt Geld, 1978.
  • (DE) Rudolf Schmidt, Österreichisches Künstlerlexikon. Von den Anfängen bis zur Gegenwart, Vienna, Tusch, 1980.
  • Walter Schumann, Guida alle gemme del mondo, Zanichelli, 2004.
  • (EN) John Sinkankas, Gemstone & Mineral Data Book, Winchester Press, 1972.
  • (DE) Ulrich Thieme e Felix Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler von der Antike bis zur Gegenwart, Lipsia, Engelmann, 1950.

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